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Roma, 18 ottobre 2016 - “Il settore cartario accoglie con favore il parere della Commissione Industria e Energia del Parlamento Europeo che evidenzia l’importanza della raccolta differenziata e dell’individuazione del processo di riciclo finale nel processo industriale” dichiara il Direttore Generale di Assocarta, Massimo Medugno a margine del convegno che si è tenuto oggi, a Roma, “Riflessioni sul mercato e sul sistema di riciclo degli imballaggi” organizzato da FISE UNIRE. “Si tratta di due momenti agli antipodi nella filiera del riciclo, ma altrettanto indispensabili: il conferimento  in raccolta differenziata segna l’avvio del riciclo che si “chiude” solo quando i rifiuti e i materiali derivanti dai rifiuti sono trasformati nel processo cartario” prosegue Medugno.

L’industria cartaria è quotidianamente impegnata nell’uso di materie prime rinnovabili nel produrre carta, prolungandone la vita tramite il riciclo e  “decarbonizzando il ciclo dell’energia”. Infatti, negli ultimi 20 anni l’efficienza energetica del settore è migliorata del 20%. La carta è un tipico “bio-materiale” prodotto da cellulose da foreste sostenibili con tante applicazioni, dal grafico, all’igiene, all’imballaggio, a quelli speciali, come il medicale e la meccanica. Il 60 % circa delle materie prime è costituito da carte da riciclare. L’industria cartaria fa economia circolare da sempre, da quando nel medioevo usava gli stracci e l'industria manifatturiera è fondamentale nell'economia circolare.

L’industria cartaria con 7 miliardi di fatturato è parte di una filiera che solo in Italia “vale” 31 miliardi di euro, con 200.000 addetti e 680.000 nell’indotto e la carta è il prodotto più riciclato in Europa. La raccolta urbana della carta in Italia è il primo materiale in quantità (oltre 3 milioni di tonnellate nel 2015 su un totale di 6,3 milioni di tonnellate di carta raccolta) con un tasso di riciclo dell’80% nel settore dell’imballaggio. 

Un limite alla “circolarità” è l’impossibilità di realizzare impianti per il recupero dei rifiuti che provengono dal riciclo. Quindi, uno strumento solo per garantire il riciclo e la circolarità delle materie prime. Un errore che comporta uno spreco di risorse e di energia (e quindi una perdita di competitività) che i nostri concorrenti europei non fanno” commenta  Medugno che conclude: ”Bene anche la definizione di “municipal waste”, cioè di rifiuto urbano, che dev’essere neutrale rispetto ai gestori dei rifiuti, che quindi possono essere pubblici o privati”.

 

 

 

Che cos’è la Raccolta Differenziata?

Waste Framework Directive:

Separate Collection:

Compromise amendment 45 was adopted:

In Article 10, paragraph 2 is replaced by the following:
2. to comply with paragraph 1 and to facilitate or improve recovery, waste shall be collected separately and shall not be mixed with other waste or other material with different properties.

Che cos’è il Riciclo Finale?

Final Recycling Process:

Amendment 191 was adopted:

 17a. "final recycling process" means the recycling process which begins when no further mechanical sorting operation is needed and when waste and waste materials considered to have ceased to be waste in accordance with Article 6 enter a production process and are effectively reprocessed into products, materials or substances;

Che cosa sono i Rifiuti Urbani ?

Municipal Waste definition: Municipal waste as defined in this Directive is to be considered neutral regarding the private or public status of the operator managing waste.

 

 

 Per maggiori info:

 Ufficio Stampa Assocarta

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 340 3219859

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