Con un alto tasso di circolarità e di investimenti sul territorio, l’industria cartaria italiana chiude il 2018 con un fatturato di 7,72 miliardi di Euro e una produzione superiore a 9 milioni di tonnellate. Nel primo trimestre produzione e fatturato rispettivamente a - 2% e - 2.2%. Urgente l’azzeramento del gap di prezzo del gas tra Italia e Europa e la chiusura del ciclo degli scarti.
Roma, 18 giugno 2019 - L’Italia nel 2018 si conferma 4° produttore di carta in Europa, con più di 9 milioni di tonnellate generate per il 57% (tasso di circolarità)* con carta da riciclare, ma nel comparto imballaggio tale tasso già raggiunge l’80% centrando il nuovo obiettivo di riciclo della Direttiva Comunitaria, ancora da recepire. La carta è, inoltre, la frazione più raccolta tra i rifiuti urbani, dopo l’organico e dà un contributo fondamentale alla gestione dei rifiuti e all’Economia Circolare del Paese.
“La carta è un esempio di bio-economia circolare in quanto rinnovabile e riciclabile ma è anche espressione di una cultura che porta i nostri imprenditori a investire il 5,9% del fatturato sul territorio, incidendo sullo sviluppo ambientale e sociale del nostro Paese” afferma il Presidente di Assocarta Girolamo Marchi in apertura dell’Assemblea Annuale di Assocarta, svoltasi oggi a Roma presso Civita. Con la partecipazione di Francesco Vetrò Presidente GSE, Stefano Laporta Presidente ISPRA, Stefano Saglia Componente Collegio ARERA e Stefano Ciafani Presidente Legambiente, che si sono confrontati in una tavola rotonda sul tema “Carta cultura circolare”, moderata da Silvia Pieraccini de Il Sole24Ore. “E’ inconcepibile” prosegue Marchi “raccontare che l’Italia è pur sempre il secondo Paese manifatturiero in Europa e poi, di fatto, bloccare gli investimenti. Progetti concreti di Economia Circolare diventano ostaggi di una Burocrazia senza un Fine. Non solo non si riescono a recuperare gli scarti del riciclo, ma neanche ad aumentare il riciclo della carta. Non siamo nelle sabbie mobili…ma nelle sabbie immobili”.
Leggi "La rinascita della carta, con lei il packaging è davvero ecologico" pubblicato il 3 giugno 2019 su Repubblica a firma di Massimiliano Sciullo,
Leggi anche gli articoli pubblicati su alcuni importanti portali ambientali:
e guarda RAI TGR Piemonte ore 14.00 del 31 maggio (dal minuto 7.30 al 9.20) sui risultati del settore cartario nel 2018/2019.
Sale di rappresentanza dell'Unione Industriali Torino ore 11.30 "La carta: un esempio di bioeconomia circolare". Il Presidente #assocarta Girolamo Marchi presenterà in anteprima i numeri del Rapporto Ambientale e l'andamento economico del settore nel 2018-2019. Scarica invito stampa:
ASSOCARTA RICEVUTA OGGI IN AUDIZIONE DA ARERA
Serve pianificare l’uso delle infrastrutture di recupero energetico e discariche e autorizzarne di nuove, facendo in modo che privilegino il recupero dei rifiuti rimossi nelle operazioni di recupero e riciclaggio.
Roma, 9 maggio 2019 - Assocarta è stata ricevuta oggi in audizione da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), a Roma presso il Centro Congressi “Roma Eventi – Fontana di Trevi” Piazza della Pilotta.
Nel corso dell’audizione, durante la quale sono intervenuti Massimo Ramunni e Alessandro Bertoglio, rispettivamente Vice Direttore e Responsabile Energia di Assocarta, si è illustrato l’importanza del gas naturale quale materia prima fondamentale per il settore cartario in quanto alimenta principalmente gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Un utilizzo quindi efficiente rispetto alle produzioni separate, con vantaggi per la collettività in termini di riduzione di fabbisogno di energia primaria e di emissioni di CO2 evitate.
