L’analisi dei vertici del settore ieri alla Fiera Ecomondo di Rimini
ad una tavola rotonda dal titolo “Dal riciclo della carta all’eco-design”
Rimini, 9 novembre 2012 - L
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Ma il rischio più importante per l
“Non possiamo competere – interviene Bruno Zago, a.d. Pro-Gest – soprattutto se i costi dell’energia rimangono quelli attuali: se vogliamo far crescere il mondo del cartone e del suo riciclo dobbiamo essere messi nelle condizioni di competere per lo meno con i nostri vicini di casa, che a pochi chilometri di distanza da noi pagano l’energia il 20% in meno di noi. Per un gruppo industriale come il mio questo potrebbe significare una differenza di 10 milioni di euro l’anno. Se potessi risparmiarli in energia potrei investirne 8 e con 2 far felici tutti i miei dipendenti”.
“Per dare un impulso al comparto della carta e del suo riciclo - spiega Montalbetti – ciò di cui abbiamo bisogno è anche una maggiore rappresentanza internazionale dell’industria del riciclo e l’introduzione della valorizzazione del riciclo di prossimità, che significa accelerare il processo di tracciabilità del materiale”.
“La nostra – aggiunge Culicchi – è un’industria che pur utilizzando energia e acqua ha ridotto negli ultimi 15 anni il fabbisogno di energia e l’impiego di acqua del 30% e del 40% rispettivamente, per unità di prodotto. Ad oggi abbiamo raggiunto il 90% di riciclo dell’acqua impiegata ma ci stiamo impegnando verso un ulteriore “chiusura” dei cicli delle acque nei nostri impianti”.
“Oggi si pone particolare attenzione all’impronta ambientale dei prodotti – spiega Attoma – come Gifco abbiamo fatto notevoli sforzi per ridurre il peso dell’imballaggio e per continuare in questa direzione potrebbe essere utile un incentivo come l’istituzione di un premio per l’innovazione”.
Al di là delle problematiche legate all’energia e alla competitività il settore carta-cartone, se parliamo di rifiuti e riciclo, è un ambito di forte avanguardia rispetto ad altri materiali: "La crisi della carta - ha spiegato Montalbetti - è legata al reperimento della materia prima ma l
Un comportamento virtuoso che però non si dimostra sufficiente a raggiungere gli obiettivi prefissati: al di fuori del mondo della carta, se osserviamo la quota generale del riciclo, l
“La fase della trash art è già stata vissuta – aggiunge Viale – e sappiamo come l’arte preceda, accompagni e compenetri il design il quale ha i vincoli più stretti dell’applicabilità quotidiana, dell’immediatezza. Quello che serve oggi anche per dare uno slancio nuovo al mercato della carta e del riciclo è la capacità di vedere negli oggetti qualcosa di diverso da ciò che sono, serve la capacità di guardare oltre, al futuro”.
E a questo, come nuova direzione di possibile sviluppo per la carta e il cartone riciclato, ci ha pensato Tiziano Remor a.d. di P-ONE, l’azienda del gruppo Pro-Gest specializzata in design ecosostenibile, in collaborazione con Pamio Design, lo studio fondato dal noto architetto e designer Roberto Pamio, che proprio ad Ecomondo ha presentato ufficialmente la sua nuova collezione di eco-arredi in cartone riciclato proveniente dalla filiera del riciclo Pro-Gest, dall’esclusivo design e al 100% made in Italy.
“Il cartone – ha spiegato Roberto Pamio- era già stato usato ma mai ancora in modo da pensare a dei prodotti di design industrializzabili. Il cartone per essere davvero valorizzato deve essere avvicinato al grande pubblico attraverso degli inserti più familiari in legno, acciaio o tessuto. Il cartone è un materiale perfetto per il momento che stiamo vivendo: è un materiale povero ma dalle straordinarie caratteristiche tecniche di leggerezza e sostenibilità. Creare con il cartone è stata una bella sfida, è stato divertente. E forse un po’ di divertimento e di creatività è proprio ciò che serve per uscire dalla crisi”.
La tavola rotonda si è tenuta all’interno del prestigioso spazio del Caffè Scienza, nel cuore della Fiera di Rimini, interamente allestito con gli eco-arredi P-One, esposti anche all’interno dello stand Pro-Gest al PAD D1 stand 115 completamente realizzato in cartone riciclato.
Ora la nuova collezione è pronta per essere industrializzata e venduta anche on line tramite il sito poneshop.it