DL Materie Prime Critiche: nel Registro delle catene del valore strategiche vanno inseriti anche rifiuti e materie prime secondarie
Roma, 3 luglio 2024 - “In tempi di economia circolare, anche i rifiuti e le materie prime secondarie sono importanti come le materie prime “tradizionali” e quindi i relativi flussi di export devono essere monitorati al pari delle Materie Prime Critiche e dei Rottami” così si esprime Massimo Medugno DG Assocarta con riferimento alla nota che il settore oggi invierà alla Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati con riferimento alla conversione del DL Materie Prime Critiche (AC 1930) in corso di conversione, a margine dell’XI Ecoforum di Legambiente in corso a Roma.
“Nella nota inviata alla Commissione - prosegue Medugno - il settore propone che presso il Registro delle catene di valore strategiche vengano monitorate non solo le materie prime strategiche e i rottami, ma anche i rifiuti e i materiali da essi derivanti, funzionali e strategici all’economia circolare e, quindi, ad un sistema economico – quello italiano – che ha il più importante tasso di utilizzo delle materie prime secondarie.”
Lodi (LO), 05 luglio 2024 - Assocarta, CIB-Consorzio Italiano Biogas e Federacciai accolgono con favore l’approvazione dell’emendamento presentato all’art. 5 del DL Agricoltura, oggi all’esame del Senato, che prevede la possibilità di stipulare contratti di compra-vendita di biometano tra i soggetti produttori di biometano stesso e le imprese dei settori hard to abate.
Un intervento fortemente sollecitato in questi mesi dalle tre sigle e reso possibile grazie al lavoro coordinato tra Ministero dell’Ambiente e GSE. Un ringraziamento particolare va al Ministro Pichetto Fratin e al Presidente del GSE Paolo Arrigoni che ancora una volta hanno dimostrato la volontà del Governo di non voler arretrare sugli obiettivi di transizione. Fondamentale anche la sensibilità mostrata dal Parlamento e il sostegno dato alla misura dal gruppo Lega, dai relatori e dal Presidente della IX Commissione.
"Nell'industria cartaria italiana la materia prima seconda – che è parte dell’Urban Mining - è strategica come le materie prime critiche nell'industria digitale": il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli interviene oggi, a Milano, all'evento Anitech-Assinform "Digitale per crescere"
Milano, 1 luglio 2024 - Il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli è intervenuto, oggi a Milano, alla Tavola rotonda “Sostenibilità e Digitale: Sfide e Opportunità” nell'ambito dell'evento Anitech-Assinform "Digitale per crescere" sottolineando la stretta connessione tra sostenibilità e digitale nella filiera della carta italiana.
"Gli strumenti digitali consentono agli operatori del settore cartario di lavorare, sempre meglio, sulla qualità e la quantità della materia prima seconda, ovvero la carta da riciclare raccolta sul territorio della nostra penisola, che qualifica l’Italia come secondo utilizzatore in Europa nel ranking dell’economia circolare. Un sistema di tracciamento digitale della nostra materia prima porta maggior trasparenza e crea le condizioni per consentire l'utilizzo della stessa nei nostri impianti, la cui capacità sta ora funzionando all'80%. Tale gap produttivo potrebbe essere riempito grazie all’utilizzo delle materie prime secondarie strategiche raccolte in Italia e a risorse energetiche disponibili a un prezzo UE, in linea con gli altri Paesi europei" ha affermato Poli nell'ambito della tavola rotonda. “Un punto da considerare anche nel Decreto Legge sulle Materie Prime Critiche all’esame del Parlamento al pari dei rottami” ha aggiunto infine Poli.
Copertina a cura di Giulia Pex. Nata nel 1992 in provincia di Varese. Dopo aver studiato fotografia, decide di dedicarsi all’illustrazione.Dal 2018 collabora con il Corriere della Sera e nel 2019 esordisce con il suo primo graphic novel “Khalat” (Hoppipòlla Edizioni), edito successivamente in Francia e Spagna. Nel 2022 esce il suo secondo libro a fumetti, “I Cavalli del Tennessee” (Edizioni BD). Linee nette a matita e acquerelli leggeri contribuiscono a dare vita al suo immaginario, nel quale quiete e turbamento trovano spazio e coesi-stono pacificamente.
20 giugno 2024 - Si è svolta oggi, presso l’associazione Civita a Roma, l’Assemblea Pubblica di Assocarta, introdotta dal Direttore di Civita Simonetta Giordani e moderata da Giovanna Pancheri di SkyTg24 che ha intervistato il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli sullo stato di salute del settore cartario italiano e sulle principali sfide della competitività.
“L’Italia, nel 2023, con una produzione di carta e cartone di 7,5 milioni di tonnellate (-14% 2023/2022), si riconferma secondo produttore europeo, dopo la Germania – afferma Lorenzo Poli all’apertura dell’Assemblea - una posizione conquistata negli anni, grazie alla straordinaria sostenibilità del nostro comparto, nonostante un livello produttivo paragonabile a quello del 1994 a fronte di un fatturato di 8,16 miliardi di di Euro (-26,6% 2023/2022)”.*
Nei primi 4 mesi 2024/2023 si registra, invece, una ripresa del 7,9% ma i volumi restano al di sotto di quelli del 2018. Leggero recupero del 2% per le carte e cartoni per packaging, del 6,4% per le carte per usi igienico-sanitari. Parziale la ripresa delle carte per usi grafici (+37%), i cui volumi restano al di sotto di quelli rispetto agli anni precedenti.
