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Milano, 21 settembre 2018 - “Se ci fossero le condizioni in Italia per utilizzare più carta da riciclare non esporteremmo più materie prime secondarie ma prodotti di carta finiti con più alto valore aggiunto”. Questo il commento del Presidente di Assocarta, Girolamo Marchi sugli ultimi sviluppi riguardanti lo stop imposto ai lavori di avviamento della cartiera di Mantova, ennesimo e più eclatante episodio del capitolo delle odissee burocratiche che affronta l’industria italiana.

Ciò con benefiche ricadute in termini di maggiore occupazione” aggiunge Marchi “e con l’attuazione dei principi dell’economia circolare, evitando inoltre che le fibre usate percorrano anche 14/15.000 km per essere riciclate. Inoltre, non dipenderemmo più dai clienti asiatici per l’utilizzazione delle carte da riciclare raccolte in Italia: il mercato sarebbe più stabile anche per i nostri operatori della raccolta”.

 

Ma quali sono le misure per incentivare la costruzione di cartiere che riciclino la carta? Nessun altra se non quella di avere regole certe e chiare, condizioni paragonabili a quelle dei nostri colleghi e concorrenti tedeschi, francesi ed europei in genere, che tengano in debito conto anche il diritto di operare per gli imprenditori” afferma Marchi che spiega ”L’industria italiana sta già investendo facendo leva sul surplus di export per riportare la capacità nazionale a livelli in grado di utilizzare quasi tutta la raccolta differenziata della carta in Italia”.

Confindustria, nelle Assise di Verona, ha presentato le sue proposte per l’Italia nell’ottica della politica dei fattori portata avanti dal Presidente Boccia che deve andare a vantaggio di tutto il Paese. Tra le proposte presentate c’è proprio quella di “completare la transizione verso un’economia circolare, rafforzando il parco impiantistico nazionale”.

Nonostante ciò, spesso, i nuovi investimenti industriali (paradossalmente proprio quelli riguardanti il riciclo e il recupero) sono immersi in un limbo di incomprensioni, che diventa spesso un “purgatorio regolatorio”.

E’ il caso della riconversione della cartiera di Mantova, il “ponte sospeso” firmato dall’arch. Nervi, il cui cuore tecnologico è stato radicalmente rinnovato per riciclare sempre di più e meglio in Italia, ma che non riesce ad avviare le macchine” spiega Marchi che conclude ”il rispetto delle regole è imprescindibile, ma lo è anche il dialogo tra istituzioni e tra istituzioni e imprenditori, che forse in qualche caso può evitare qualche ordinanza. Dialogare aiuta a rimanere nei tempi giusti per gli investimenti, che sono fondamentali in ogni iniziativa imprenditoriale”.

Assocarta stima che le capacità in corso di realizzazione ridurranno in maniera strutturale l’export di carta da riciclare (inclusa quella di Mantova) per circa 1 milione di tonnellate, rendendo il sistema italiano più stabile e più in linea con i principi dell’Economia Circolare, meno condizionabile dall’export. Gli ultimi dati dell’export di carta da riciclare mostrano che quello verso la Cina è sceso infatti di oltre il 60% rispetto al gennaio-luglio 2017. I prezzi delle qualità meno pregiate si sono dimezzati. Come noto, la sensibile riduzione dell’export di carta da riciclare (fino a qualche mese fa pari al 1,9 milioni di tonnellate) sconta gli effetti delle politiche cinesi di restrizione e controllo delle importazioni di questa materia prima.

Più in generale, in tutta l’area asiatica si osserva un calo del 25% dei volumi che assorbono più del 66% dell’export di carta da riciclare (72% nei 6 mesi 2017). Stabile, invece, l’export verso gli altri Paesi europei, pari al 33% del totale export italiano.

E intanto l’Europa corre. In Germania: nel maggio 2018, a Sandersdorf-Brehna vicino Bitterfeld, la Progroup ha annunciato un nuovo investimento da 350 milioni di Euro per una cartiera che produrrà 750,000 tonnellate di carta riciclata. La cartiera avrà un centrale energetica alimentata con i scarti provenienti dal riciclo della carta.

In Italia l’utilizzo di carta da riciclare da parte delle cartiere nel 2017 è stato di 5 milioni di tonnellate (+2,2% rispetto al 2016): ogni minuto in Italia si riciclano 10 tonnellate di carta.

Un grande contributo per limitare il ricorso alla discarica e alle politiche ambientali del Paese! All’obiettivo dell’Economia Circolare come Paese, imprese ed amministrazioni coinvolte dobbiamo guardare tutti.

Il “buon andamento” dell’amministrazione non può prescindere dall’attuare in concreto un’agenda sull’Economia Circolare. E un Paese come l’Italia non può rinunciare alla sovranità industriale.

#nonfermiamoilriciclodellacarta

Per maggiori informazioni:

Comunicazione e Ufficio Stampa Assocarta

Maria Moroni – 02 29003018 – 340 3219859

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