Negli ultimi 10 anni i disturbi dell’apprendimento degli studenti italiani sono aumentati del 357%, i casi di disgrafia del 163%. Le recenti prove Invalsi hanno certificato che la metà dei ragazzi al termine delle scuole secondarie fatica a comprendere ciò che legge, mentre un’indagine della commissione Istruzione del Senato ha messo in relazione l’uso degli smartphone col progressivo deterioramento delle facoltà mentali dei più giovani. “Occorre quindi prendere atto di tutto questo e sviluppare una conseguente azione politica di tutela e valorizzazione del libro in carta, così come stanno facendo altri Paesi europei e in diversi Stati degli USA”, conclude il Presidente Bianchi.