“Il comparto cartario è garanzia di occupazione e formazione di qualità, con risorse umane “al centro” della cartiera. Stiamo lavorando nel divulgare ai giovani le prospettive di crescita e il ruolo della formazione del nostro settore che investe in tecnologia e innovazione. Con gli interlocutori sindacali abbiamo condiviso un nuovo sistema di classificazione forza lavoro basato sulla professionalità delle risorse” spiega Poli.
📢 Nell'intervista del direttore di Assocarta Massimo Medugno al TG di RiciclaTV dal tiolo: "Il ciclo del riciclo deve chiudersi in UE" l'anticipazione dei temi che verranno illustrati durante la prossima Assemblea Pubblica di Assocarta, a Roma, il 20 giugno presso Civita in Piazza Venezia 11.
28 maggio 2024 – Con riferimento alle recenti notizie di stampa e TV riguardanti il rialzo (del 44%) dei prezzi delle carte-igienico sanitarie, Assocarta spiega l’incidenza del costo delle materie prime e dell’energia sui costi dell’industria cartaria.
Il prezzo medio annuo del gas naturale, passato dai 10,4 €/MWh del 2020 ai 45,8 €/MWh del 2021, nel 2023 ha visto un calo di prezzo (43 €/Mwh) ma l’incidenza del costo del gas sul fatturato, passata dal 4,2% del 2020 al 30,2% nel 2022, nel 2023 si è collocata sul 12,1%, oltre il doppio del periodo pre-pandemia (6% nel 2019).
A fine 2023 le quotazioni della fibra corta (eucalipto) in dollari risultavano superiori a quelle pre-rincari di fine 2020 del 56% (+74% la variazione in euro). La nuova fase di rincari è proseguita in gennaio (1.140 $/ton), febbraio (1.220 $/ton) e marzo 2024 (1.300 ton), tornando in prossimità dei massimi registrati nel 2022. Per la fibra lunga (NBSK), la situazione e’ analoga con quotazioni di fine 2023 in dollari che risultavano superiori a quelle pre-rincari del 55% (in euro del +68%). Tendenza al rialzo proseguita nei primi mesi 2024: 1.350 $/ton in gennaio, 1.380-1.400 $/ton in febbraio, 1.450-1.470 $/ton in marzo, livelli prossimi alle quotazioni massime registrate nell’estate 2022.
“Come settore italiano produciamo carte igienico-sanitarie in una cornice di pesanti costi energetici frutto della messa al bando del gas russo e di una domanda mondiale di fibre molto sostenuta e legata ai mercati asiatici che fa lievitare i costi delle cellulose. E’ bene ricordare che questo settore merceologico, oltre a rappresentare un presidio fondamentale per l’igiene, la prevenzione e il benessere vedono l’Italia come primo produttore europeo” afferma Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta.
Roma, 24 maggio 2024. Agevolare il processo di decarbonizzazione della filiera cartaria italiana e garantire al comparto strumenti rivolti a incrementare l’utilizzo delle fonti rinnovabili, della condivisione dell’energia e dell’efficienza energetica nei processi produttivi. È questo il principale obiettivo dell’accordo siglato oggi presso la Cartiera dell’Adda a Calolziocorte tra Assocarta – l’associazione che aggrega, rappresenta e tutela le aziende italiane che producono carta, cartoni e paste per carta – e il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. – società del Ministero dell’Economia che promuove lo sviluppo sostenibile nel Paese. Grazie al protocollo, sottoscritto dal Presidente di Assocarta, Lorenzo Poli, dal Presidente e dall’Amministratore delegato del GSE, Paolo Arrigoni e Vinicio Mosè Vigilante, le aziende aderenti all’associazione potranno confrontarsi con i tecnici del GSE sulle opportunità derivanti dagli incentivi per l’efficienza energetica e per le rinnovabili e sull’implementazione di interventi di efficientamento energetico.
18 aprile 2024 - La Federazione Carta e Grafica (Assocarta, Assografici, Acimga) e Comieco auspicano l’approvazione del testo finale del PPWR da parte del Parlamento e Parlamentari italiani nella plenaria UE del prossimo 24 aprile.
“Come Federazione Carta e Grafica abbiamo accolto con favore l'accordo politico sul Regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (PPWR) raggiunto tra il Consiglio dell'UE e il Parlamento europeo, nonché la sua adozione da parte del Coreper I e della Commissione Ambiente del Parlamento, in piena sintonia con la posizione espressa da Fibre Packaging Europe (FPE)*” afferma Michele Bianchi Presidente di Federazione Carta e Grafica.
18 aprile 2024 – Assocarta apprezza l’approccio della proposta PNIEC 2023 che mira a bilanciare le politiche di decarbonizzazione con la protezione della competitività e dell’occupazione, assicurando la sicurezza energetica del Paese, l’accessibilità all’energia e la sostenibilità economica e sociale della transizione energetica.
“Tuttavia gli obiettivi restano molto ambiziosi” afferma il Direttore di Assocarta Massimo Medugno “come dimostra il fatto che gli obiettivi nei settori non-ETS (Emissions Trading Scheme) non saranno probabilmente raggiunti mentre la pressione sui settori ETS, tra cui quello cartario, è sempre maggiore. Nonostante le proiezioni di sviluppo delle fonti rinnovabili, le imprese industriali stentano a trovare soluzioni per la decarbonizzazione poiché non ci sono misure dedicate ai settori “hard to abate”, ovvero che vincolino il rilascio di incentivi e finanziamenti alla destinazione di utilizzo in tali settori o perlomeno siano previsti contingenti specifici senza creare concorrenza sull’approvvigionamento delle energie green che porta solamente ad un rialzo dei prezzi”.