CHIUDI

Bruxelles  22 dicembre - Le industrie europee ad alta intensità energetica chiedono ai leader UE di affrontare rapidamente l'aumento esponenziale dei prezzi dell'energia. In questo periodo i prezzi dell'energia, e in particolare del gas, in Europa  sono così elevati  da minare le misure strutturali progettate per garantire energia a basse emissioni di carbonio a prezzi accessibili, necessaria per raggiungere gli obiettivi del Green Deal dell'UE. La crisi dei prezzi dell'energia ha colpito la maggior parte dei paesi europei. Negli ultimi mesi i prezzi dell'energia sono aumentati di 4 o 5 volte, raggiungendo livelli ancora più alti negli ultimi giorni. Parallelamente, i prezzi del carbonio sono triplicati dall'inizio dell'anno. Le ragioni principali di questa situazione sono le speculazioni sui mercati finanziari da parte degli operatori finanziari, compresi gli hedge fund e le società di commercio di materie prime, gli squilibri nel mercato del gas, la diminuzione stagionale della produzione di energia rinnovabile, la riduzione della produzione di energia nucleare, la chiusura delle miniere di carbone e l'aumento dei costi del carbonio trasferiti sui prezzi dell'energia elettrica. Tale situazione ha costretto numerosi consumatori industriali di energia a ridurre e/o chiudere temporaneamente gli impianti.

 

La situazione in corso ha avuto un grave impatto sulla competitività e sulla redditività delle imprese europee dei settori ad alta intensità energetica, poiché sono più esposte ai picchi di prezzo. I costi energetici costituiscono una quota elevata dei loro costi di produzione. Pertanto, un periodo prolungato di prezzi dell'energia insopportabilmente elevati potrebbe portare a gravi perdite, delocalizzazione di aziende europee e un aumento del carbon leakage. Inoltre, la crisi mette in pericolo il futuro degli investimenti carbon free e mette a rischio i progetti a basse emissioni di carbonio esistenti in Europa.

È necessaria un'azione rapida per garantire gli investimenti delle industrie ad alta intensità energetica per affrontare la sfida della decarbonizzazione. Se non vengono concessi finanziamenti adeguati, la decarbonizzazione potrebbe diventare una sfida ancora più grande. Ci sono molti strumenti a disposizione dei leader UE per affrontare l'attuale crisi energetica. Le industrie ad alta intensità energetica chiedono alle autorità nazionali di sfruttare rapidamente il pieno potenziale della cassetta degli attrezzi presentata dalla Commissione europea in ottobre. Inoltre, sono necessarie azioni urgenti a livello UE per consentire alle aziende colpite di superare questa situazione, che dovrebbe durare diversi mesi in più, e continuare a investire nella transizione energetica in Europa. Infine, la situazione attuale necessita di una riforma della direttiva sul sistema di scambio di quote di emissioni che incorpori misure che garantiscano un'efficace protezione dalla rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e prevengano aumenti improvvisi dei prezzi EUA che avrebbero un impatto negativo sui costi energetici.

 

areasoci

 

Igiene, accettate compromessi?