“Il settore cartario, oltre ad avere in Italia un ruolo di leadership nel panorama dell’economia circolare - dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - sta dimostrando di stare al passo con l’innovazione e la sostenibilità, facendosi fautore di un processo di transizione ecologica prima ancora che si parlasse di questo tema. La filiera cartaria ha capito che deve coniugare efficienza e sostenibilità cogliendo le grandi opportunità che arrivano, in primis, dalle fonti rinnovabili e da una gestione sostenibile delle risorse. In questo percorso di decarbonizzazione, con lo sviluppo della produzione di biometano e idrogeno verde, è però importante non lasciare sole queste realtà. Servono prima di tutto iter normativi più semplici e autorizzazioni più veloci per i nuovi impianti per poter rendere la filiera sempre più circolare e libera dalle fonti fossili: un obiettivo, quest’ultimo, che ci vede in prima linea con Assocarta”.
“L’orientamento all’innovazione e alla sostenibilità di Cartiere di Guarcino ha portato, già nel 2006, attraverso la new company controllata Bio Energia Guarcino srl e grazie a un investimento di 30 milioni di euro, alla realizzazione di un impianto di cogenerazione di energia elettrica e termica, alimentata a biomasse” spiega l’AD Massimo Giorgilli alla conferenza stampa di presentazione “un impianto che con i suoi 20 MW elettrici e 5 MW termici, riesce a soddisfare tutto il fabbisogno elettrico della cartiera ed il 35% di quello termico. L’approccio sostenibile della produzione, oltre che dall’energia verde, deriva dalla circolarità del ciclo che prevede l’uso di materie prime certificate e rinnovabili e la massimizzazione delle stesse nel processo, attraverso il recupero. Obiettivi raggiunti e da migliorare ulteriormente, grazie al dialogo con le rappresentanze politiche e industriali, e con i progetti territoriali - come Guarcino 2025 – oltre che con la catena industriale integrata di cui siamo parte”.
"La partecipazione dell’industria cartaria all’iniziativa I cantieri della transizione ecologica di Legambiente ha l’obiettivo di mostrare concretamente la transizione ecologica in atto nei distretti cartari italiani che costituiscono un settore chiave della bio-economia circolare investendo sul riciclo e sulla sostenibilità delle materie prime” afferma il DG Assocarta Massimo Medugno “Il settore utilizza il 62% di carta da riciclare nella produzione, che si coniuga con la restante percentuale proveniente da cellulosa – rinnovabile e certificata - garantendo la provenienza da foreste gestite in modo sostenibile. Nell’imballaggio il riciclo è stabilmente oltre l’85%, oltre l’obiettivo del 75% al 2025, previsto dalla normativa comunitaria”.
Un ruolo confermato da un Indicatore di Circolarità di Materia (MCI) pari a 0,78 del settore carta (in una scala da 0 a 1), certificato da Ellen MacArthur Foundation con il supporto dell’Unione Europea, che misura la dimensione del materiale rigenerato e proveniente o destinato a riuso e riciclo di materia, inclusi i prodotti agro-forestali che provengono da coltivazioni e gestioni sostenibili (Fonte: Rapporto Ambientale Assocarta 2022).
I cantieri della transizione ecologica: Partita a fine maggio, la campagna itinerante di Legambiente ha viaggiato lungo la Penisola per raccontare quelle storie di progetti, cantieri e buone pratiche che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica, e che meritano di essere replicati. Storie raccolte anche su una mappa interattiva consultabile sul sito https://cantieridellatransizione.legambiente.it e che poi confluiranno in un report nazionale che l’associazione ambientalista presenterà in occasione in apertura del suo XII congresso nazionale in programma l’1, 2 e 3 dicembre a Roma all’Auditorium Massimo.