11 giugno 2020 - "Il settore cartario italiano, non solo quello legato all'importante distrettto di Lucca, sostiene l'emendamento del Senatore Zucconi che ha l'obiettivo di far rilasciare i titoli di efficienza energetica (definiti ‘certificati bianchi‘) con netto anticipo rispetto ai 120 giorni previsti, in modo da sostenere la liquidità delle aziende in questa delicata fase pandemica". Così si esprime il Direttore Generale di Assocarta, Massimo Medugno che prosegue: "Vanno bene gli strumenti straordinari per la liquidità delle imprese decisi dal Governo, purchè siano effettivi, ma bisogna far funzionare meglio quelli esistenti come il meccanismo dei certificati bianchi".
L'emendamento 41.4 a prima firma dell’ On. Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia) prevede la possibilità per gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento di poter accedere in tempi più rapidi ai benefici spettanti agli stessi impianti con un meccanismo di acconto/conguaglio che da liquidità alle imprese, ma al tempo stesso tutela l’amministrazione lasciando una quota significativa di titoli sospesi per eventuali conguagli.
18 maggio 2020 - La scorsa settimana le associazioni europee che fanno riferimento alla filiera forestale, che partono dalla materia prima legno e che includono la produzione della carta e la sua trasformazione, hanno inviato una proposta al Commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton per candidare tutta la filiera come un Ecosistema da supportare nel prossimo Recovery Plan e nella futura strategia industriale europea.
Un Ecosistema che parte dal legno, passa per la carta, la stampa e la trasformazione fino ai pannelli per i mobili.
Un settore che conta più di 420 mila imprese (il 20% del settore manifatturiero, quindi 1 impresa su 5), 3,5 milioni di addetti diretti (10% dell'occupazione nel settore manifatturiero) con un fatturato di 520 miliardi di Euro, cioè il 3% del PIL europeo,
Includere questo Ecosistema nel Recovery Plan significa considerare un settore verde e resiliente, connesso con la sicurezza alimentare, l'igiene e l'informazione.
Caratterizzato dalla rinnovabilità, eccelle nel riciclo della carta, ma anche in quello del legno.
Un Ecosistema per sua natura predisposto alla digitalizzazione dei processi, ma fortemente legato allo sviluppo delle comunità e quindi fondamentale per la coesione territoriale.
Contraddistinto dall'innovazione, che poi diventa tradizione, considerata la sua lunga storia in Italia e in Europa.
Per far riferimento all'emergenza di questi mesi, sono i codici Ateco 2, 17, 18 e le attività "life- sustaining" secondo la suggestiva terminologia USA.
Un Ecosistema essenziale per il Recovery Plan e la politica industriale dell'Europa e dell'Italia.
A cura di Massimo Medugno, DG Assocarta
"#Ecosistema" di Massimo Medugno
La carta ha innumerevoli applicazioni nei diversi ambiti ed ha un sistema sostenibile di approvvigionamento delle materie prime, unito al grande sviluppo del riciclo.
Inoltre, l’innovazione applicata ai prodotti e ai materiali e l’uso della digitalizzazione contribuiscono a farne un settore resiliente, che sta lavorando nella direzione della transizione energetica.
Buona parte della catena del valore è in Italia e in Europa, come, ad esempio, il sistema delle raccolte differenziate della carta, che è parte della filiera dell’Economia Circolare.
Un settore che contribuisce alla salute e al benessere dell’Italia e dell’Europa, come bene è stato evidenziato in queste settimane di emergenza e che è costituito da molti siti industriali che sono parte di territori e comunità.
In questi giorni, appena prima del 1° maggio, sono state aperte le iscrizioni, per il secondo ciclo, al corso ITS su carta e imballaggio sostenibile, sostenuto dalla Federazione Carta e Grafica.
Insomma un vero e proprio Ecosistema, ovviamente fortemente interconnesso con il settore forestale.
Dal 1° maggio, festa del lavoro, al 4 maggio, ripresa delle attività di molte attività manifatturiere, il passo è breve e con tante correlazioni.
Salute e lavoro non possono essere in contraddizione e trovano la loro concreta ibridazione nelle procedure che stanno attuando le aziende.
