Assocarta e CEPI, associazione europea dell'industria cartaria, sottoscrivono l’appello europeo per il #recuperoverde dopo il #coronavirus per far ripartire e rendere più forte l'economia europea per un futuro sostenibile.
Nella dichiarazione i firmatari chiedono la creazione di una alleanza globale di decisori politici di tutti i partiti, di leader sia aziendali che del mondo finanziario, ONG, think tank, stakeholder per il sostegno e l’attuazione di “Pacchetti di investimento per il recupero verde”. L’attuale emergenza non farà passare in secondo piano la lotta al cambiamento climatico e la cura ambientale dei territori.
Leggi l'articolo pubblicato su https://www.corriere.it/ambiente/20_aprile_14/appello-europeo-il-recupero-verde-il-coronavirus-3
Leggi il comunicato stampa di CEPI http://www.cepi.org/Green%20Recovery
"Siamo essenziali" di Massimo Medugno
Da oggi 14 aprile la selvicoltura e l’industria del legno sono considerati essenziali, insieme al commercio di carta, per effetto dell'ultimo DPCM del 10 aprile.
Un fatto importante a cui guardiamo con responsabilità.
In questo modo il sistema della bioeconomia circolare della carta viene complessivamente dichiarato essenziale.
Negli Stati Uniti i settori essenziali vengono definiti “life-sustaining”, con un’espressione più suggestiva.
Tra questi ci sono la foresta, il legno e la carta e l'igienico sanitario, che corrispondono al vigente quadro italiano dei settori, senza ovviamente far riferimento ai nostri codici Ateco.
I cittadini italiani sanno che questa essenzialità, prima che giuridica, è nei fatti. L'industria della carta e della trasformazione continua a produrre - al servizio del paese - imballaggi per alimenti e medicinali, carte igienico sanitarie, carte per usi speciali e medicali, oltre che per la cultura e l'informazione.
Ma l’industria della carta svolge un ruolo strategico nell’economia circolare del Paese: ogni anno più di 5 milioni di tonnellate vengono riciclate dagli stabilimenti italiani (10 tonnellate al minuto) e nell’imballaggio in carta il riciclo supera ormai l’80%. Con investimenti in via di completamento che amplieranno la capacità di riciclo, l'industria della carta italiana realizza concretamente l'economia circolare nel nostro paese.
L’attenzione e’ ora rivolta, soprattutto, alle materie prime secondarie, alla loro disponibilità e ai relativi costi di approvvigionamento.
Da ciò dipende lo svolgimento delle attività essenziali dell’industria cartaria, il ruolo dell’Economia Circolare durante l’emergenza e nella successiva fase della ripresa.
#lagentedellacarta #questoviruslofermiamouniti #economiacircolare
Manca poco a Pasqua, la festa più importante del cattolicesimo.
In altri anni il periodo pasquale è stata anche la dolce anticipazione di qualche giorno di vacanza, in una primavera che avanzava e che ci proiettava all’aperto.
Quest’anno non sarà così, ci porteremo tanti pensieri e riflessioni, credenti e non credenti (distinzione assurda e un po’ manichea a volte utilizzata…), “costretti” (ma a distanza di sicurezza) nel periodo più difficile della storia repubblicana.
Avremo fatta la nostra fila per qualche uovo e la colomba e organizzato una video chiamata con parenti e amici, mentre attendiamo di capire come proseguirà il lockdown dopo il 13 aprile.
Nei tanti pensieri e riflessioni, lasciamo però un po’ di spazio alla speranza… che è un rischio che dobbiamo correre.
La speranza è un concetto che vale per i “credenti” e per i “non credenti” (stavolta uso io la assurda distinzione). Speranza e fiducia, d’altro canto, sono concetti ampiamente riconosciuti anche dalla teoria economica.
E cerchiamo di assomigliare ancora meglio (e di più) alla carta.
