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In occasione dell’apertura della Fiera del Libro di Torino, la Filiera della Carta, Stampa, Editoria e Trasformazione, audita oggi alla Commissione Cultura della Camera, chiede incentivi per la promozione della lettura

Milano,  8 maggio 2014 – Le detrazioni fiscali per l'acquisto di libri sono "energia intellettiva" per il Paese e sono indispensabili al pari del riconoscimento delle detrazioni fiscali del 65% e del 50% per l’efficienza energetica. La Filiera della Carta, Stampa, Editoria e Trasformazione chiede che vengano varate al più presto” spiega Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta e coordinatore della Filiera, a margine dell’audizione di oggi alla Commissione Cultura della Camera.

 

Una Filiera che vale 31,4 miliardi di fatturato e vanta oltre 700.000 addetti esportando prodotti per un valore di 9 miliardi di Euro. Si calcola che dal 2007 si siano persi oltre 11 miliardi di fatturato a seguito del crollo della pubblicità ma anche della spesa per consumi culturali delle famiglie che andrebbero fortemente incentivate all’acquisto di libri e giornali, misure auspicabilmente da estendere a quotidiani e riviste . Una spesa scesa già nel 2013 al 1,1%, una percentuale in linea con la spesa pubblica (1,1%) - sempre per prodotti culturali - che vede il nostro Paese come fanalino di coda d’Europa (in testa Islanda con una spesa culturale del 7,4%, Estonia in seconda  posizione con 2,1%) mentre la spesa italiana per l’istruzione si colloca al penultimo posto prima della Grecia con una spesa dell’8,5% (Svizzera al primo posto con 17,9% Estonia al secondo posto con 16,9%).

Ma c’è un altro primato da ricordare quello dell’aliquota fiscale (effettiva) per le imprese pari al 52,6%. Motivo per cui la Filiera rappresentata oggi alla Commissione Cultura dai Presidenti di Assocarta e Assografici, Paolo Culicchi e Gian Battista Colombo e da FIEG evidenzia la necessità di un'adeguata politica fiscale.

Gli incentivi alla promozione della lettura, in particolare di libri, - sostiene il Presidente di Assografici Giovanni Battista Colombo -  sono una condizione imprescindibile per la ripresa e lo sviluppo dell’intera filiera. Un segnale chiaro e forte in questa direzione sarebbe la leva fiscale in modo che, utilizzando lo strumento della detrazione della spesa, si possano incentivare in maniera strutturale l’acquisto di libri. Inoltre - sottolinea Colombo - nel quadro delle misure anticongiunturali sarebbe opportuno prevedere una misura efficace per chi investe in pubblicità, quale la previsione di un credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali, ossia quelli che eccedono il totale degli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio precedente.” Questo con il duplice scopo di fronteggiare la contrazione degli investimenti pubblicitari (-17,7% nel 2012 e -21,2% nel 2013 sulla stampa per un totale di -39% nell’ultimo biennio) e di garantire un afflusso di risorse e mezzi in un mercato editoriale fortemente negativo. 

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