BRUSSELS, May 11, 2020 (Fastmarkets RISI) - Italian paper and board (P&B) production was stable year on year in the first two months of 2020, but with remarkable differences between grades, according to the latest data from the Italian association of pulp, paper and board producers Assocarta. Graphic paper production fell by 8.6% year on year, with coated grades falling by 11.9% and woodfree papers improving by 0.8%. Tissue and specialty paper production grew by 1.8% and 6.3% year on year, respectively during the period, while packaging paper production increased by 3.0%, with containerboard rising by 5.0% and wrapping and packaging paper improving by 0.6%. According to data from Assocarta based on a selected number of companies, graphic paper production plummeted by 17% year on year in March, while tissue and packaging paper production increased by 5-6% and 1%, respectively. The Italian paper industry’s revenues plummeted by 9.1% year on year in the first two months of the year because of price reductions in all paper grades. In terms of raw material, paper for recycling (PfR) prices started to increase in March because of a shortage due to the spread of Covid-19 in the country. “The decreasing trend [of PfR prices] due to oversupply stopped in February when the spread of Covid-19 and the measures taken by the national government reversed the situation […] and PfR collection was not sufficient to satisfy the growing demand from paper mills,” Assocarta said. It added: “As a consequence, prices for all PfR grades rose between March and April, by Euro 20-25/tonne ($22-27/tonne) on average and by more than Euro 35/tonne for old corrugated containers, while paper prices remained stable.”
#11maggio1888 #132Assocarta
Lo precisiamo spesso, quando scriviamo di Assocarta nei nostri documenti, che l’11 maggio 1888 viene costituita Assocarta.
Quest’anno ci permettiamo di ricordarlo.
Nel 1888 l’Italia e’ alle prese con l’avventura coloniale in Africa, dove si confronta con potenze come la Gran Bretagna. Nello stesso anno viene promulgata l’Enciclica Libertas da parte di Leone XIII.
Oggi, dopo 132 anni, siamo alle prese con uno dei momenti più difficili della storia repubblicana, forse il più complesso.
Un importante uomo politico italiano, assassinato 40 anni fa (il 9 maggio 1978), nel suo ultimo discorso, a proposito di tempi complicati, diceva “Se fosse possibile dire: saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani, credo che tutti accetteremmo di farlo, ma, cari amici, non è possibile; oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra responsabilità. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà” (Aldo Moro nel suo ultimo discorso ai gruppi parlamentari).
Coraggiosi e fiduciosi.
Aggiungiamoci sostenibili, innovativi e resilienti.
Siamo già nel 133^ anno.
A cura di Massimo Medugno
#lagentedellacarta #dellacartatipuoifidare
Assocarta e tutte le cartiere italiane consegnano oggi 4 maggio, alla "piazza virtuale", un video messaggio dal titolo "L'industria cartaria italiana per ripartire insieme" per la Fase 2 dell'emergenza sanitaria.
La #gentedellacarta e le nostre cartiere, attività essenziali nella prima fase dell'emergenza, oggi - più che mai - sono al fianco dei cittadini e delle imprese per contribuire alla loro #salute, #benessere e #ripartenza.
Come sempre con la produzione di carte igienico sanitarie, carte per usi speciali e medicali, imballaggi per alimenti e medicinali, oltre che per la cultura e l'informazione. Ma anche con alcune innovazioni come carte per mascherine chirurgiche.
Un settore che contribuisce alla salute e al benessere dell’Italia e dell’Europa, come bene è stato evidenziato in queste settimane di emergenza e che è costituito da molti siti industriali che sono parte di territori e comunità.
La carta in queste settimane, ormai mesi, c’è sempre stata ed ora è pronta per la ripresa, nelle sue diverse articolazioni e come #Ecosistema complessivo.
"#Ecosistema" di Massimo Medugno
La carta ha innumerevoli applicazioni nei diversi ambiti ed ha un sistema sostenibile di approvvigionamento delle materie prime, unito al grande sviluppo del riciclo.
Inoltre, l’innovazione applicata ai prodotti e ai materiali e l’uso della digitalizzazione contribuiscono a farne un settore resiliente, che sta lavorando nella direzione della transizione energetica.
