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Le cartiere italiane nel 2009 hanno realizzato una produzione di 8,4 milioni di tonnellate per un fatturato di poco superiore ai 6 miliardi di Euro con una contrazione rispettivamente dell’11,2% e del 16% rispetto al 2008.

“Nel confronto con il livello massimo di produzione e fatturato toccati nel 2007” afferma Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta “le nostre imprese hanno perso ben oltre 1,7 milioni di tonnellate di produzione e 1,6 miliardi di Euro di fatturato riportando il settore alla fine degli anni ‘90. Se poi consideriamo il cartario come primo anello della filiera produttiva Editoria, Carta, Stampa e Trasformazione, il fatturato che nel 2007 aveva superato i 42,6 miliardi di Euro, è sceso a poco più di 35,1 miliardi nel 2009 con una contrazione complessiva di 7,6 miliardi di Euro e una contestuale perdita di 10 mila addetti, sempre per il biennio 2007-2009, che si triplica se consideriamo l’indotto”.

Qualche modesto segnale positivo si rileva nei primi quattro mesi dell’anno dove, nonostante gli elevati costi energetici, i continui rincari delle materie prime fibrose e la difficoltà nel loro approvvigionamento, si è registrato un incremento tendenziale generalizzato nei vari comparti del 7,8% nei volumi e del 5,8% in termini di fatturato.

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