Milano, 21 dicembre 2020 – Federazione Carta Grafica, Comieco e Unirima presentano “La Carta per il #RecoveryPlan”. Biodegradabile, Riciclabile, Compostabile e Rinnovabile: quattro virtù che fanno della carta un attore naturale degli obiettivi sostenibili alla base del PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza - per l’utilizzo delle risorse del #RecoveryFund assegnate all’Italia.
Con “La Carta per il #RecoveryPlan” la filiera presenta le sue proposte per inserirsi nel PNRR e dare un contributo alla transizione ecologica e allo sviluppo di modelli industriali ancora più efficienti, sostenibili e tecnologici.
Il sistema industriale che ruota attorno alla carta è un esempio di filiera virtuosa, con un tasso di circolarità (rapporto tra materie prime secondarie e la produzione di carta e cartoni) pari al 57%, con punte di eccellenza nel settore degli imballaggi dove è stato raggiunto l’81% di riciclo. In Italia si riciclano 8 imballaggi su 10 e la carta può essere reimmessa nel processo produttivo fino a 7 volte, con oltre la metà dei residui di processo avviato al recupero
Uso di materiali rinnovabili, riciclo, economia circolare rappresentano strumenti fondamentali per conseguire il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di CO2. L’insieme dell’industria italiana nel 2018, attraverso l’uso di materie seconde, ha evitato il consumo di 23 milioni di TEP - tonnellate equivalenti di petrolio (14,6% della domanda interna di energia) e la produzione di 63 milioni tonnellate di CO2 (14,8% delle emissioni nazionali di CO2).
“La proposte si muovono su tre direttrici principali”, Spiega Girolamo Marchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica. “La prima proposta per il #RecoveryFund” è mettere la filiera nella condizione di aumentare la capacità di riciclo della carta da riciclare da parte delle cartiere e degli scarti al servizio dell’ambiente e dell’efficienza energetica. Aumentando l’utilizzo dei materiali prevalentemente rinnovabili (fanghi e residui), scartati dai processi di lavorazione si possono produrre bio-combustibili integrando il gas, ad oggi la fonte che alimenta in cogenerazione il comparto cartario in Italia e in Europa (il consumo nel 2019 è stato di 2,5 miliardi di mc)”.
"Ci si ricorderà di questo anno che, senza alcun dubbio, non ha eguali; gli eventi che l'hanno caratterizzato hanno imposto nelle nostre vite un cambiamento inaspettato e forzato. Un anno sui generis, tanto che fare raffronti economici e di andamento con i precedenti diventa difficile se non addirittura fuorviante. Si deve però fare il punto della situazione per capire, numeri alla mano, qual sia l'attuale situazione del settore cartario. Abbiamo chiesto a Lorenzo Poli, presidente di Assocarta, di accompagnarci in questo viaggio tra andamenti e prospettive" Leggi l'articolo pubblicato su Industria della Carta di dicembre 2020.
"#carta: #grantour numero 13"
San Francesco d’Assisi aveva contemplato il mistero del Natale così profondamente che nel 1223, di ritorno dalla Terra Santa, poco dopo l’approvazione della Regola dei frati Minori, si recò all’eremo di Greccio e, volendo celebrare il Natale in quel luogo, che gli appariva molto simile a Betlemme, pose l’altare sopra una mangiatoia, e vi celebrò la Santa Messa.
L’albero ha certo il suo fascino: le decorazioni, le luci… ma il presepe ci ricorda il Mistero del Natale e il suo significato profondo: l’umiltà di un Dio che liberamente e per amore all’umanità, spoglia se stesso e viene ad abitare in mezzo a noi. Non potevano mancare i Presepi in #carta!
Le modifiche all'art. 205 prevedono che i rifiuti raccolti in modo differenziato non siano miscelati con altri rifiuti o altri materiali che ne possano compromettere il riutilizzo, di riciclaggio e il recupero. A questa disposizione si può derogare nel caso di raccolta congiunta di più materiali.
On line, 15 dicembre 2020 – Massimo Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi all’#Eco-Forum sull’Economia Circolare delle regioni Campania e Lombardia organizzati dagli organi regionali di #Legambiente.
“Con un tasso di circolarità del 57% - che negli imballaggi raggiunge oltre l’80% - le cartiere italiane sono un punto di “snodo” per l’economia circolare che viene quest’anno ulteriormente riconosciuto da un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79 in una scala da 0 a 1. Un valore elevato, ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili e di prendersi cura dei suoi prodotti reimmettendo nel ciclo produttivo carta e imballaggio da riciclare” afferma Medugno.
I principali indicatori che testimoniamo l’impegno ambientale e circolare del settore cartario contenuti nel Rapporto Ambientale Assocarta 2020 - realizzato in collaborazione con Legambiente – sono stati illustrati da Medugno oggi nel corso degli #Ecoforum Campania e Lombardia. “Su scala europea circa 4,5 milioni di tonnellate di imballaggi (il 25% del totale circolante) potrebbero essere sostituiti da imballaggi di fibra cellulosica“ (Il potenziale di sostituzione del packaging di plastica nella UE. Fonte: A Net Zero Transition for EU Industry - SITRA e University of Cambridge, Giugno 2020). Per l’Italia questo significa un potenziale, solo sul mercato nazionale, pari a circa 600 mila tonnellate di sostituzione di materia non rinnovabile o non riciclabile” spiega Medugno.
"Per fare ciò è indispensabile un quadro normativo coerente, stabile e prevedibile, con chiari traguardi per una transizione energetica competitiva in termini di costi, per promuovere e premiare gli investimenti in decarbonizzazione e garantire l'accesso all'energia pulita" sottolinea Medugno.
L'#Essenziale numero 16: il punto di vista di #assocarta sul #recepimento delle #direttiverifiuti"
Etichettatura degli imballaggi: Confindustria sta operando per richiedere almeno una sospensione del relativo obbligo.