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18 maggio 2020 - La scorsa settimana le associazioni europee che fanno riferimento alla filiera forestale, che partono dalla materia prima legno e che includono la produzione della carta e la sua trasformazione, hanno inviato una proposta al Commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton per candidare tutta la filiera come un Ecosistema da supportare nel prossimo Recovery Plan e nella futura strategia industriale europea.

Un Ecosistema che parte dal legno, passa per la carta, la stampa e la trasformazione fino ai pannelli per i mobili. 

Un settore che conta più di 420 mila imprese (il 20% del settore manifatturiero, quindi 1 impresa su 5), 3,5 milioni di addetti diretti  (10% dell'occupazione nel settore manifatturiero) con un fatturato di 520 miliardi di Euro, cioè il 3% del PIL europeo,

Includere questo Ecosistema nel Recovery Plan significa considerare un settore verde e resiliente, connesso con la sicurezza alimentare, l'igiene e l'informazione.

Caratterizzato dalla rinnovabilità, eccelle nel riciclo della carta, ma anche in quello del legno.

Un Ecosistema per sua natura predisposto alla digitalizzazione dei processi, ma fortemente legato allo sviluppo delle comunità e quindi fondamentale per la coesione territoriale.

Contraddistinto dall'innovazione, che poi diventa tradizione, considerata la sua lunga storia in Italia e in Europa.

Per far riferimento all'emergenza di questi mesi, sono i codici Ateco 2, 17, 18 e le attività "life- sustaining" secondo la suggestiva terminologia USA.

Un Ecosistema essenziale per il Recovery Plan e la politica industriale dell'Europa e dell'Italia.

A cura di Massimo Medugno, DG Assocarta

 

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