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“Progetto Toscolano 1831: una carta, una storia, un futuro”, iniziativa della Fondazione Valle delle Cartiere con il sostegno del Comune di Toscolano Maderno, è tra le otto proposte selezionate tra quasi 500 idee pervenute in risposta al bando “Beni Invisibili: luoghi e maestria delle tradizioni artigianali” indetto dalla Fondazione Telecom Italia nel 2013. Il progetto è stato presentato alla stampa giovedì 27 novembre nella cartiera Burgo di Toscolano dal coordinatore  Filippo Cantoni, per conto della Fondazione Valle delle  Cartiere, e si avvale di partnership prestigiose: il Museo della  Carta di Fabriano, l’Associazione Calligrafica Italiana e l’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia.

 

Una vera e propria start up che attinge dalla plurisecolare tradizione cartaria di Toscolano la tecnica e le abilità dei mastri cartai per realizzare prodotti in carta artigianale, ma  parla il linguaggio moderno della rete e interagisce con le  nuove tecnologie: un portale e-commerce in 6 lingue  (europee e orientali), una App sui “Musei della Carta”,  cataloghi interattivi e contest video-fotografici.

Tre le fasi che si svilupperanno nel corso di 18 mesi. Nella prima fase di ricerca didattico-formativa si raccoglieranno e organizzeranno le conoscenze dei mastri cartai; nella seconda fase si avvierà la Scuola della Carta nel Centro di Eccellenza, volta a formare i giovani cartai (ma anche rilegatori e specialisti in calligrafia) e a riattivare la produzione nella ex cartiera di Maina Inferiore; la terza fase sarà dedicata alla promozione e vendita dei prodotti.

Un passaggio di testimone ideale tra generazioni perché, dopo sette secoli, la carta torni a creare lavoro e sviluppo produttivo nella storica Valle delle Cartiere.

Per informazioni:  www.valledellecartiere.it

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