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Slow Food ….Slow Word!

Un grand bel pezzo di Ernesto Ferrero su “La Stampa” del 12 maggio (“L'e-book sfida il libro al salone”) ci fa riflettere sulla coabitazione tra supporto cartaceo  e schermi sempre più performanti.

E su come le nuove tecnologie stiamo mutando il nostro modo di leggere, scrivere, studiare e pensare, di gestire il patrimonio informativo anche quello digitale.

La domanda che pone Ferrero è “La comunicazione tornerà alle forme frettolose e imprecise dell'oralità?” E ancora “Saremo ancora capaci di approfondimenti, di analisi, di pazienza, di fatica, parola chiave che non si può pronunciare perchè non demagogica e non premiata dai sondaggi?”

Ma impartire e ricevere un'educazione è un'attività che “si scolpisce nel tempo” (grazie a Antonio Scurati “Eppure viviamo a stento” su “La Stampa” del 15 maggio) e ancora una volta il problema non sono gli strumenti ma l'uso che se ne fa.

Nell'epoca del “fast” dovremmo recuperare il valore dell'analisi e della riflessione.

“La parola rallentata non solo è importante, è indispensabile” ci ricorda Ernesto Ferrero e ci indica un obiettivo importante, aggiungendo che“dopo Slow Food” ci sia anche “Slow Word”.

Sembra se ne sia accorto anche il Presidente Obama, che deve molto alla Rete, forse la sua stessa elezione. ! “Con gli iPod e gli ePad, gli Xboxe e la Playstation – nessuno dei quali so come funzioni – l’informazione diventa una distrazione, un diversivo, una forma di intrattenimento piuttosto che uno strumento per rafforzarsi, piuttosto che uno strumento di emancipazione” (dal discorso del Presidente Obama tenuto agli studenti dell’Università della Virginia e ripreso da La Stampa dello scorso 11 maggio).

E qui torniamo alla carta. Proprio l'uso della carta stimola il nostro pensiero profondo, “la parola rallentata” intesa come analisi, approfondimento, studio e creazione, rivelando la sua funzione culturale ed educativa.

Insomma sul Web per sapere e sulla Carta per capire, magari scoprendo che proprio la carta é l’originale “wireless communication”.

E’ piena di informazioni, è portatile e non richiede batterie.

Tanti sono i vantaggi del libro su carta a partire dalla struttura del libro stesso in termini di classificazione, divisione in capitoli, indice, utilizzo di un segnalibro che permette di riprendere la lettura in qualsiasi momento nel punto giusto. Tutti vantaggi che si danno ormai per scontato ...

“Slow Food Slow Word”, sintesi e slogan davvero convincente (grazie davvero Ernesto Ferrero).

A cura di Massimo Medugno, DG Assocarta

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