"Non è accettabile che l'attuazione dell'ETS sia coordinata a livello UE e quella delle compensazioni sia attuata a livello nazionale. Entrambi devono essere attuate con gli stessi criteri" sottolinea Medugno. "Tuttavia - prosegue Medugno - il tema è ben più profondo e riguarda la sopravvivenza stessa del sistema manifatturiero italiano ed europeo. A legislazione vigente occorre mantenere il sistema delle allocazioni gratuite e aggiornare i valori di riferimento con cui vengono commisurate le compensazioni."
Secondo Assocarta il sistema ETS va però sottoposto non solo ad un approfondito taglio, ma ad una radicale modifica.
"Infatti, non sono stati raggiunti gli obiettivi delle norme e l'ETS è diventata nella sostanza una tassa governata non dai Governi ma dai Fondi che acquistano sul mercato le quote. In Italia, in particolare, i costi dell'energia e del gas sono i più alti del continente europeo, un extra costo che è già un ETS. Per altro, poche sono le alternative per la decarbonizzazione che non mai ha imboccato la strada di una transizione competitiva" conclude Medugno.










