L’impegno ambientale e circolare del settore cartario è riassunto nel Rapporto Ambientale Assocarta 2020 presentato la scorsa settimana da Assocarta in collaborazione con Legambiente, presso Confindustria Roma. Con un tasso di circolarità del 57% le cartiere italiane sono un punto di “snodo” per l’economia circolare e la sostenibilità economico-ambientale del Paese che viene quest’anno ulteriormente riconosciuto da un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79 in una scala da 0 a 1. Un valore elevato, ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili e reimmettere nel ciclo produttivo la carta e gli imballaggi raccolti sul territorio.
Il settore cartario a livello nazionale ha raggiunto e oltrepassato l’80% di riciclo in materia di imballaggi, risultato frutto di un impegno che parte da lontano e vede la carta come il primo materiale nella differenziata urbana e industriale, con circa 7 milioni di tonnellate raccolte ogni anno.
“La carta potrebbe sostituire il 25% degli imballaggi a base di materiali fossili e, grazie alle nuove capacità in corso di avvio, il riciclo potrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 10 tonnellate al minuto ad oltre 12” dichiara Poli.
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Maria Moroni
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