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Marzo 2020 è il mese del Riciclo della Carta e del Cartone così iniziamo questo mese di iniziative con il primo momento di approfondimento.

Cos'è la Carta Pietra? Di cosa è fatta? Stiamo davvero parlando di carta?
Di seguito otto punti di approfondimento che si basano su altrettante affermazioni fatte dai sostenitori della carta pietra.

 

  1. Molte persone pensano ingenuamente che la carta sia un prodotto naturale,”. La carta ovviamente non è un prodotto naturale, ma è sicuramente un prodotto basato su un materiale naturale, inteso come materiale di origine biologica. Inoltre, le fibre sono rinnovabili. Esse sono lavorate nel processo industriale ma non ne viene modificata né la struttura né la loro origine. Quindi il paragone é tra la carta, naturale come origine del materiale di partenza e la carta pietra, composta da minerali polverizzati e polimeri sintetici di origine fossile. Quasi un paradosso! Va precisato che la carta viene definita come un prodotto ottenuto dalla cellulosa o da sostanze fibrose di vario genere: questo concetto ci tornerà utile successivamente.
  2. La produzione di carta tradizionale consuma enormi quantità di materie prime e moltissima energia, nonché acqua e sostanze chimiche”. L’impiego di materie prime è proporzionale alla produzione di carta. Se un kg di carta venisse sostituito da 1 kg di carta pietra i consumi di materia sarebbero pressoché analoghi. Peraltro la carta viene effettivamente riciclata in grandi quantità, quindi l'utilizzo di materie vergini è ottimizzato grazie al riciclo (in Italia più del 60% delle materie fibrose è riciclato, oltre l'80% nel settore dell'imballaggio). E' il secondo materiale nel raccolte differenziate urbane (circa 3,3 milioni di tonn), dopo l'organico. La carta pietra non ha canali di raccolta dedicati e non viene effettivamente riciclata. Inoltre, la carta pietra, è essa stessa composto unicamente da sostanze chimiche di sintesi per circa il 20% in peso e da sali inorganici per la restante parte http://stone-paper.com
  3. Causa l’abbattimento di moltissimi alberi, contribuendo fortemente alla deforestazione globale.” La carta prodotta in Italia e in Europa ripianta più alberi di quanti ne abbatta, grazie alla verifica della legalità del legno e alla certificazione forestale. Autorità internazionali come la FAO riconoscono che le principali cause della deforestazione sono altre, non la produzione della carta. L'industria cartaria italiana opera secondo i principi dell'approvvigionamento responsabili (verificato da Regolamento europe) e l'80 % delle fibre è inoltre certificato FSC/PEFC. I produttori di carta italiani ed europei possono dimostrare la provenienza legale e sostenibile del legno che impiegano. La Stone paper può dimostrare la sostenibilità del petrolio con cui viene realizzato il polietilene ?
  4. La carta di pietra è una carta composta principalmente da carbonato di calcio (pietra di scarto, marmo e piastrelle) piuttosto che fibra dell’albero. Il carbonato di calcio in polvere (80%) viene miscelato con polietilene ad alta densità (HDPE) non tossico” La carta pietra rientra nella definizione di plastica data dal Regolamento europeo sulle plastiche a contatto con alimenti 10/2011 e con la direttiva 904/2019 sulle plastiche monouso. A tutti gli effetti secondo la legge la stone paper è riconosciuta essere PLASTICA caricata con carbonato di calcio e rientrerebbe anche nella PLASTIC TAX. Una plastica che si fa chiamare carta, pur non avendo le caratteristiche (prima fra tutte di essere a base di materie prime fibrose).
  5. riciclabile — si tratta di un materiale che può essere riciclato quasi all’infinito — per creare delle palline bianche grandi come caramelle. In un processo completamente a secco che non prevede l’uso di acidi, candeggina o acqua, le palline vengono compresse per ottenere un materiale che assomiglia alla carta tradizionale. “ La carta pietra è riciclabile e come qualsiasi cosa ha la potenzialità di essere riciclata. Tutto ciò va verificato in pratica. In Italia si riciclano ogni anno più di 5 milioni di tonnellate di carta (Rapporto 2019 Assocarta) esiste un sistema di raccolta differenziata capillare diffuso su tutto il territorio nazionale e decine di impianti che ogni giorno la riciclano (ogni minuto 10 tonnellate). Di sicuro la carta pietra non può essere buttata nel bidone della carta in quanto andrebbe a contaminare il riciclo della carta, che non deve essere inquinato da materiali non riciclabili. Il 19 novembre scorso, a Bruxelles, la filiera cartaria ha presentato le linee guida per i prodotti a base cellulosi (http://www.cepi.org/recyclability_guidelines). Va precisato che la filiera della carta in Italia ha già adottato il metodo Aticelca 501 che attesta la riciclabilità dei prodotti a base carta, utilizzato da molti imprese. Infine, va evidenziato che chiamare “carta” un materiale a base di plastica rischia di confondere il cittadino e di portarlo a rovinare inconsapevolmente la raccolta differenziata che fa a casa.
  6. E’ un prodotto resistente allo strappo, riciclabile all’infinito (a differenza delle 7 volte della carta di cellulosa)” La carta è un materiale di origine naturale, biodegradabile e compostabile. La carta non si ricicla all’infinito perché è in grado di rientrare nel ciclo naturale attraverso la biodegradazione. E questa è una fortuna. Un prodotto come il polietilene, è eterno e non è biodegradabile.
  7. Resistente all’acqua” . Una qualità importante, ma che diventa un problema quando la carta pietra dovesse essere abbandonata o dispersa nell'ambiente.
  8. Molti motivi in più per optare a questa alternativa, che rispetta davvero l’ambiente.” Siamo ancora sicuri?

Si aggiunge, infine, che la carta pietra è prodotta a Taiwan ed in Francia è stata condannata per pubblicità ingannevole.

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