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"Le generazioni nuove saranno le prime in cui i figli saranno meno colti dei loro genitori" lo afferma Maurizio Ferraris in un articolo pubblicato sabato 20 aprile su La Repubblica dal titolo (non a caso) UN SAPERE PRET-A-PORTER parafrasando una affermazione dello scrittore inglese Sebastian Faulks. "Quello che sta avvenendo è una trasformazione della cultura" spiega Ferraris "la pagina di carta invita al silenzio e alla concentrazione, la pagina web invita alla connessione e alla deconcentrazione; i giovani di oggi hanno accesso al sapere semplicemente premendo un pulsante ma, allo stesso tempo, oggi non hanno più bisogno di "catturarlo". Il web di fatto accrescerebbe il divario tra chi è cresciuto in una casa con libri e chi è cresciuto in una casa senza libri, visto che la scuola e l'università sembrano avere abdicato alla difesa della cultura cartacea. "La tecnica non è una fatalità ma una possibilità" sostiene Ferraris "si può integrare promuovendo un ideale di cultura che tenga insieme il meglio della carta e il meglio del web".

 

 

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