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11 settembre 2013 - La proposta della Commissione Europea sull’End-of-Waste per la carta diminuirà la disponibilità e la qualità di macero per il riciclo e avrà impatto negativo sull’efficienza del riciclo delle materie prime nella quale l’Europa ha un indubbio primato.

A questa si oppone con forza l’industria cartaria europea riunita in CEPI, la Federazione Europea delle industrie cartarie,  che dimostra oggi di fronte alla Commissione Europea scaricando sette balle di macero.

Con questa proposta la Commissione Europea esporterà inquinamento nei Paesi poveri e importerà disoccupazione in Europa” afferma Jori Ringman Direttore Riciclo e Ambiente di CEPI

 

Tutto questo è contro l’idea di una società basata sul riciclo efficiente delle risorse e contro la re-industrializzazione in Europa”. Nel 2012 il 71.7% della carta utilizzata in Europa proveniva dal riciclo. Infatti, la carta da macero è diventata la materia prima più importante per l’industria cartaria europea e molto aziende sono totalmente dipendenti da essa.

I criteri End-of-Waste della Commissione spostano invece il riciclo ad uno stadio precedente, nella raccolta, rispetto alla lavorazione in cartiera.

La Commissione tra l’altro non supporta questo procedimento con eventuali dimostrazione dei benefici. Le cartiere europee si sentono minacciate da una nuova legislazione che porterà a una qualità inferiore di carta da macero e alla diminuzione degli alti livelli attuali di riciclo della carta. Infatti se la Waste Shipment Regulation non verrà più applicata l’impatto ambientale sarà negativo.

Secondo CEPI, la proposta produrrà un aumento di impurità di 15.000 volte più alto rispetto agli attuali livelli. In un anno questo significherà 1 milione di tonnellate di impurità come i sacchetti in plastica permessi dalla Commissione. Inoltre la carta da macero spedita in Paesi extra-europei non sarà più soggetta a standard ambientali equivalenti nella produzione di carta.

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