“Settore manifatturiero con le spalle al muro per la corsa della CO2. Urgente un dossier Ue sul meccanismo, il Governo nazionale intervenga a protezione delle proprie imprese”
Roma, 11 febbraio 2021 - I recenti aumenti dei prezzi della CO2 mettono spalle al muro l’industria manifatturiera, obbligata ad acquistare sui mercati le quote per le proprie emissioni a prezzi non sostenibili e impossibilitata, a differenza degli operatori elettrici, a ribaltarne i costi sui mercati a valle. La massiva partecipazione al mercato di hedge fund e speculatori finanziari, come riporta la stampa nazionale, sta causando una profonda scissione tra fondamentali e trend.
10 febbraio 2021 - Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta, è intervenuto oggi al convegno “Sviluppo sostenibile & Circular Economy. Nuovi manager per una nuova normalità” sul ruolo chiave della filiera cartaria nella #CircularEconomy per lo #svilupposostenibile. Al cuore dell’evento, organizzato da Economy Group e Federmanager con il patrocinio del Ministero Ambiente e il contributo della Cabina di Regia Benessere Italia, la governance dell’impresa nella transizione #green.
“La pubblicazione dell’EoW carta e cartone è una buona notizia per migliorare la qualità della carta da riciclare, il cui riciclaggio è garantito minuto dopo minuto dalle cartiere italiane“ commenta il Presidente Poli a margine del convegno. “Il settore cartario è essenziale per l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile con più del 60% della produzione proveniente da fibre riciclate (e ogni punto percentuale di riciclato in più significano 84.000 tonnellate in più da immettere nel sistema) mentre negli imballaggi siamo ad oltre l’80% di riciclo” prosegue Poli. “In questo momento c’è una forte apprezzamento della carta da riciclare con quotazioni in salita tra settembre e dicembre. Gli apprezzamenti, proseguiti anche in gennaio, riguardano le qualità miste e quelle per ondulatori (OCC), e sono tornati ai livelli massimi di aprile /maggio, dopo il primo lockdown. Tra i fattori alla base dei nuovi rincari, l’elevata domanda europea, anche connessa all’entrata in funzione di nuove capacità produttive che utilizzano prevalentemente queste tipologie di materia prima, a fronte di una raccolta condizionata dai recenti lockdown.”
29 gennaio 2021 – #GreenSource si arricchisce di una nuova componente industriale a livello europeo con l’adesione di Pro-Carton (Associazione Europea dei produttori di catone e cartoncino) rafforzando così la voce dell’iniziativa con un nuovo attore chiave della catena del valore: l’imballaggio.
La campagna europea #Greensource è stata lanciata nel 2020 da Cepi (Confederazione Europea dell’industria cartaria) EPIS (Associazione europea del settore della pasta di cellulosa) Assocarta e altre associazioni nazionali per spiegare come la filiera cartaria e forestale può contribuire all'obiettivo della neutralità climatica al 2050.
“Assocarta sostiene e promuove l’iniziativa #Greensource con convinzione e l’adesione di una voce importante della produzione di carta per imballaggio, come Pro-Carton, è la dimostrazione della sua importanza. L’industria cartaria dispone di soluzioni innovative per offrire ai consumatori uno stile di vita sostenibile, assicurandosi che le foreste continuino a crescere, assorbendo CO2 e proteggendo la biodiversità, che costituiscono una valida alternativa ai materiali di origine fossile” afferma Lorenzo Poli Presidente di Assocarta.
Milano, 21 dicembre 2020 – Federazione Carta Grafica, Comieco e Unirima presentano “La Carta per il #RecoveryPlan”. Biodegradabile, Riciclabile, Compostabile e Rinnovabile: quattro virtù che fanno della carta un attore naturale degli obiettivi sostenibili alla base del PNRR - Piano nazionale di ripresa e resilienza - per l’utilizzo delle risorse del #RecoveryFund assegnate all’Italia.
Con “La Carta per il #RecoveryPlan” la filiera presenta le sue proposte per inserirsi nel PNRR e dare un contributo alla transizione ecologica e allo sviluppo di modelli industriali ancora più efficienti, sostenibili e tecnologici.
