Inoltre, in questi giorni sono state annunciati nuovi investimenti nel settore tra cui quello del gruppo turco EREN a Bertonico in provincia di Lodi per 650 milioni di euro e 500.000 tonnellate di capacità produttiva, a partire da carta da riciclare, che si aggiungono alle riconversioni, in avanzata fase di realizzazione, dello stabilimento Burgo, in provincia di Mantova (per altre 500.000 tonnellate) e di quello di Avezzano (altre 200.000 tonnellate), sempre a base di carta da riciclare.
Si tratta di iniziative in grado di aumentare la circolarità del sistema Italia per quanto concerne i rifiuti cellulosici, in quanto a breve detti investimenti e riconversioni consentiranno di annullare in gran parte l'export di carta da macero pari ormai a 1,6 milioni di tonnellate all'anno.
Tuttavia, le capacità di recupero energetico disponibili in Italia vengono utilizzate per recuperare quasi esclusivamente rifiuti urbani.
In presenza dei suddetti nuovi investimenti e riconversioni produttive, che andranno ad ampliare la capacità di riciclo cartario in Italia, la situazione può ulteriormente peggiorare.
Il paradosso é che tali investimenti e riconversioni sono in linea con gli obiettivi dell'economia circolare e di uno sviluppo sostenibile in Italia nel rispetto della strategia comunitaria.
Per questo i Senatori (Scalia,Favero,Amati,DiBiagi,DallaTor,Moscardelli,Esposito,Fabbri,Laniece, Lucherini,Orellana,Spilabotte,Pezzopane,Mastrangeli,Borioli,DallaZuanna,Pagliari) hanno presentato ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico una interrogazione parlamentare urgente per trovare una soluzione al recupero energetico dei rifiuti del processo di riciclo.
“In assenza di qualsiasi azione, il rischio” afferma Massimo Medugno DG Assocarta “sempre più vicino è che si blocchi la produzione, quindi il riciclo della carta e conseguentemente la raccolta differenziata della carta su suolo pubblico (e su quello privato), per una quantità dai 3 milioni ai 6,3 milioni di tonnellate; l'assenza di qualsiasi azione potrebbe rimettere in discussione gli investimenti e le riconversioni già avviate, con dannosi effetti allo sviluppo sostenibile del sistema Paese”.
Per maggiori informazioni:
Comunicazione e Ufficio Stampa Assocarta
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