“L’aumento dell’export di carta da riciclare evidenzia le difficoltà del sistema produttivo italiano di trasformare tutta la “miniera strategica italiana”, a causa di un gap competitivo legato - a doppio filo - ai costi energetici, disallineati dai competitor europei, e a politiche ambientali UE che vedono misure di decarbonizzazione non collegate ai consumi industriali” afferma il DG Assocarta Massimo Medugno.” Inoltre la carta raccolta in Italia, in ossequio a sistemi di responsabilità estesa del produttore, viene esportata in aree extra UE dove gli standard ambientali e sociali sono affatto diversi da quelli europei. E questo diventa un elemento sulla competitività. L’impiego in un cartiera italiana e europea significa certezza e tener conto del capitale sociale e naturale”
Ad oggi, con il 10,2% della produzione realizzata in Europa, l’Italia è al 2° posto, per il terzo anno consecutivo, anche come utilizzatore di carta da riciclare.
A questo proposito, il settore ha ampiamente oltrepassato l’obiettivo europeo dell’85% di riciclo nel settore dell’imballaggio, mentre la carta da riciclare rappresenta circa il 70% della fibra utilizzata e raggiunge il podio più alto nella produzione di carte per usi igienico e sanitari mentre è in terza posizione nelle carte per il packaging.