Il settore cartario è stato considerato essenziale da subito e ha dovuto attuare le procedure di tutela dei lavoratori prima degli altri.
Un’essenzialità che ora, per essere ancora tale, deve essere accompagnata dalle altre attività produttive.
Niente sarà più come prima, questo appare a tutti chiaro. E su questa prospettiva l’”appellite” dilaga e i Manifesti danno solennità a intenzioni, invitando a non dimenticare quello o quest’altro.
Ma la carta in queste settimane, ormai mesi, c’è sempre stata ed ora è pronta per la ripresa, nelle sue diverse articolazioni e come Ecosistema complessivo.
Questo è il nostro Manifesto.
A cura di Massimo Medugno DG Assocarta
#dellacartatipuoifidare
23 aprile 2020 – Assocarta e Legambiente, sui quotidiani nazionali di oggi con una dichiarazione congiunta, per chiedere al Governo che la raccolta differenziata e riciclo della carta vengano riconosciute come attività essenziali e strategiche per l'Italia.
Ieri si sarebbe chiuso il mese del riciclo della carta e del cartone organizzato da Comieco, a cui come come Assocarta e Federazione Carta e Grafica abbiamo partecipato. In tempi normali, oggi 1° aprile, avremmo fatto un bilancio sul numero delle iniziative svolte e sulla partecipazione alle stesse, documentata da una corposa rassegna stampa.
Non è cosi.
Per girare pagina ad una situazione iniziata il 21 febbraio (ero a Bruxelles per discutere di #greennewdeal) ci vorrà del tempo. Guardo all'appena trascorso mese di marzo che, per la prima volta nella storia di questo paese, ha visto la pubblicazione di un atto normativo che elenca le attività essenziali per il Paese, tra cui c'è anche l'industria della carta. Dopo qualche giorno, un provvedimento analogo è stato pubblicato in Spagna.
Un'essenzialità che, prima che giuridica, è nei fatti.
2 aprile 2020 - Assocarta, SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM UIL sono uniti nella consapevolezza del drammatico impatto che l’emergenza sanitaria COVID-19 sta avendo sui cittadini italiani e in Europa, con un numero crescente di vittime.
Sono vicini a medici e infermieri che stanno curando i malati, senza risparmiarsi. In questo contesto l’industria cartaria è stata dichiarata attività essenziale con il DPCM 22 marzo 2020 e grazie alle sue lavoratrici e i suoi lavoratori sta continuando a garantire che i cittadini possano accedere a prodotti igienico-sanitari e alimentari nell'attuale contesto di difficoltà crescenti. Essa ha attuato le misure necessarie per garantire la sicurezza dei dipendenti, operatori dei trasporti e clienti fin dall’inizio dell’emergenza e ha, quindi, recepito il protocollo del 14 marzo tra organizzazioni datoriali e Organizzazioni Sindacali. La tutela della salute e sicurezza è da sempre una priorità per tutte le aziende del settore, e la costante attenzione a questi temi proseguirà con continuità anche dopo il superamento dell’emergenza con la preziosa collaborazione di tutte le maestranze.
Bruxelles, 25 marzo 2020 Cepi, l'associazione europea dell'industria cartaria e tutte le imprese aderenti sono profondamente consapevoli del drammatico impatto che la pandemia di COVID-19 sta avendo sui cittadini europei e del mondo, con un numero crescente di vite perse. L'industria cartaria ha attuato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei nostri dipendenti, operatori dei trasporti e clienti.
La nostra priorità è garantire che i cittadini UE possano accedere a prodotti igienico-sanitari e alimentari nell'attuale contesto di difficoltà crescenti. Stiamo lavorando incessantemente con altre industrie della nostra catena del valore per garantire gli approvvigionamenti. I nostri prodotti in carta per uso igienico sanitario sono di vitale importanza per i cittadini, per attuare le raccomandazioni dai governi nazionali e dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS): lavarsi frequentemente le mani e asciugarle con carta monouso per una maggiore sicurezza.
