Nei primi sei mesi dell'anno, la bolletta del gas del settore è stimata in 538 milioni di euro, con un'incidenza sul fatturato pari al 12,8%. Differenziale gas, Energy Release e compensazioni ETS essenziali per la tenuta del settore e dell'economia circolare e per restare europei in Europa.
Lucca, 8 ottobre 2025 – Al via oggi, a Lucca, il MIAC la mostra internazionale dell'industria cartaria - manifestazione ufficiale di Assocarta e Confindustria Toscana Nord organizzata da Edipap - con l'evento “Tutto è energia ed è solo questo che conta”, moderato dal direttore dell'Istituto Bruno Leoni Carlo Stagnaro che ha acceso i riflettori su uno dei temi più strategici per il futuro delle imprese e del Paese: l'energia.
“Il settore cartario italiano, che impiega 19.000 addetti e genera 8,3 miliardi di euro di fatturato, è in grave difficoltà a causa dei costi energetici più alti d'Europa: gli impianti, energivori per natura, rischiano di fermarsi mentre il Paese perde competitività” afferma il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli.
Il prezzo medio del gas, dopo il picco di febbraio, scende ad aprile a 37,6 €/MWh, pur restando oltre il 20% più alto rispetto al 2024 mentre il prezzo dell'energia elettrica rimane superiore del 42% alla media UE (aprile 2025).
Nei primi sette mesi del 2025 la produzione cartaria arretra del -2,5% e il fatturato del primo semestre 2025 si attesta a circa 4,2 miliardi di euro, in calo del -3,1%*. La quota di export di carte e cartoni sulla produzione scende al 36%, tornando ai livelli del 2023, mentre le importazioni incidono ancora per oltre la metà del consumo nazionale (51%) con un aumento della pressione competitiva.
“Ringraziamo il Ministro Pichetto Fratin per gli sforzi fatti ma Assocarta ribadisce l’urgenza di affrontare tre questioni decisive per la competitività delle imprese energivore: il differenziale di prezzo del gas, le compensazioni ETS e l’energy release. Se è fondamentale e non più rinviabile l’azzeramento del differenziale** di prezzo nel mercato del gas tra PSV e TTF, ovvero tra Italia e Nord Europa, sul fronte delle compensazioni dei costi indiretti ETS, esprimiamo forte preoccupazione per il ritardo nella pubblicazione della procedura per l’invio delle domande relative all’anno 2024. E sul tema dell’energy release che avrebbe dovuto entrare in vigore nel corso del 2025, attendiamo con urgenza che tutte le parti coinvolte si impegnino per arrivare alla piena attuazione entro la fine dell’anno, evitando di introdurre vincoli aggiuntivi che ne ridurrebbero l’efficacia per le imprese energivore” sottolinea Lorenzo Poli.
“Il prezzo elevato dell’energia elettrica e del gas metano è un gap molto grave, che compromette la competitività delle nostre imprese rispetto al resto del mondo, inclusi i paesi europei a noi vicini – aggiunge Tiziano Pieretti, vicepresidente di Assocarta e presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord -. Rispetto a questo problema, così come ad altri, sono fondamentali le scelte politiche. Un esempio chiaro è quello dei trattamenti fiscali agevolati e dei sostegni che in forma diversa paesi come Francia, Spagna, Germania forniscono alla loro industria. Parliamo di vantaggi consistenti, anche superiori al differenziale del mercato del gas: se anche azzerassimo quest’ultimo, in Italia avremmo comunque per le imprese costi complessivi più elevati dei nostri concorrenti europei. Un altro problema è dato dai processi autorizzativi, condizionati da normative complesse e talvolta contraddittorie, per gli impianti delle rinnovabili. A questi problemi di livello nazionale si aggiungono le penalizzazioni che subiamo come imprese toscane. L’assenza di una reale politica regionale per lo smaltimento dei materiali che residuano dalla lavorazione e che non sono di fatto riciclabili su scala industriale, in pratica lo scarto di pulper, è un danno doppio per le imprese: perché dobbiamo sostenere i costi del loro smaltimento, spesso all’estero, e perché non godiamo dei vantaggi della generazione di energia a prezzo contenuto che ne deriverebbe. Un’altra delusione è stata quella legata alla geotermia: le concessioni sono state rinnovate, ma di vantaggi spalmati sull’industria a livello regionale non si parla.”
Il comparto cartario, tra i più esposti al costo dell'energia, chiede quindi risposte rapide e concrete. Rimandare ancora significherebbe compromettere non solo la competitività delle aziende, ma anche la tenuta complessiva della filiera produttiva che ad oggi si posiziona al secondo posto a livello europeo anche per utilizzo di carta da riciclare. Una posizione che attesta lo sforzo circolare del comparto che se da un lato dispone della capacità per utilizzare tutta la carta da riciclare disponibile sul territorio dall'altro vede aumentare l'export di una materia prima***.
“Per questo il settore cartario auspica la messa a terra dei Titoli di Efficienza Energetica Circolare (TEEC) per rafforzare il riciclo di prossimità e l'economia circolare” afferma Poli.
Nel corso dell'incontro sono stati affrontati i temi chiave della transizione energetica , delle politiche di sostenibilità, dei costi dell'energia e della loro incidenza sulla competitività delle imprese con gli interventi del Presidente del GSE Paolo Arrigoni, del Vice Presidente Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti, del Vice Presidente WEC World Energy Council Italia Simone Nisi, del Presidente Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo e del Vicepresidente Utilitalia Lorenzo Perra che hanno sottolineato come la sfida energetica rappresenta una priorità non solo ambientale, ma anche sociale ed industriale per l'Italia.
Assocarta a conclusione dell'evento ha inoltre auspicato l'attuazione del cuneo fiscale per i lavoratori del comparto riguardo al lavoro notturno, festivo e straordinario che aumenterebbe il potere d'acquisto delle retribuzioni dei lavoratori e renderebbe il settore cartario e cartotecnico più attrattivo facilitando il reperimento di nuove risorse e il ricambio generazionale.
*In forte calo le carte per usi grafici (-15,8%), segno positivo per le carte e cartoni per imballaggio (+1,4%). Le carte veline segnano un decremento del -2,8%, mentre le altre tipologie di carte e cartoni si contraggono del -2,9%.
** Il differenziale di prezzo del gas tra il PSV e il TTF è stato in media nel 2024 pari a 2 euro/MWh con extracosti per il sistema gas di oltre 1,3 miliardi di euro e nel 2025 è in ulteriore aumento: da gennaio ad agosto 2025 è stato pari a circa 2,5 euro/MWh con picchi oltre i 3 euro/Mwh per i mesi di luglio e agosto scorso.
***Ogni anno l'Italia esporta 1,73 milioni di tonnellate di carta da riciclare raccolta dai cittadini e imprese italiane, l'equivalente di oltre 60.000 container di medie dimensioni.