Nella lettera inviata ai MEPs (in allegato) sono riassunti in sette punti le ragioni delle richieste di supporto del settore quali:
1) Assicurare a coloro che hanno già investito della transizione energetica industriale europea pari condizioni nel mercato comunitario e garantire loro la sicurezza degli investimenti.
2) Stabilire norme precise e stabili sulla produzione a impatto zero in termini di emissione di anidride carbonica entro i confini dell’EU.
3) Mantenere un sistema efficace per scongiurare il rischio di delocalizzazione industriale.
4) Rendere disponibile l’energia a costi sostenibili.
5) Riconoscere che il meccanismo di adeguamento delle emissioni importate (CBAM) non è uno strumento di protezione dal fenomeno del carbon leakage applicabile a tutti i settori coperti dal sistema ETS.
6) Nella revisione delle direttive in materia di rifiuti e di rifiuti di imballaggi, non si può prescindere che la carta è rinnovabile ed è il materiale più riciclato in Europa, con indubbi vantaggi sotto il profilo ambientale e sanitario: in Italia il riciclo ha già raggiunto l’87% nel settore dell’imballaggio in carta).
7) La transizione verso un'economia climaticamente neutra deve avvenire in modo equo e non lasciare indietro nessuno.
L’industria cartaria svolge un ruolo di primo piano, quasi pionieristico, nell’ambito della transizione verso una bio-economia circolare neutra in termini di emissioni di carbonio. E gli investimenti fatti sino ad oggi dimostrano l’impegno l’industria cartaria nella neutralità climatica pesando per lo 0,6% del totale europeo in termini di emissioni. Ogni anno, le foreste e i prodotti a base di legno rimuovono dall’atmosfera 806 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalenti. Una quantità che corrisponde al 20% di tutte le emissioni di gas a effetto serra dell’Unione europea.
Le industrie della filiera dei prodotti forestali rappresentano il 20% delle imprese manifatturiere di tutta l'Unione europea e ogni anno generano un valore aggiunto complessivo pari a 143 miliardi di euro. Con investimenti annui di oltre 5 miliardi di euro realizzati sul territorio europeo, il settore cartario europeo rappresenta il 22% della produzione mondiale. Lo stesso settore impiega circa 180mila addetti diretti mentre la filiera europea dei prodotti forestali dà lavoro e sostentamento a 4 milioni di persone. Solo in Italia l’intera filiera della carta rappresenta un fatturato di 21 miliardi euro, pari all’1,3% del PIL nazionale.