CHIUDI

Se vuoi saperne di più, chiedi ad Assocarta il pacchetto statistico-economico completo, utilizzando l'apposito modulo d'ordine:

Persiste la debolezza della domanda mentre si amplia il divario competitivo: vitale incidere sui costi energetici e sul rilancio dei consumi

Le sintesi del settore relative al terzo trimestre 2012 confermano l’accentuazione della situazione di grande difficoltà, soprattutto con riferimento al mercato interno, che sconta gli effetti di un quadro nazionale ed internazionale in peggioramento.

Riguardo ai livelli produttivi del settore, le sintesi ufficiali Istat, relative agli 11 mesi, presentano un calo tendenziale del 5,4%. Riguardo all’attenuazione del calo tra la prima metà dell’anno (-6,7%) e fine novembre occorre ricordare il negativo andamento della seconda parte del 2011.

L’effetto congiunto delle dinamiche dei volumi prodotti e venduti e dei prezzi è un fatturato del settore che nella sintesi gli 11 mesi presenta una riduzione del 7,6% rispetto al gennaio-novembre di un anno prima.

Si tratta di un quadro fortemente condizionato da una domanda di prodotti del settore che resta debole e depressa: il consumo apparente, parametro utilizzato convenzionalmente per stimare i volumi di domanda interna, ha presentato nei primi 9 mesi un calo del 7,2%, collocandosi su livelli sensibilmente inferiori a quelli pre-crisi, superiori solo a quelli particolarmente depressi dello stesso periodo 2009; inferiori ai livelli del gennaio-settembre 2011 anche i volumi dei prodotti esportati, nonostante il recupero presentato dal terzo trimestre.

Permane quindi un quadro di forte preoccupazione che impone che l’attenzione del settore e della Filiera cui lo stesso appartiene sia rivolta a misure idonee a sostenere e dare impulso alla domanda interna. L’intensa attività presso i policy makers in tal senso ha conseguito recentemente un ottimo risultato: con la Legge di conversione del DL Crescita, il Parlamento ha ribadito la valenza del libro cartaceo per la formazione dei nostri giovani disponendo che il testo scolastico in carta si può aggiungere a quello digitale ma non ne viene sostituito, come sembrava fosse in prima battuta intenzione del Governo.

Sempre nell’ambito delle misure per rivitalizzare la domanda è inoltre fondamentale riconquistare gli investimenti pubblicitari sulla stampa e prevedere in via definitiva il credito di imposta sugli acquisti (e i consumi) della carta in favore delle imprese editrici di quotidiani, periodici e libri.

Trattandosi di un settore energivoro, restano inoltre fondamentali misure volte al contenimento dei costi energetici che, con riferimento all’energia, continuano a presentare differenziali importanti nei confronti dei competitors europei.

areasoci

 

Igiene, accettate compromessi?