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Il trasporto di carta da macero dalla Spagna e dagli altri Paesi europei alla Cina ha un impatto ambientale troppo alto: lo dimostra una ricerca realizzata dalla società spagnola ITENE

Milano, 17 febbraio 2012 – Dopo la best practise parigina – già resa nota alla stampa - realizzata da Syctom, l’Agenzia Municipale per i Rifiuti Domestici, che include nel contratto di vendita di carta e cartone recuperati una clausola di prossimità, ITENE una società di ricerca spagnola realizza uno studio che quantifica l’impatto ambientale del trasposto di carta da macero dalla Spagna alla Cina considerando sia il trasporto via terra che via mare. Il trasporto di un container di 25 tonnellate di macero dalla Spagna alla Cina comporterebbe tra le 5 e le 7 tonnellate di emissioni di CO2. Basti pensare che la distanza minima tra una località spagnola di carico del macero, ad esempio Barcellona, e la città più vicina della Cina (Shenzhen) è di ben 14.893 Km.

Lo studio è stato accolto con favore dai produttori di carta spagnoli riuniti in Aspapel in quanto la legislazione spagnola in materia di rifiuti dallo scorso luglio prevede il così detto “riciclo di prossimità” o “recycling made in Europe” (paragrafo 16.3 della direttiva spagnola sui rifiuti). Sono infatti previste misure temporanee da parte dell’autorità pubblica per dare priorità al riciclo del macero entro i confini europei per motivi di impatto ambientale.

Analogamente anche in Italia” spiega Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta“ il recepimento della Direttiva Rifiuti, avvenuto con il Decreto Legislativo n. 205/2010, prevede “…per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio ed al recupero … di favorire il più possibile il loro recupero privilegiando il principio di prossimità agli impianti di recupero” e i produttori di carta supportano la prossimità dell’export come occasione territoriale sotto il profilo industriale e sociale.

Per il settore cartario europeo, nel 2010 si è raggiunto il tasso di riciclo del 68.9% e il tonnellaggio complessivo di carta raccolta destinata alla produzione è stato di 58 milioni di cui 8.4 milioni esportato verso destinazioni extra UE. L’export è ancora facilitato da una forte domanda di materiali provenienti dai Paesi emergenti, costi di trasporto relativamente bassi, normative ambientali deboli, mancanza di qualità dei materiali raccolti e controlli insufficienti presso le dogane mentre L’Europa da anni sta facendo il possibile per incrementare i livelli di riciclo dei materiali diminuendo il conferimento degli stessi in discarica. Questo al fine di ottimizzare il Ciclo del Riciclo, possibilmente su territorio europeo.

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