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A cura di Massimo Medugno, DG di Assocarta - 29 ottobre 2012

E’ in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge Crescita bis (Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese). A questo proposito, la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica italiana ha espresso l’incertezza per il futuro delle sue imprese e dei relativi occupati. A destare forte preoccupazione la previsione del passaggio dell’editoria scolastica al digitale a decorrere dall’anno 2013-2014.

Secondo la Federazione un’agenda digitale scolastica con tempi così ristretti non può essere motore di crescita. Le imprese italiane devono avere il tempo di fare le innovazioni necessarie nell’interesse dei cittadini, degli studenti e, quindi, del Paese.

Senza considerare i pregi della carta nei processi di apprendimento e, in particolare, per la memorizzazione, qualità che dovrebbero essere particolarmente apprezzate nella scuola. Senza dimenticare il ruolo della carta nell'accesso alle informazioni per chi non è nativo digitale.

Ma anche per chi non sia nativo digitale, la carta presenta un indubbio vantaggio.

Il punto è stato sottolineato da Tomasso Pellizzari con il suo “Caro lettore, ti chiudo l’account (e i miei libri non li leggi più)” sul Corriere on-line del 26 ottobre, facendo riferimento all’e-book.

Egli cita il caso di un utente di un servizio per libri on-line a cui, per ragioni legali –amministrative, viene “staccato” l’account.

In particolare afferma “Certo è che la vicenda fa riflettere. In primo luogo perché ricorda a tutti i lettori di e-books - in modo piuttosto brutale – che di immateriale non c’è solo il libro che leggono, ma anche la proprietà del medesimo (non è una novità, più che di acquisto si tratta di un prestito, benché teoricamente a tempo indeterminato).”

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