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La carta per molti è solo un foglio su cui scrivere. Un tovagliolo che serve per asciugarsi le labbra prima di bere, a tavola. La carta velina che troviamo nelle scarpe. Uno scatolone in cartone dentro cui mettere le proprie cose prima di fare un trasloco.

Per altri la carta è il lavoro che permette di andare avanti, la tradizione artigianale della propria famiglia, il modo per sbarcare il lunario, il passato. Il presente. Il futuro.

Per molti, nel triangolo di carta che si estende fra Lucca e Pistoia, la carta è stata, ed è, la vita. Fra tradizione e innovazione, la scrittrice e giornalista Flavia Piccinni partendo da Villa Basilica - piccolo centro di produzione della carta che un tempo ospitava oltre 50 cartiere e che adesso ha in attività solo cinque piccole industrie -, guida l´ascoltatore nel mondo della carta dal centro di eccellenza internazionale per la produzione del settore tissue della Piana di Lucca, per arrivare ai meandri del Museo della Carta di Pescia che punta a recuperare la complessa e ormai perduta arte della carta filigranata.

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