Bruxelles, 29.01.2020 A partire dal corrente mese di gennaio, Ignazio Capuano assume la carica di nuovo Presidente della Cepi, Confederazione Europea dell'Industria Cartaria. Capuano è Amministratore Delegato di Burgo Group Spa e Vice Presidente di Assocarta, l’Associazione italiana fra gli industriali della carta, cartoni e paste per carta.Laureato in ingegneria e con un master in economia ottenuto presso la New York University, Capuano lavora in ambito cartario dal lontano 1991, prima come direttore generale di Saffa, quindi come AD di Reno de Medici e, dal 2016, AD di Burgo Group. Nella sua lunga carriera, Capuano ha anche lavorato nel campo delle utilities come AD di RWE Italia, nel comparto bancario con la Manufacturers Hanover Trust of New York (attualmente JP Morgan Chase) e in quello della consulenza strategica con KPMG.“Sono orgoglioso di assumere la presidenza della Confederazione europea dell'industria cartaria al tempo del Green New Deal. Una grande sfida che l'industria cartaria ha già accolto con favore, tracciando la strada a una produzione ancora più competitiva e sostenibile, indicando soluzioni basate su innovazione e circolarità per un'Europa carbon neutral entro il 2050 ", ha affermato Capuano in relazione alla sua elezione a Presidente di Cepi.
22 gennaio 2020 – Girolamo Marchi, Presidente di Assocarta, sarà al Sacro Convento di Assisi, il prossimo 24 gennaio, per il primo incontro fra gli oltre 1600 firmatari del Manifesto “Un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica” promosso da Fondazione Symbola contro la crisi climatica per una economia a misura d’uomo.
Il messaggio lanciato dai sei promotori (Padre Fortunato del Sacro Convento, Realacci di Symbola, Boccia di Confindustria, Starace di Enel, Prandini di Coldiretti e Bastioli di Novamont) si fonda su una economia attenta all’ambiente, alle comunita' e di territori, come ha ricordato Papa Francesco nella Enciclica Laudato Sì.
“Saremo ad Assisi, come Assocarta, tra i firmatari del Manifesto, perché l’industria cartaria svolge un ruolo chiave nella green economy con un forte impegno nella riduzione gli impatti ambientali a vantaggio delle generazioni future. Già nel 2017 il settore cartario ha presentato la “Roadmap 2050” a livello europeo, strategia per raggiungere l’obiettivo di riduzione dell’80% di emissioni di CO2 entro il 2050, tramite ricerca, innovazione, efficienza energetica e cogenerazione” afferma Girolamo Marchi, Presidente Assocarta.
“La carta è un esempio di bio-economia circolare in quanto rinnovabile e riciclabile (55% tasso di circolarità che negli imballaggi raggiunge l’80%) ma è anche espressione di una cultura che porta i nostri imprenditori a investire il 5,9% del fatturato sul territorio, incidendo sullo sviluppo ambientale e sociale del nostro Paese” conclude Marchi.
Roma, 17 dicembre 2019 - Massimo Medugno è intervenuto oggi all’EcoForum della regione Lazio - organizzato da Legambiente - di cui Assocarta è partner sostenitore.
Nell’ambito del panel di discussione "Rifiuti zero impianti mille“, Medugno ha messo in luce le potenzialità del settore cartario italiano che re immette nel ciclo produttivo la carta da riciclare raccolta sul territorio, riduce così i rifiuti grazie agli impianti cartari e costituisce un pratico esempio di bio-economia circolare.
La carta, infatti, è un materiale di origine naturale che viene riciclato dalle cartiere stesse: l’industria cartaria nazionale è il terzo riciclatore a livello europeo con più di 5 milioni tonnellate di riciclo (10 tonnellate al minuto), mentre raccolta differenziata industriale e urbana della carta è di circa 6,5 milioni di tonnellate.
“Con i soli due impianti di prossima partenza – rispetto ai 1000 necessari - potremmo aumentare il riciclo di più di 1 milione di tonnellate dando maggiore stabilità al mercato, praticamente annullando il gap impiantistico. La riconversione a Verzuolo procede, mentre l’impianto di Mantova (l’altro dei due), benché pronto, rimane ancora fermo. In Italia si perde in quest’ultimo caso l’opportunità di chiudere ulteriormente il ciclo del riciclo seguendo il principio di prossimità e di fare più economia circolare”.