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Annunciati, ma non presenti al dibattito, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Alberto Bonisoli e l’On. Vito Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega all’Editoria. “la non presenza dei rappresentanti delle istituzionispiega Zapparoli in apertura – non è figlia di fraintendimenti o di disguidi: è invece la manifestazione di un atteggiamento che sembra essere la cifra di questo Governo nei confronti della cultura: promettere di agire in una direzione e poi fare il contrario”.

 “Il Bonus18 è un incentivo che ha avuto, già nel 2017, primo anno di implementazione, un buon riscontro sui giovani e benefici effetti sul settore e che quindi era utile sviluppare e mantenere nel tempo, per costruire una abitudine nel suo utilizzo e per mettere a punto le procedure e l’offerta: è sempre deleterio far nascere iniziative e poi magari modificarle o annullarle prima ancora che abbiano effetto e che siano attentamente analizzati i dati. Infatti - afferma Pietro Lironi, Presidente della Federazione Carta e Graficai dati sull’uso del bonus nel secondo anno ci dicono che a luglio 2018 si è già raggiunta una spesa di oltre 135M, l’82% di quanto speso nel primo anno. Potrebbero quindi essere molti di più i 18enni italiani (sono stati il 40% degli aventi diritto nel 2017) che hanno utilizzato il Bonus culturale nella sua seconda edizione: un segnale che gli strumenti hanno bisogno di tempo per affermarsi e che forse la comunicazione ha funzionato meglio, soprattutto nelle scuole, dove ci auguriamo il Bonus venga puntualmente promosso.”

“Per ottimizzare l’utilizzo del Bonus e ampliarne il consumo da parte dei giovani è importante perseverare con questo strumento, che si sta dimostrando efficace a sviluppare i consumi culturali, e analizzare i dati, disponibili in modo frammentato e poco puntuale, per affinarlo. Inoltre - conclude Lironi sul Bonus - come Federazione Carta e Grafica riteniamo che questo incentivo vada ampliato all’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici”.

Nell’ottica poi di una forma di sostegno più ampia per target e più mirata sulla lettura Lironi e Alberto Galla concordano: “da tempo chiediamo la detrazione, in fase di dichiarazione dei redditi, delle spese per acquisto di libri e abbonamenti a quotidiani e periodici, in analogia con quanto avviene per spese mediche o per l’istruzione secondaria e universitaria: la cultura e la lettura sono beni pubblici di uguale se non maggiore rilevanza”.

La Federazione Carta e Grafica rappresenta un mercato che, nel complesso dei settori carta, grafica/cartotecnica trasformatrice e macchine per grafica e cartotecnica, rappresentate da Federazione esprime un fatturato di 24,3 miliardi di Euro (1,4% PIL) nel 2017, generato da circa 170.000 addetti attivi in oltre 18.100 imprese, che mostra un saldo positivo della bilancia commerciale di 3,6 miliardi di Euro. La filiera, nei primi sei mesi del 2018, evidenzia uno sviluppo della domanda nazionale del 5,5% (rispetto ai primi sei mesi del 2017) che ha un positivo riflesso sul fatturato, aumentato sempre nei primi sei mesi del 2018 del 3,8% (12,5 miliardi di Euro). Ben diverso l’andamento del secondo semestre che già esprime una bassa dinamica della domanda con inevitabili impatti sul fatturato, a motivo della stagnazione dell’attività manifatturiera e del contesto economico nazionale in linea con le stime preliminari di Istat e Centro Studi Confindustria.

Federazione Carta e Grafica

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