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Comunicati stampa

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9
October

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4
October

2 ottobre 2024 - “L’EUDR è troppo importante per non farlo bene. Certamente non ignoriamo la crisi ambientale e l’emergenza climatica, che l’EUDR intende contribuire a risolvere“ commenta Massimo Medugno DG Assocarta sulla posticipazione di 12 mesi annunciata, oggi, dalla Commissione Europea per l’applicazione del Regolamento EUDR, che aggiunge “ Va ricordato però che l’industria cartaria non è una fonte di deforestazione e che, già oggi, in quest’ambito, per il legno e derivati, tra cui la cellulosa, la carta e i prodotti in carta, ad esclusione dei prodotti stampati, è in vigore il Regolamento (UE) 995/2013 (EUTR), che continuerà ad applicarsi, per tre anni, per i beni prodotti prima del 29 giugno 2023 o immessi sul mercato entro il 30 dicembre di quest’anno“. A ciò va aggiunto che, inoltre,  il 90% della cellulosa è certificata da sistemi di gestione forestale. “Ringraziamo il Governo, il MASAF e le nostre amministrazioni che subito hanno compreso le difficoltà applicative e hanno sostenuto la posticipazione. Il nostro auspicio è che il tempo concesso consenta una solida, ma semplice applicazione, che migliori gli scambi commerciali. E che, intanto, si applichino le norme in vigore anche per l’import di prodotti finiti in Europa”.

27
September

27 settembre 2024 - “La carta da riciclare è un miniera strategica per l’industria cartaria come il rottame per la siderurgia” così commenta Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta le parole del Ministro Urso e di tanti esponenti politici che hanno sottolineato l’importanza dei rottami per l’industria siderurgica in occasione dell’Assemblea di ieri di Federacciai, che aggiunge “La produzione nazionale di carta riciclata non riesce a  “trasformare” tutta la raccolta nazionale per la mancata competitività conseguenza dei più alti costi energetici, ma anche per l’export extra UE che “sconta” destinazioni con costi non allineati a livello di sostenibilità ambientale e sociale. Per questo, coerentemente con le indicazioni del Rapporto Draghi sull’Economia Circolare europea nel meccanismo delle Materie Prime Critiche va inserita anche la carta da riciclare e cioè i flussi di rifiuti e di materie prime secondarie derivanti dai rifiuti, ai sensi dell’art. 198 bis del DLgs 152/2006 (TUA) che disciplina il Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti e dell’Economia Circolare”.

19
September

Roma, 18 settembre 2024 - “Federazione Carta e Grafica sottoscrive le tre priorità della competitività, produttività e comunità indicate dal Presidente Orsini. Mentre sul versante extra europeo affrontiamo produzioni che non possiedono vincoli ambientali e sociali come i nostri,  a livello europeo il costo dell’energia continua a rappresentare un gap incolmabile. E i costi di ETS ad esso collegato, come dichiarato dal Presidente Orsini, rischiano di regalare ai competitor internazionali filiere industriali, come quella della carta, che innervano profondamente il tessuto economico e sociale dell’Italia ” ha affermato il Presidente di Federazione Carta e Grafica, Michele Bianchi, oggi a margine dell’Assemblea Annuale di Confindustria a Roma, che ha aggiunto “E la contrazione dell'industria italiana richiede uno scatto della responsabilità collettiva, di tutti i soggetti sociali e politici del nostro Paese, perché l’industria è parte essenziale della comunità".

30
July

29 luglio 2024 - Il Piano Mattei sia l’occasione per impostare un nuovo modello di partenariato pubblico privato che permetta alle imprese della manifattura italiana di partecipare alla costruzione di un nuovo mercato energetico, basato sulla cooperazione con il Nord Africa, almeno nello stesso modo in cui la Germania sta, con chirurgica concretezza, stipulando contratti di accesso alle rinnovabili e idrogeno verde con un’ampia molteplicità di interlocutori.

Il Tavolo della Domanda dei consumatori di Confindustria invita il Governo ad attuare il PNIEC come un percorso concreto di avvicinamento agli obiettivi di decarbonizzazione per tutto il Paese, ed evitare che esso confermi la definizione di un modello di mercato delle rinnovabili basato sullo sviluppo interno degli impianti, destinato, come dimostrano i fatti, a restare un obiettivo irrealizzabile.

Basta infatti confrontare l’obiettivo di realizzare oltre 70 GW di nuove FER al 2023 con il trend degli ultimi anni per rendersi conto che l’unico obiettivo effettivamente raggiunto sarà quello di aver garantito incentivi pubblici agli operatori delle rinnovabili.

Le pubblicazioni di questi giorni delle semestrali dei grandi operatori “green” (solo Terna+Enel+Eni hanno messo a segno un utile semestrale totale di 7,6 mld €!!) confermano che il mercato è governato dai produttori di energia e che il progetto di costruzione di un mercato interno delle energie rinnovabili sia fallito. Confermano soprattutto che il problema non è nel prezzo, ma esclusivamente legato ai problemi del permitting, che non potrà essere certo superato da un decreto Ferx generoso, come invece hanno chiesto a gran voce gli operatori nelle ultime settimane.

15
July

 

DL Materie Prime Critiche: nel Registro delle catene del valore strategiche vanno inseriti anche rifiuti e materie prime secondarie

Roma, 3 luglio 2024 - “In tempi di economia circolare, anche i rifiuti e le materie prime secondarie sono importanti come le materie prime “tradizionali” e quindi i relativi flussi di export devono essere monitorati al pari delle Materie Prime Critiche e dei Rottami” così si esprime Massimo Medugno DG Assocarta con riferimento alla nota che il settore oggi invierà alla Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati con riferimento alla conversione del DL Materie Prime Critiche (AC 1930) in corso di conversione, a margine dell’XI Ecoforum di Legambiente in corso a Roma. 

“Nella nota inviata alla Commissione - prosegue Medugno - il settore propone che presso il Registro delle catene di valore strategiche vengano monitorate non solo le materie prime strategiche e i rottami, ma anche i rifiuti e i materiali da essi derivanti, funzionali e strategici all’economia circolare e, quindi, ad un sistema economico – quello italiano – che ha il più importante tasso di utilizzo delle materie prime secondarie.”

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