Un´opera monumentale edita da Antiquarius - con il supporto di Assocarta e Burgo Group - che raccoglie, in tre volumi di pregio stampati su carta Burgo Group, le 1280 mappe cartografiche e topografiche e, più di 2500 edizioni descritte nelle loro varianti, realizzate in Italia nel corso del XVI secolo, ovvero l´epoca d´oro della cartografia italiana.
Una pubblicazione, attesa da tempo da studiosi, collezionisti ed appassionati di cartografia antica di tutto il mondo, a cura degli autori Fabrizio Ronca e Stefano Bifolco.
"Un fondamentale strumento di lavoro, risultato di una lunghissima e minuziosissima ricerca, che ha richiesto consultazione e comparazione attente di varianti ed edizioni, condotta dagli autori con dedizione tenace e accurata" conclude Rombai.
"Nel corso del XVI" spiega Massimo Medugno DG Assocarta nel presentare l´opera, "l´Italia detenne il primato nella produzione cartografica nel panorama europeo per l´esperienza maturata sia nell´arte della produzione della carta che in quella della stampa. La carta veniva prodotta, come oggi, a partire da una materia prima riciclata ovvero dagli stracci e ciò che distingueva già allora le cartiere per il ruolo svolto nell´economia circolare. Mentre la stampa vedeva la maestria italiana nelle tecniche di incisione".
"Anche oggi, al tempo di Google Maps e GPS, rimane la bellezza di esporre e contemplare un´opera cartografica di pregio, ma anche la necessità pratica di una mappa in carta per poter girare il mondo e in, particolare per percorrerlo e navigarlo. O più semplicemente per orientarsi in un bosco e in montagna quando si è off line" conclude Massimo Medugno. Nel XVI secolo si completano infatti le grandi esplorazioni geografiche con la scoperta dell´America, di nuove distese oceaniche e di nuove conoscenze su Africa e Asia, che generarono il bisogno di nuove carte e nuovi sistemi di rappresentazione piana dell´intero globo sferico.