Comunicati stampa
EcoForum Lazio: otto impianti cartari e una capacità di riciclo che assorbe quasi l’8% del consumo nazionale di carte da riciclare
Roma, 16 febbraio 2022 - Massimo Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi alla tavola rotonda “Buone pratiche territoriali e gestione materiali da riciclo” nell’ambito dell’EcoForum di Legambiente della Regione Lazio.
La regione svolge un ruolo importante nel sistema cartario italiano con il distretto cartario di Frosinone e la presenza di otto impianti e una capacità di riciclo che assorbe quasi l’8% del consumo nazionale di carte da riciclare. La raccolta pro-capite in Lazio pari a 62.5 Kg è superiore a quella nazionale di 57.5 Kg.
“L’industria cartaria nazionale durante la pandemia, dopo essere stata riconosciuta essenziale, ha dimostrato di poter soddisfare le esigenze dei cittadini producendo beni essenziali come le carte igieniche e sanitarie e l’imballaggio, di molto cresciuto a seguito della forte impennate degli acquisti on line. Tuttavia il settore in quel periodo ha risentito del rallentamento della raccolta differenziata con difficoltà negli approvvigionamenti di materia prima. E mentre la raccolta della carta da riciclare è tornata progressivamente stabile (sia pure con prezzi elevati) ci confrontiamo ora con il caro energia e cellulosa” spiega Medugno.
Biometano: CIB Consorzio Italiano Biogas e Assocarta firmano un accordo per decarbonizzare l’industria della carta
Lodi (LO), 10 febbraio 2022 - Il biometano rappresenta una delle leve più efficaci per decarbonizzare il settore cartario e raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici del nostro Paese. Inoltre, può rappresentare per le industrie energivore una risposta ai rincari quotidiani dell’energia.
Per questo, oggi il CIB - Consorzio Italiano Biogas e Assocarta hanno siglato un accordo di collaborazione per supportare la riconversione a biometano degli impianti biogas esistenti e lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biometano dalla filiera agroindustriale, quale spinta per la decarbonizzazione dei cicli produttivi energivori, in linea con quanto previsto dalla direttiva RED 2 e dalle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
RINCARO CARTA ED ENERGIA: A RISCHIO LA TENUTA DELLA FILIERA EDITORIALE ITALIANA, POSSIBILI RIPERCUSSIONI SU TEMPI DI CONSEGNA E PREZZI PER I LETTORI. PARTICOLARE DIFFICOLTÀ PER L’EDITORIA SCOLASTICA
AIE, ANES E FEDERAZIONE CARTA GRAFICA CHIEDONO AL GOVERNO UN CREDITO DI IMPOSTA SULL’ACQUISTO DELLA CARTA
8 febbraio 2022 – La forte impennata dei costi delle materie prime e dell’energia mette a dura prova la tenuta della filiera editoriale: si rischiano una minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori, gravi problemi per l’editoria scolastica.
L’allarme è lanciato congiuntamente dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dall’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e dalla Federazione Carta Grafica che, di fronte alla grave emergenza, chiedono al Governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali. Una misura urgente a favore della sostenibilità dell’industria editoriale e necessaria per contribuire alla resilienza della filiera, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato.
“I rincari energetici stanno già mettendo a rischio di stop alcuni segmenti produttivi come quello delle riviste stampate in rotocalco. Ma per tutti i settori della stampa editoriale e commerciale l’incremento del costo della carta ha assunto dimensioni tali da erodere ogni marginalità, date le ovvie difficoltà a trasferire a valle tali rincari. A questo scenario si aggiungono le problematiche legate a una scarsa reperibilità della materia prima, anche a causa del processo in atto di riconversione della produzione verso le carte per imballaggi” afferma Emanuele Bona, Presidente di Federazione Carta Grafica.
Industria della carta: sostegno alla proposta di modifica del Regolamento sulle spedizioni dei rifiuti.
