Leggi l'articolo pubblicato sul numero di Aprile di Industria della Carta a firma della giornalista Chiara Italia:
CARTA Made In Italy: ESEMPIO UNICO DI ECONOMIA CIRCOLARE
21 Marzo 2017 - Nella Giornata Internazionale delle Foreste, Assocarta ribadisce l’impegno dell’industria cartaria italiana nella gestione sostenibile delle foreste che in Europa sono cresciute negli ultimi 10 anni di 44.000 Km2, una estensione pari a due volte la regione Lombardia*. Le cartiere italiane contribuiscono a tale crescita utilizzando legname proveniente da foreste certificate che vengono gestite in modo sostenibile che ne garantisce la rigenerazione e le preserva nel tempo.
Il 75% della cellulosa vergine utilizzata per produrre carta proviene da legname ottenuto non solo da foreste gestite in modo sostenibile, ma anche dallo sfoltimento degli alberi necessario a conservare le foreste in salute, e dai residui generati da altri usi del legno.
La materia prima proviene inoltre da piantagioni forestali, essenziali per soddisfare la crescente richiesta di prodotti forestali.
Sebbene l’industria cartaria sia un utilizzatore minore di legno (solo il 13% del legno utilizzato al mondo è destinato alla produzione della carta), è il settore che in proporzione ha investito di più in materie prime provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile.
16 marzo 2017 - ASSOCARTA è stata audita oggi presso la 10° Commissione del Senato sul tema dell’efficienza energetica nel settore cartario italiano. Girolamo Marchi, Presidente di Assocarta ha illustrato ai senatori presenti all’audizione gli sforzi fatti dal settore cartario italiano in termini di efficienza energetica ed espresso la posizione dell’associazione sulla proposta della Commissione Europea di modifica della Direttiva sull’Efficienza Energetica.
“Le cartiere italiane sono un settore energy-intensive che produce il 70% del proprio fabbisogno energetico autoproducendo in cogenerazione ad alto rendimento. Il settore nell’arco degli ultimi 20 anni ha fatto dell’efficienza energetica la sua colonna portante migliorandola del 20%” afferma Girolamo Marchi nel tracciare la carta d’identità di un settore che ha prodotto nel 2015 8.8 milioni di tonnellate di carta per un fatturato di quasi 7 miliardi di Euro. “La cogenerazione di fatto ha accompagnato lo sviluppo del settore negli ultimi 25 anni” spiega Marchi “e costituisce un fattore competitivo imprescindibile. Consente di attenuare il gap competitivo derivante da costi dell’energia e gas superiori a quelli di altri Paesi e dalla scarsa disponibilità di biomasse rispetto ai Paesi del Nord Europa”.
15 marzo 2017 - Ieri il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente il pacchetto di norme in materia di rifiuti riguardanti l’Economia Circolare, scegliendo di seguire la strada segnata dall’ambizioso voto della Commissione Ambiente dello scorso gennaio. Un aspetto particolarmente importante è che i parlamentari europei hanno votato a favore di un metodo di calcolo che comprende tassi di riciclo reali e confrontabili sia in Europa che fuori.
“Con l’approvazione di metodo di calcolo che comprende i tassi reali, il Parlamento Europeo ha colto in pieno l’opportunità di far funzionare l’Economia Circolare in Europa dando all’industria e alle autorità locali uno strumento per indirizzare al meglio gli investimenti laddove sono necessari“ ha commentato Sylvain Lhote Direttore Generale di CEPI, Confederazione Europea dell’Industria Cartaria.
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Le CFP (Coated Fine Paper) sono un prodotto importante di un settore strategico e innovativo della UE.
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Le CFP sono un prodotto innovativo, ad alta tecnologia e realizzato in modo sostenibile. Le CFP sono carte di alta qualità prodotte con grandi macchine a misura e con attrezzature altamente sofisticate gestite da tecnici specializzati. L’82% delle materie prime impiegate (soprattutto legname gestito in modo sostenibile) proviene dall'Europa. I produttori UE delle CFP stanno investendo in biocarburanti, biochimici e nuovi biomateriali di seconda generazione.
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50.000 posti di lavoro europei altamente qualificati che dipendono dalla sopravvivenza del settore europeo delle CFP. Il settore europeo delle CFP impiega direttamente circa 12.500 persone, per lo più in zone rurali o strutturalmente svantaggiate d'Europa, cui si aggiunge un numero tre volte maggiore nell’indotto. I cinque produttori UE ricorrenti (Arctic Paper, Burgo, Fedrigoni, Lecta e Sappi) rappresentano la maggioranza della produzione UE di CFP, con 34 stabilimenti in diversi 10 Stati membri. Leggi tutto il documento messo a punto da CFP (coated fine paper) EU Alliance:
6 marzo 2017 - L’industria cartaria europea ha recentemente diffuso una versione aggiornata della Roadmap 2050 definendo il percorso e gli investimenti necessari per tagliare le emissioni di carbonio dell’80% creando al contempo un aumento del valore aggiunto del 50%. La Roadmap pianifica la necessità di 44 miliardi di Euro (40% in più rispetto ai livelli attuali di investimento) per trasformare l’industria in Europa e condurla a una low-carbon bio-economy entro il 2050.