CHIUDI

Milano, 14 ottobre 2020 - “Soddisfazione per il nuovo EoW carta in corso di pubblicazione, basato sugli standard europei della UNI EN 643 e che sarà uno strumento per migliorare ulteriormente la qualità. L’EoW non però è una novità in assoluto per l’Italia in quanto il sistema delle Materie Prime Secondarie (istituito con il DM 5.2.1998) risponde alla stessa logica” così si esprime il Presidente di Assocarta, Lorenzo Poli a margine del Consiglio Direttivo odierno di Assocarta e aggiunge ”D’altro canto, se abbiamo raggiunto e oltrepassato l’80% di riciclo in materia di imballaggi, lo dobbiamo ad un impegno che parte da lontano e che vede la carta, il primo materiale nella differenziata urbana e industriale, con circa 7 milioni di tonnellate raccolte ogni anno”.

 La carta materiale rinnovabile per eccellenza, come ricorda la campagna #GreenSource lanciata a livello europeo, è compostabile in accordo alle norme EN 13432 ed è la scelta più naturale.

“Nei dati presentati oggi, in Consiglio, è emerso che il settore arretra come produzione (-6%) a causa delle riduzioni delle carte grafiche, ma vede le carte igienico sanitarie e l’imballaggio in crescita (+2%)” prosegue Poli “e nonostante diminuisca l’export della carta da riciclare del 6%, i consumi italiani di questa materia prima non arretrano grazie all’impiego nel settore dell’imballaggio”.

 

Si stima che la carta potrebbe sostituire il 25% degli imballaggi a base di materiali fossili e che, grazie alle nuove capacità in corso di avvio, il riciclo potrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 10 tonnellate al minuto ad oltre 12.

“E’ imprescindibile però che sia prevista una nuova impiantistica per recuperare gli scarti del riciclo” secondo Poli. “In questo senso il Dlgs n. 216 /2020, all’art. 198 bis prevede un Piano Nazionale per la gestione dei rifiuti per la redazione di piani di settore concernenti i rifiuti derivanti dal riciclo e dal recupero dei rifiuti stessi, l’individuazione di flussi omogenei di rifiuti funzionali e strategici per l’economia circolare e di misure che ne possano promuovere ulteriormente il loro riciclo. Un buon quadro di riferimento anche per le proposte da presentare in ambito Recovery Fund” aggiunge Poli.

L’EoW carta e cartone deve essere destinato a essere utilizzato per scopi specifici, una condizione che è ben chiarita dal decreto che all’art. 4, e poi in Allegato 2, che indica a questo proposito la manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria (ed eventualmente altre industrie che utilizzino lo standard UNI EN 643).

Secondo l’art. 205 bis del Dlgs n. 116/2020 (che ha recepito la direttiva rifiuti 851) proprio al momento dell’immissione nel ciclo industriale verrà misurato l’obiettivo di riciclaggio.

Infine, un ultimo commento sugli incendi dei rifiuti: “Siamo preoccupati in quanto danneggiano la filiera della raccolta e del recupero, inclusi le cartiere che sono i riciclatori industriali” conclude Poli.

areasoci

 

Igiene, accettate compromessi?