6 settembre 2012 - “Siamo un settore che utilizza materie prime rinnovabili e che ricicla gran parte della carta immessa nell’ecosistema Italia” afferma Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta. Questo quanto emerge dalla fotografia scattata dalla 13° edizione del Rapporto Ambientale dell’industria cartaria italiana che misura le performance ambientali del settore per il biennio 2009/2010.
Nel 2013 extra costi fino a 50 milioni di Euro per le cartiere italiane a causa del mancato riconoscimento di quote di emissione di CO2 che copriranno meno del 70% del reale fabbisogno del settore: nel rispondere alla consultazione pubblica indetta dal Comitato Nazionale Emissions Trading, il settore cartario chiede con urgenza misure di compensazione già in via di predisposizione in Germania e Gran Bretagna
''Brusca la frenata della produzione nel primo quadrimestre 2012: - 6,2% . Solo grazie alla positiva dinamica dell'export con il nuovo record di oltre 3,6 milioni di tonnellate, il 2011 è stato archiviato con una produzione di 9,13 milioni di tonnellate di carta e cartone''. Lo ha detto il Presidente di Assocarta, Paolo Culicchi, nella sua relazione all'assemblea annuale di Assocarta, tenutasi oggi a Roma.
Resi noti a Milano i risultati dello studio Lorien Consulting sulla carta nella comunicazione multicanale nell’ambito dell’evento “IO SONO QUI” organizzato da Print Power Italy: il 96,2% delle aziende italiane utilizza la comunicazione su carta nel proprio media mix
Roma 3 maggio - Nel corso dell’incontro svoltosi oggi a Roma, in occasione dell’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL per le aziende cartarie e cartotecniche, tra le delegazioni di Assocarta, Assografici, SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL Carta e Stampa è emersa la volontà di incontrare congiuntamente il Ministro per lo Sviluppo Economico al fine di ottenere con urgenza provvedimenti che possano restituire competitività all’ industria nazionale della carta, la quale è penalizzata in particolare da un costo dell’ energia nettamente superiore alla concorrenza europea.
Il settore cartario è il primo anello di un’importante filiera produttiva, che ha un’occupazione complessiva diretta di 222 mila addetti, e una indotta di circa 550 mila. La filiera ha prodotto nel 2011 un fatturato di oltre 36 miliardi di euro.
Le Organizzazioni Sindacali, Assocarta e Assografici ritengono fondamentale che il Governo, al fine di permettere un rapido recupero di competitività per realizzare la continuità produttiva e la salvaguardia dell’occupazione, adotti urgentemente alcune misure riguardo al costo dell’ energia (le aziende italiane pagano gas ed energia elettrica circa il 40% in più rispetto ai concorrenti europei), ma anche riguardo alla valorizzazione di una materia prima di produzione nazionale come la carta da macero.
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Roma, 24 aprile 2012 – Assocarta ha presentato oggi a Roma presso Palazzo Ruspoli il nuovo kit ludico-informativo per la scuola “Viva la Carta” alla presenza del Consigliere del Ministro dell’Ambiente Paolo Messa.
La scatola da gioco “Viva la Carta”, che per la sua valenza didattica ha già ricevuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata realizzata da Vannini Editrice per Assocarta con il contributo di Comieco e Two Sides (www.twosides.info/it) ed è rivolta ai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, che possono farne richiesta gratuitamente, con l’obiettivo di promuovere un’informazione “trasparente” e responsabile sull’importanza e sulla sostenibilità ambientale della carta e del suo processo di produzione e di riciclo.