Il sistema industriale che ruota attorno alla carta è un esempio di filiera virtuosa, con un tasso di circolarità (rapporto tra materie prime secondarie e la produzione di carta e cartoni) pari al 57%, con punte di eccellenza nel settore degli imballaggi dove è stato raggiunto l’81% di riciclo. In Italia si riciclano 8 imballaggi su 10 e la carta può essere reimmessa nel processo produttivo fino a 7 volte, con oltre la metà dei residui di processo avviato al recupero
Uso di materiali rinnovabili, riciclo, economia circolare rappresentano strumenti fondamentali per conseguire il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di CO2. L’insieme dell’industria italiana nel 2018, attraverso l’uso di materie seconde, ha evitato il consumo di 23 milioni di TEP - tonnellate equivalenti di petrolio (14,6% della domanda interna di energia) e la produzione di 63 milioni tonnellate di CO2 (14,8% delle emissioni nazionali di CO2).
“La proposte si muovono su tre direttrici principali”, Spiega Girolamo Marchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica. “La prima proposta per il #RecoveryFund” è mettere la filiera nella condizione di aumentare la capacità di riciclo della carta da riciclare da parte delle cartiere e degli scarti al servizio dell’ambiente e dell’efficienza energetica. Aumentando l’utilizzo dei materiali prevalentemente rinnovabili (fanghi e residui), scartati dai processi di lavorazione si possono produrre bio-combustibili integrando il gas, ad oggi la fonte che alimenta in cogenerazione il comparto cartario in Italia e in Europa (il consumo nel 2019 è stato di 2,5 miliardi di mc)”.
On line, 15 dicembre 2020 – Massimo Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi all’#Eco-Forum sull’Economia Circolare delle regioni Campania e Lombardia organizzati dagli organi regionali di #Legambiente.
“Con un tasso di circolarità del 57% - che negli imballaggi raggiunge oltre l’80% - le cartiere italiane sono un punto di “snodo” per l’economia circolare che viene quest’anno ulteriormente riconosciuto da un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79 in una scala da 0 a 1. Un valore elevato, ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili e di prendersi cura dei suoi prodotti reimmettendo nel ciclo produttivo carta e imballaggio da riciclare” afferma Medugno.
I principali indicatori che testimoniamo l’impegno ambientale e circolare del settore cartario contenuti nel Rapporto Ambientale Assocarta 2020 - realizzato in collaborazione con Legambiente – sono stati illustrati da Medugno oggi nel corso degli #Ecoforum Campania e Lombardia. “Su scala europea circa 4,5 milioni di tonnellate di imballaggi (il 25% del totale circolante) potrebbero essere sostituiti da imballaggi di fibra cellulosica“ (Il potenziale di sostituzione del packaging di plastica nella UE. Fonte: A Net Zero Transition for EU Industry - SITRA e University of Cambridge, Giugno 2020). Per l’Italia questo significa un potenziale, solo sul mercato nazionale, pari a circa 600 mila tonnellate di sostituzione di materia non rinnovabile o non riciclabile” spiega Medugno.
"Per fare ciò è indispensabile un quadro normativo coerente, stabile e prevedibile, con chiari traguardi per una transizione energetica competitiva in termini di costi, per promuovere e premiare gli investimenti in decarbonizzazione e garantire l'accesso all'energia pulita" sottolinea Medugno.
Assocarta e Assografici con SLC-CGIL, FISTEL CISL, ULCOM UGL fanno il punto sull’emergenza Covid-19 che continua ad avere un impatto drammatico a livello nazionale mondiale, mettendo a dura prova la tenuta economica e sociale, non solo del nostro Paese.
In questo contesto di difficoltà, i settori cartario e cartotecnico affermano nuovamente il loro “ruolo sociale”, dopo aver garantito la continuità produttiva quali “attività essenziali” (cfr. DPCM del 22 marzo u.s.) nella prima fase di pandemia. In particolare, gli impianti che operano nel riciclo della carta, nella produzione e nella diffusione di prodotti igienico sanitari, nella produzione e stampa di packaging per il settore alimentare e farmaceutici.
Nel costante impegno in materia di salute e sicurezza sul lavoro, le aziende ed i lavoratori hanno dimostrato grande responsabilità e collaborazione fin dalle prime fasi dell’emergenza, con la sottoscrizione dei protocolli per la tutela della salute e sicurezza a livello aziendale e il rispetto delle regole ivi previste.
