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18 aprile 2024 – Assocarta apprezza l’approccio della proposta PNIEC 2023 che mira a bilanciare le politiche di decarbonizzazione con la protezione della competitività e dell’occupazione, assicurando la sicurezza energetica del Paese, l’accessibilità all’energia e la sostenibilità economica e sociale della transizione energetica.

“Tuttavia gli obiettivi restano molto ambiziosi” afferma il Direttore di Assocarta Massimo Medugno “come dimostra il fatto che gli obiettivi nei settori non-ETS (Emissions Trading Scheme) non saranno probabilmente raggiunti mentre la pressione sui settori ETS, tra cui quello cartario, è sempre maggiore. Nonostante le proiezioni di sviluppo delle fonti rinnovabili, le imprese industriali stentano a trovare soluzioni per la decarbonizzazione poiché non ci sono misure dedicate ai settori “hard to abate”, ovvero che vincolino il rilascio di incentivi e finanziamenti alla destinazione di utilizzo in tali settori o perlomeno siano previsti contingenti specifici senza creare concorrenza sull’approvvigionamento delle energie green che porta solamente ad un rialzo dei prezzi”.

 

Il settore cartario che sta investendo sul mix energetico in linea con una progressiva decarbonizzazione non può prescindere dall’utilizzo di biometano e biomasse solide.

A questo proposito, Assocarta ha espresso apprezzamento per il decreto del 22 settembre 2022 e per l’inquadramento degli impianti di produzione di biometano del settore cartario da acque reflue ma restano dei punti critici. “Perché le quantità di biometano producibili sono molto contenute rispetto alla domanda e non c’è una chiara indicazione di destinazione prioritaria del biometano rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione. La disciplina che regola l’utilizzo delle garanzie di origine del biometano in coordinamento con l’ETS non è ancora attuata e questo impedisce alle imprese di poter sfruttare il biometano come leva per la decarbonizzazione” spiega Alessandro Bertoglio, Responsabile Energia Assocarta.

“AI fini del perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione dei settori hard to abate si ritiene importante prevedere l’introduzione di misure specifiche di supporto alla produzione di energia (termica ed elettrica) da biomasse solide a corto raggio da parte delle imprese dei settori hard to abate quale quello cartario, ottenendo il duplice obiettivo supportare la decarbonizzazione degli stessi settori e di migliorare la gestione dei boschi a livello locale in piena sintonia con la prima Strategia Forestale Nazionale approvata dall’Italia” sottolinea infine Medugno. 

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