Buona parte della catena del valore è in Italia e in Europa, come, ad esempio, il sistema delle raccolte differenziate della carta, che è parte della filiera dell’Economia Circolare.
Un settore che contribuisce alla salute e al benessere dell’Italia e dell’Europa, come bene è stato evidenziato in queste settimane di emergenza e che è costituito da molti siti industriali che sono parte di territori e comunità.
In questi giorni, appena prima del 1° maggio, sono state aperte le iscrizioni, per il secondo ciclo, al corso ITS su carta e imballaggio sostenibile, sostenuto dalla Federazione Carta e Grafica.
Insomma un vero e proprio Ecosistema, ovviamente fortemente interconnesso con il settore forestale.
Dal 1° maggio, festa del lavoro, al 4 maggio, ripresa delle attività di molte attività manifatturiere, il passo è breve e con tante correlazioni.
Salute e lavoro non possono essere in contraddizione e trovano la loro concreta ibridazione nelle procedure che stanno attuando le aziende.
Il settore cartario è stato considerato essenziale da subito e ha dovuto attuare le procedure di tutela dei lavoratori prima degli altri.
Un’essenzialità che ora, per essere ancora tale, deve essere accompagnata dalle altre attività produttive.
Niente sarà più come prima, questo appare a tutti chiaro. E su questa prospettiva l’”appellite” dilaga e i Manifesti danno solennità a intenzioni, invitando a non dimenticare quello o quest’altro.
Ma la carta in queste settimane, ormai mesi, c’è sempre stata ed ora è pronta per la ripresa, nelle sue diverse articolazioni e come Ecosistema complessivo.
Questo è il nostro Manifesto.
A cura di Massimo Medugno DG Assocarta
#dellacartatipuoifidare
"#Liberazione" di Massimo Medugno
Oggi è il 25 aprile gravato da fardelli storici spesso ripescati in maniera strumentale e per questo divisivi.
Forse, aveva ragione un presidente del consiglio di qualche anno fa, quando propose di far diventare il 25 aprile la festa della libertà, nel presupposto che la libertà è irrazionale e può portare al bene e al male, ma se la si nega per paura del male, il male prodotto è ancora più grande.
Quest’anno, poi, il 25 aprile è “caricato” di qualcos'altro, dalla “liberazione del virus” come se fosse una guerra.
Gli USA nell’uso della terminologia bellica sono senz’altro dei maestri, ma tutti noi siamo forse un po’ tentati di usare gli stessi toni.
D’altro canto, quante volte abbiamo sentito usare il termine “liberazione” a mo’ di metafora: liberazione dal bisogno, dalla tirannia del modulo, addirittura la liberazione dalla carta e dalla burocrazia.
Forse, a qualcuno verrebbe voglia di “liberarsi dalle metafore”!
L’unico problema è che un virus non è un regime e che è addirittura più imprevedibile della burocrazia.
Sono necessari sforzi straordinari, su questo non c’è dubbio, ma bisogna continuare a fare l’ordinario bene in questi tempi straordinari.
Ad esempio, basta scrivere di semplificazione: scriviamo bene le norme.
Ancora il Green New Deal è l’unica chiave per un “Greenrecovery”, affermazione ricorrente: certo lo sviluppo sostenibile sarà fondamentale (e chi lo mette in dubbio?), ma non distraiamoci troppo con i colori e badiamo a fare qualcosa di nuovo e insieme concreto.
Fare l’ordinario in tempi straordinari, un po’ come ha fatto il settore cartario nelle settimane appena trascorse fornendo il suo supporto essenziale al benessere di ognuno di noi.
Sapendo che se la carta è “essenziale”, lo sono anche gli altri settori manifatturieri.
Fare l’ordinario in tempi straordinari, celebrando la memoria o – perché no? - la liberazione dalle metafore.
Con il sottofondo dell’inno di Mameli o di “Giu’ la testa” di Morricone. Fate voi.
A cura di Massimo Medugno
#dellacartatipuoifidare
23 aprile 2020 – Assocarta e Legambiente, sui quotidiani nazionali di oggi con una dichiarazione congiunta, per chiedere al Governo che la raccolta differenziata e riciclo della carta vengano riconosciute come attività essenziali e strategiche per l'Italia.