CHIUDI

Milano, 2 dicembre 2008 - L’industria cartaria italiana presenta oggi alla televisione francese “France 24” il proprio impegno sul fronte degli obiettivi comunitari di tutela ambientale ma esprime forti preoccupazioni in relazione alla nuova proposta di Direttiva Emissions Trading che prevede un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 con una previsione di costi, tra diretti e indiretti di oltre 2 miliardi di euro nel periodo 2013-2020. “Se le quote verranno vendute all’asta, il costo della nuova proposta di revisione, per una cartiera di medie dimensioni, sarà di 20 milioni di euro, pari a circa il 2% del fatturato e sufficiente ad erodere ogni margine di profitto e tagliare fuori le imprese dalla competizione internazionale” afferma Massimo Ramunni, Vice Direttore di Assocarta. “E senza alcun beneficio ambientale visto il rischio di delocalizzazione delle imprese in regioni del globo più permissive sul fronte delle emissioni . La carta già oggi giunge in Europa anche da lunghe distanze”.

Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

areasoci

 

Igiene, accettate compromessi?