Milano, 29 settembre 2017 - Assocarta in rappresentanza dei produttori di carta Made in Italy ha partecipato alla consultazione del MATTM "Verso un modello di economia circolare per l'Italia" evidenziando come la produzione cartaria si collochi tra i pionieri dell’Economia Circolare. In passato le cartiere usavano infatti gli stracci dismessi per produrre carta, mentre ora più della metà della carta prodotta in Italia si ottiene da carta da riciclare e nel settore dell'imballaggio il tasso di riciclo è all'80%.
La Circolarità trova nella cartiera un processo unico e imprescindibile in cui, ogni anno, oltre 5 milioni di tonnellate di carta da riciclare provenienti da pre, post consumer e raccolta differenziata domestica vengono riciclati per produrre nuova carta.
Durante MIAC - manifestazione uffficiale di Assocarta e di Confindustria Toscana Nord organizzata da Edipap - si terrà il convegno MIAC Energy “Le sfide dell’industria cartaria al 2050: crescita, sicurezza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra” (12 ottobre 2017 – ore 14.20/17.00 Sala Convegni MIAC) organizzato da Assocarta Servizi, durante il quale si parlerà di come coniugare gli ambiziosi obiettivi fissati a livello europeo di riduzione delle emissioni di gas serra dell’80% al 2050 con la necessità di ridare impulso alla crescita dei settori produttivi energy-intensive come il cartario. Il seminario sarà introdotto dal Presidente di Assocarta Girolamo Marchi e moderato da Massimo Medugno DG Assocarta
18 settembre 2017 - Assocarta ha risposto alla consultazione pubblica del MATTM Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sul tema “Verso un modello di economia circolare per l’Italia” mettendo in evidenza il ruolo chiave che i produttori di carta Made in Italy svolgono nell’ambito di questo modello circolare in virtù della capacità tecnologica di auto-sostenere i propri processi industriali mediante efficienti processi di riciclo.
LEGGI il documento di Assocarta
Milano, 7 settembre 2017 - Innovazione nel campo dell'efficienza energetica e dell'economia circolare. Questo quanto illustrato il 5 settembre, a Bruxelles, dalla Cepi (www.cepi.org) con la presentazione del report "To our root & beyond" al Parlamento europeo alla presenza di parlamentari e stampa. Forte riduzione delle emissioni, utilizzazione dei sottoprodotti, recupero dei fanghi per fare energia questi alcuni dei temi dei 14 case studies inseriti nel report riguardanti tutta Europa, esemplificativi ma non esaustivi delle innumerevoli innovazioni che l'industria cartaria sta portando avanti.
Il report denominato “To Our Roots and Beyond. Reducing emissions for the society 2050” (http://cepi.swimberghe.be/) riporta il focus sul ruolo chiave dell’industria cartaria nella riduzione delle emissioni di CO2 nell'ottica della bioeconomy.
26 luglio 2017 - Assocarta condivide l’urgente necessità espressa negli scorsi giorni da FederlegnoArredo di attuare politiche forestali efficaci su scala nazionale che favoriscano la pulizia dei boschi e li rendano più sicuri. In un Paese come l’Italia, tradizionalmente povero di materie prime, il bosco e la sua biodiversità sono un patrimonio da salvaguardare, tutelare e curare che può divenire fonte di reddito generando nuovi posti di lavoro. L’industria cartaria da sempre valorizza il patrimonio forestale utilizzando solo prodotti forestali certificati provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.
Il primo ministro francese ha annunciato il bonus cultura per i 18enni, prendendo spunto dal modello italiano, ma con una grande differenza: ‘Lo Stato dovrebbe intervenire per una parte molto limitata, il resto è finanziato da Google, Apple, Facebook e Amazon’, ha detto il presidente Macron. Prendere spunto da #18App, ma farlo finanziare, principalmente, dai giganti del web. Con questa idea in Francia nasce il bonus cultura per i 18enni annunciato dal primo ministro Edouard Philippe: 500 euro da spendere, come in Italia attraverso una piattaforma digitale, in libri, musica, concerti, cinema e per visitare musei e monumenti storici.Con una grande differenza rispetto al bonus cultura introdotto dal governo Renzi, finanziato con circa 300 milioni di euro di soldi pubblici. Macron, il ‘presidente delle startup’ un campus che punta ad ospitare mille startup e i venture capital) ha pensato bene di far finanziare gran parte del fondo dai provider internet e dagli Over the Top, come Google, Apple, Facebook ed Amazon.
(FONTE: https://www.key4biz.it/)