“La carta possiede delle caratteristiche esclusive di rinnovabilità e riciclabilità che le conferiscono il merito di prodotto veramente sostenibile” spiega Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta “le cartiere italiane nel 2011 hanno prodotto 9,1 milioni di tonnellate di carta e cartone ottenute per il 55,2% da fibre di recupero, ovvero carta da macero proveniente dalla raccolta differenziata, mentre la restante percentuale è stata realizzata a partire da cellulosa e legno – materia prima rinnovabile per eccellenza - provenienti per l’88% da foreste europee gestite in modo sostenibile” conclude Culicchi sottolineando che la carta non distrugge le foreste anzi ne favorisce la gestione sostenibile tanto che quelle europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio ogni anno (850.000 ha / anno – Fonte: FAO Global Forest Resources 2010).
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Assocarta ha sottoscritto la “Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale” di Confindustria che rappresenta, per le imprese e le associazioni confederate, uno strumento volontario di indirizzo nel cammino per uno sviluppo sostenibile.
Assocarta e le cartiere italiane che volontariamente aderiscono alla “Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale” assumono i valori e gli impegni previsti nei dieci principi in essa contenuti come parte integrante della loro attività e del loro processo di crescita produttiva.
“Più del 60% della carta e del cartone prodotti in Italia proviene da impianti certificati ISO 14001 e/o EMAS mentre negli ultimi 14 anni si è ridotto l’impiego d’acqua per unità di prodotto del 40% e il fabbisogno energetico del 20%” afferma Massimo Medugno Direttore Generale di Assocarta intervenuto oggi alla Tavola Rotonda nell’ambito dell’evento organizzato da Assolombarda e Confindustria “L’impegno dell’industria italiana per lo sviluppo sostenibile”.
“Tuttavia” spiega Medugno “il nostro Paese è ancora in ritardo sul fronte del recupero di energia dai residui del processo di produzione ricchi di biomassa e idonei al recupero energetico. Soltanto il 28,3% dei rifiuti di cartiera vengono avviati a tale recupero contro una media europea del 50% a causa della mancanza di infrastrutture”.
14 marzo 2012 – Cartiere italiane a forte rischio competitività se il Parlamento Europeo passerà domani l’ipotesi di set aside (ovvero di vero e proprio taglio delle quote oggi legittimamente disponibili nel mercato delle emissioni) che porterà le quote di CO2 entro il 2013 ad un costo insostenibile per le imprese. Oggi il costo di una quota di CO2 è di circa 9€/ton contro i 30€/ton ipotizzati dalla Commissione Europea in caso di approvazione dello strumento di set aside da parte del Parlamento Europeo.
“Nello specifico del settore cartario” spiega Paolo Culicchi, Presidente Assocarta “il sistema ETS costerebbe al settore cartario italiano 30 milioni di euro l’anno per come è oggi a 9 €/ton. Nell’ipotesi di set aside a 30 €/ton si potrebbe arrivare sino a 100 milioni di Euro. Una differenza di 70 milioni di Euro pari all’1% del fatturato delle nostre imprese”.
La recessione economica ha reso gli obiettivi di Kyoto più raggiungibili per effetto delle minori emissioni di CO2 derivanti dalle attività industriali, ma la riduzione dell’onerosità del sistema è controbilanciata da una minore profittabilità delle imprese, dovuta alla minore utilizzazione degli impianti. A ciò vanno aggiunti la tragicità dell’attuale difficoltà di accesso al credito delle imprese proprio nei confronti delle banche e la mancanza di liquidità che colpisce le aziende . “L’approvazione di tale strumento” afferma Paolo Culicchi “risulterebbe una tassa iniqua (a vantaggio solo degli operatori finanziari) e senza benefici in termini di emissioni per il settore cartario che ha già investito molto per il raggiungimento di livelli sempre più alti di efficienza energetica. Le nostre imprese si collocano infatti al primo posto tra i settori manifatturieri per la produzione di energia in cogenerazione”.