Il gas naturale riveste anche un ruolo chiave nell’economia circolare. L’industria cartaria italiana è una delle prime industrie europee del riciclo. Tale sviluppo è stato possibile grazie al gas e il mantenimento della disponibilità di tale combustibile a prezzi competitivi permette di salvaguardare l’importante fetta di economia circolare rappresentata dal settore cartario.
“Serve quindi pianificare l’uso delle infrastrutture (di recupero energetico e discariche) e autorizzarne di nuove, facendo in modo che privilegino il recupero dei rifiuti rimossi nelle operazioni di recupero e riciclaggio” evidenzia Ramunni “Questi rifiuti hanno di fatto origine e caratteristiche di un rifiuto urbano e dovrebbero quindi rientrare nelle attività di regolazione e controllo dell’Autorità e obbligatoriamente nella pianificazione regionale”.
I prossimi 3,4 e 5 giugno 2019, a Torino presso Torino Incontra (Via Nino Costa, 8), si terrà il 45° Congresso Nazionale AMNDO Associazione Nazionale dei Medici e delle Direzioni Ospedaliere dal titolo "Il futuro degli ospedali: analisi, integrazione, azioni". Durante l'evento, supportato anche da Assocarta, si tratterà il tema dell'igiene delle mani e il ruolo della carta nella prevenzione delle infezioni, soprattutto in contesti critici come gli ospedali.
Scarica la brochure dell'evento:
Roma, 30 aprile 2019 - Il presidente del Comitato Energia, Giuseppe Pasini, motiva la risposta alla consultazione francese sulle tariffe di trasporto del gas naturale.
Confindustria conferma la sua posizione sul mercato del gas naturale, ritenuto il combustibile centrale per la progressiva decarbonizzazione dei settori industriali italiani. Un’azione di gas advocacy che adesso si estende a livello europeo, con la partecipazione alla consultazione sulle tariffe di trasporto gas avviate dal regolatore francese.
“Abbiamo sempre sostenuto – spiega Giuseppe Pasini, presidente del comitato Energia di Confindustria - il processo di liberalizzazione del mercato europeo del gas naturale e riteniamo che un mercato europeo integrato sia il presupposto per garantire sicurezza e competitività ai cittadini dell’Unione”. “Abbiamo deciso – prosegue Pasini - di rispondere alla consultazione francese con spirito costruttivo, perché vediamo il rischio che si sviluppi un sistema tariffario non coerente con gli obiettivi di integrazione dei mercati”.
Gli industriali italiani sono consapevoli che le tariffe possono diventare barriere di mercato tra gli stati membri: “Non dobbiamo cedere al sovranismo tariffario, nel quale ogni stato membro cerca di scaricare i costi di trasmissione sugli altri paesi limitrofi. Nelle interconnessioni tra stati membri – afferma Pasini - deve esserci il massimo coordinamento tra regolatori guidati da Acer in modo tale da rendere neutrale la regolazione del trasporto rispetto alla concorrenza tra operatori”.
“La produzione europea di gas si sta riducendo, e un sistema di tariffe comuni volto a favorire la diversificazione di tutte le rotte di importazione indipendentemente dal Paese di provenienza é un presupposto fondamentale per la sicurezza e la competitività europea: il nostro Paese – valuta Pasini - puó dare un contributo importante allo sviluppo della competitività europea, con il TAP e nuove rotte di importazioni provenienti dal sud Europa sia per le fonti storiche sia per le nuove fonti de Mediterraneo dell’Est"
"Mi auguro che le Autorità Europee e Nazionali possano avviare un percorso di collaborazione come avviene nel settore elettrico - conclude Pasini - per rendere il mercato Europeo più competitivo e sicuro a beneficio dei cittadini e delle imprese".










