In merito ai contenuti della decisione europea Poli ricorda che il settore cartario è un settore essenziale per l’imballaggio, la cultura, l’igiene e per l’economia circolare e, quindi, va preservato.
“Se proprio fosse necessario, siamo pronti a partecipare come soggetto attivo ai piani di razionamento come abbiamo sempre fatto” sottolinea Poli “ma all’interno di un sistema in cui civile e amministrazione pubblica facciano la loro parte, e vi siano garanzie di approvvigionamento a prezzi equi e la condivisione di un piano per l’ottimizzazione delle fermate”.
Infine, l’esecutivo ha correttamente assegnato a Snam e GSE il compito di riempire gli stoccaggi a qualsiasi prezzo. Dal giorno in cui Snam ha avviato le procedure di acquisto lo spread tra il PSV e il TTF si è alzato di 10 €/MWh. “Poco male per i civili, che in estate consumano solo per scaldare l’acqua per la pasta, ma è un ulteriore colpo alla competitività dell’industria, che invece consuma in estate quanto in inverno. Socializzare i vantaggi di avere stoccaggi pieni, ma non i costi per averli riempiti, sarebbe l’ennesima grave beffa del “mercato unico europeo” conclude Poli.
“Sui non rinnovi dei contratti, come sull’azione di riempimento degli stoccaggi, chiediamo quindi attenzione al Governo verso le ragioni dei consumatori industriali” afferma infine Poli.