Milano 12 marzo 2012 -“In quest’ultimo anno abbiamo apprezzato i cambiamenti avvenuti nel mondo della distribuzione, oltre a quelli più significativi dei cittadini e dei consumatori, ma ora é indispensabile avere regole certe e chiare” dichiara Pierluigi Gava, Presidente del Gruppo Shopping Bags di Assografici, a margine dell’approvazione in Commissione Ambiente della Camera del nuovo testo dell’art. 2 dell’AC 4999 (di conversione del DL n. 2/2012) che contiene “disposizioni applicative in materia di commercializzazione di sacchi per asporto merci nel rispetto dell’ambiente”. “Introdurre delle ulteriori casistiche con spessori minori per i sacchetti per asporto e rinviare a fine anno l’entrata in vigore delle disposizioni ci sembra una scelta non coerente con lo scopo iniziale della legge che è quello della tutela dell’ambiente” aggiunge Lorenzo Poli, Presidente del Gruppo Carte da Involgere e Imballo Assocarta.
A questo proposito Assocarta ed Assografici, nei giorni scorsi, avevano scritto al Relatore del provvedimento per chiedere un miglioramento del testo almeno sotto due aspetti:
- aggiungere al termine “sacchi” l’indicazione “in plastica”. Infatti, gli emendamenti presentati e approvati al Senato vanno, ormai, a introdurre diverse casistiche e tipologie di sacchetti fabbricati con “polimeri”, termine che evidentemente non può che essere riferito alle materie plastiche;
- porre fine alla rincorsa di casi speciali e relative tipologie da disciplinare in deroga per quanto concerne gli spessori.
Tale posizione é motivata dal fatto che ammettere spessori più bassi rispetto a 200 e 100 micron già previsti dal testo del Decreto Legge, riporterebbe una situazione analoga alla precedente, cioè alla borsa usa e getta, ma con spessori leggermente aumentati e quindi addirittura peggiorativa per l'ambiente. Assocarta e Assografici si dichiarano, quindi, a favore di un ulteriore innalzamento degli ulteriori spessori minimi di 100 e 60 micron ammessi da ultimo dal Parlamento in modo da riportare la situazione normata alla situazione de facto creatasi sul mercato, con l'utilizzo di sporte spesse, robuste ed effettivamente riutilizzabili. Ovvero con sacchetti conformi alla norma UNI EN 13432 (Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione).
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Il valore della carta nella comunicazione pubblicitaria? Lo dirà un nuovo e innovativo studio sul valore della carta nell'ambito della comunicazione multicanale in cui sono coinvolte anche Assocarta, Assografici, ANES e FIEG.
La ricerca si pone finalmente dal punto di vista dei decisori in campo pubblicitario, raccogliendo l’opinione dei principali responsabili di comunicazione e pubblicità italiani, e confrontandosi con i comportamenti del consumatore, in modo da ottenere un quadro il più reale possibile da esporre e discutere con tutti gli stakeholders. Le principali evidenze che emergeranno dai dati raccolti e analizzati in maniera anonima saranno condivise con il mondo della comunicazione mentre i partecipanti al sondaggio beneficeranno di report approfondito e personalizzato sul mercato, sia attuale che in termini prospettici e una misurazione di efficacia delle loro campagne.
L’iniziativa si colloca nel contesto del progetto europeo Print Power, che coinvolge l’intera filiera della comunicazione su carta stampata, rappresentata nell’estensione italiana da Print Power Italy che raggruppa 14 associazioni della filiera: Assocarta, Assocomunicazione, Assografici, FIEG, Aie, Anes, Argi, Aiac-cellulosa, Adica, Acimga, Asig, Asso.it, Comieco, Xplor, e vede il coinvolgimento diretto di alcune delle più importanti aziende italiane del settore, quali Burgo Group, Seat Pagine Gialle, Mondadori e Poste Italiane.
Il parere degli opinion leader verrà raccolto dall’istituto di ricerca Lorien Consulting tramite un questionario on-line, inviato via e-mail, riguardante le scelte in materia di tipologie e strumenti di comunicazione/pubblicitari nelle aziende italiane, toccando tutti i diversi settori merceologici.
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