28 gennaio 2022 - Assocarta accoglie favorevolmente la proposta legislativa della Commissione di modifica dell'attuale regolamento sulle spedizioni di rifiuti sulla falsariga di quanto già espresso dalla Confederazione europea delle industrie cartaie (CEPI).
“Sosteniamo l’obiettivo di promuovere il riciclaggio all’interno dell’Unione Europea e di porre fine all'esportazione dei nostri rifiuti al di fuori della UE in linea standard ambientali europei. La carta da riciclare è una preziosa materia prima secondaria e fondamentale per garantire la nostra transizione verso un'economia circolare” commenta Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta.
Per l’industria cartaria europea è una priorità massimizzare l'utilizzo della carta da riciclare (PfR) in Europa e assicurarsi che il PfR venga usato dalle cartiere per produrre nuovi prodotti in carta e cartone.
Nel 2020, in Europa (UE27, Regno Unito, Norvegia e Svizzera) la quantità totale di carta e cartone raccolta e riciclata nel settore della carta è stata di 56 milioni di tons, raggiungendo un tasso di riciclo del 73,9%.Per la realizzazione di nuovi prodotti di carta e cartone sono stati utilizzati 49,6 milioni di tons di PfR che costituiscono il 56,3% della quantità totale di carta e cartone prodotto, 10,3 milioni di tons sono stati scambiati all'interno del mercato interno e un volume netto di 6,2 milioni di tons (11% del totale 56 milioni di tons) è stato acquistato da paesi terzi, fuori dall'Europa (EU27, UK, Norvegia e Svizzera). La Cina non è più tra i principali destinazioni di esportazione del PfR europeo ma è stata superata da altri paesi come India, Turchia e Indonesia.
Caro energia, i settori energivori a rischio chiusura chiedono al Governo misure immediate e un tavolo di confronto
Bollette impazzite, gli imprenditori alle istituzioni: «Lunghe fermate a Natale e a gennaio; non sappiamo se potremo riaprire»
Brescia, 27 dicembre 2021 – I settori manifatturieri italiani si trovano a fronteggiare un drammatico aumento dei costi delle commodity energetiche, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese. Il prezzo dell’energia elettrica continua a registrare valori record: nelle prime due settimane di dicembre ha raggiunto il picco storico di 374 €/MWh (+280% rispetto al valore di gennaio 2021; +650% rispetto a gennaio 2020). Anche le quotazioni del gas naturale stanno registrando degli andamenti di crescita esponenziale: il prezzo della commodity in Italia è cresciuto di oltre il 671% da novembre 2020 a novembre 2021, e le quotazioni al principale hub europeo hanno superato negli ultimi giorni i 180 €/MWh.
I consumatori europei di energia industriale chiedono ai leader UE di agire rapidamente contro i prezzi dell'energia divenuti insostenibili
Bruxelles 22 dicembre - Le industrie europee ad alta intensità energetica chiedono ai leader UE di affrontare rapidamente l'aumento esponenziale dei prezzi dell'energia. In questo periodo i prezzi dell'energia, e in particolare del gas, in Europa sono così elevati da minare le misure strutturali progettate per garantire energia a basse emissioni di carbonio a prezzi accessibili, necessaria per raggiungere gli obiettivi del Green Deal dell'UE. La crisi dei prezzi dell'energia ha colpito la maggior parte dei paesi europei. Negli ultimi mesi i prezzi dell'energia sono aumentati di 4 o 5 volte, raggiungendo livelli ancora più alti negli ultimi giorni. Parallelamente, i prezzi del carbonio sono triplicati dall'inizio dell'anno. Le ragioni principali di questa situazione sono le speculazioni sui mercati finanziari da parte degli operatori finanziari, compresi gli hedge fund e le società di commercio di materie prime, gli squilibri nel mercato del gas, la diminuzione stagionale della produzione di energia rinnovabile, la riduzione della produzione di energia nucleare, la chiusura delle miniere di carbone e l'aumento dei costi del carbonio trasferiti sui prezzi dell'energia elettrica. Tale situazione ha costretto numerosi consumatori industriali di energia a ridurre e/o chiudere temporaneamente gli impianti.