Versatile e flessibile, ma rigida e resistente (magari per ribadire un principio); pronta ad accogliere contenuti, ma pronta a proteggere da contaminazioni; trasparente ma riservata, di origine naturale ma con la capacità di riciclarsi.
Un foglio di carta può essere dimenticato senza però essere condannato all’oblio.
E, magari, utilizzato per fissare qualche sogno. Per non farci prendere alla sprovvista, quando ne avremo – presto - bisogno.
Buona Pasqua #lagentedellacarta
di Massimo Medugno DG Assocarta
Foto: Cartiere di Trevi
L'industria della carta e della trasformazione produce imballaggi per alimenti e medicinali, carte igienico sanitarie mai come in questo momento indispensabili, carte per usi speciali e medicali, oltre che per la cultura e l'informazione.
A ciò si aggiunga il ruolo di ‘riciclatore’ che l’industria della carta svolge. In questi giorni leggiamo articoli sulle raccolte differenziate che alimentano stoccaggi ormai strapieni, con mercati delle materie prime secondarie ormai bloccati.
Le foto sono di stoccaggi di carta da riciclare, ma i problemi più importanti, e non da oggi, riguardano altri. Una situazione che è conseguenza anche della pandemia, ma che è influenzata in misura maggiore da carenze infrastrutturali storiche, che riguardano, prima di tutto, gli impianti di gestione dei rifiuti.E come settore cartario conosciamo bene le carenze che riguardano gli scarti del riciclo.
Certo non si può utilizzare l’emergenza per affrontare problemi, come scrive qualche autorevole commentatore, ma non si può neanche ignorare che l’emergenza aggrava i problemi che già ci sono. E non basta rincorrere le colpe passate.
Bisogna affrontare la questione gestione dei rifiuti e riciclo delle materie prime secondarie in maniera strutturale ...
Ieri si sarebbe chiuso il mese del riciclo della carta e del cartone organizzato da Comieco, a cui come come Assocarta e Federazione Carta e Grafica abbiamo partecipato. In tempi normali, oggi 1° aprile, avremmo fatto un bilancio sul numero delle iniziative svolte e sulla partecipazione alle stesse, documentata da una corposa rassegna stampa.
Non è cosi.
Per girare pagina ad una situazione iniziata il 21 febbraio (ero a Bruxelles per discutere di #greennewdeal) ci vorrà del tempo. Guardo all'appena trascorso mese di marzo che, per la prima volta nella storia di questo paese, ha visto la pubblicazione di un atto normativo che elenca le attività essenziali per il Paese, tra cui c'è anche l'industria della carta. Dopo qualche giorno, un provvedimento analogo è stato pubblicato in Spagna.
Un'essenzialità che, prima che giuridica, è nei fatti.
2 aprile 2020 - Assocarta, SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM UIL sono uniti nella consapevolezza del drammatico impatto che l’emergenza sanitaria COVID-19 sta avendo sui cittadini italiani e in Europa, con un numero crescente di vittime.
Sono vicini a medici e infermieri che stanno curando i malati, senza risparmiarsi. In questo contesto l’industria cartaria è stata dichiarata attività essenziale con il DPCM 22 marzo 2020 e grazie alle sue lavoratrici e i suoi lavoratori sta continuando a garantire che i cittadini possano accedere a prodotti igienico-sanitari e alimentari nell'attuale contesto di difficoltà crescenti. Essa ha attuato le misure necessarie per garantire la sicurezza dei dipendenti, operatori dei trasporti e clienti fin dall’inizio dell’emergenza e ha, quindi, recepito il protocollo del 14 marzo tra organizzazioni datoriali e Organizzazioni Sindacali. La tutela della salute e sicurezza è da sempre una priorità per tutte le aziende del settore, e la costante attenzione a questi temi proseguirà con continuità anche dopo il superamento dell’emergenza con la preziosa collaborazione di tutte le maestranze.