“Più semplificazione normativa per aumentare la circolarità: la filiera rappresenta un modello di economia circolare con un tasso riciclo di oltre l’80% nell’imballaggio vicino all’85% previsto a livello UE nel 2035”
On line, 10 dicembre 2020 – Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta, è intervenuto oggi per Federazione Carta Grafica a margine della presentazione dell’undicesimo rapporto “L’Italia del Riciclo 2020”, sviluppato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e FISE UNICIRCULAR, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di Ispra.
La filiera che fa capo alla Federazione Carta e Grafica – partner dell’evento - con una produzione di 9,6 milioni di tonnellate di carta e cartone nel 2019, realizzata per circa il 60% da carta da riciclare (81% negli imballaggi), rappresenta oltre 18.000 imprese e 170.000 addetti che generano l’1,4% del PIL nazionale.
“Le prospettive per la filiera, soprattutto per il comparto imballaggio, sono di crescita (a una cifra). I produttori di carta e cartone per l’imballaggio hanno dimostrato resilienza sia nella prima fase di lockdown che nella seconda, continuando soddisfare la richiesta dei principali mercati di riferimento, al servizio dei cittadini. Con la crescita della raccolta differenziata cresce anche la capacità di riciclo della filiera, che garantisce al consumatore un prodotto sostenibile ed effettivamente riciclato, se consideriamo che il tasso di riciclo nell’imballaggio raggiunge l’81%” afferma Massimo Medugno.
“La carta e il cartone potrebbero sostituire il 25% degli imballaggi a base di materiali fossili e, grazie alle nuove capacità in corso di avvio nel Paese, il riciclo potrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 10 tonnellate al minuto ad oltre 12. Il nostro Paese potrebbe potenziare l’utilizzo della carta da riciclare per la produzione di imballaggi alimentari – come già accade negli altri Paese europei – coniugando economia circolare e normativa sanitaria sulla carta a contatto con alimenti”spiega Medugno.
“La regione Veneto, polo di eccellenza del settore cartario, produce il 20% della carta e cartone nazionali utilizzando un quinto della carta da riciclare raccolta nel nostro Paese. Il tasso di riciclo negli imballaggi ha superato l’80%”
Padova/on line, 30 novembre 2020 – E’ intervenuto oggi all’Eco-Forum della Regione Veneto, in diretta streaming, il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli sul ruolo chiave dell’industria cartaria della regione Veneto.
“La regione Veneto con una produzione del 20% della carta nazionale e un consumo di un quinto della carta da riciclare (così detto macero) raccolta nel Paese costituisce un polo d’eccellenza della carta Made in Italy. In Veneto la raccolta annua pro-capite di carta è di 60,8 kg a fronte di 57,5 kg della media nazionale” afferma Lorenzo Poli Presidente Assocarta.
“La grande tradizione cartaria della regione è legata a doppio filo a una esperienza formativa che, nata a Verona, eroga corsi di specializzazione ai futuri cartai in tutta Italia. E’ la Scuola Cartaria di San Zeno nata 25 anni presso l’Istituto San Zeno di Verona, realtà collegata all’associazione AFC – Associazione per la formazione cartaria – promossa da Assocarta e dalla Federazione Carta Grafica” spiega Poli.
Prato/ On line, 27 novembre 2020 – Massimo Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi all’#Eco-Forum sull’Economia Circolare (Prato/on line) della regione Toscana organizzato da #Legambiente all’Officina Giovani di Prato.
“L’impegno ambientale e circolare del settore cartario è riassunto nel Rapporto Ambientale Assocarta 2020 presentato martedì scorso in collaborazione con Legambiente, presso Confindustria Roma. Con un tasso di circolarità del 57% - che negli imballaggi raggiunge oltre l’80% - le cartiere italiane sono un punto di “snodo” per l’economia circolare che viene quest’anno ulteriormente riconosciuto da un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79 in una scala da 0 a 1. Un valore elevato, ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili e di prendersi cura dei suoi prodotti reimmettendo nel ciclo produttivo carta e imballaggio da riciclare” afferma Medugno.
“Su scala europea circa 4,5 milioni di tonnellate di imballaggi (il 25% del totale circolante) potrebbero essere sostituiti da imballaggi di fibra cellulosica o prevalentemente cellulosici; (Il potenziale di sostituzione del packaging di plastica nella UE. Fonte: A Net Zero Transition for EU Industry - SITRA e University of Cambridge, Giugno 2020). Per l’Italia questo significa un potenziale, solo sul mercato nazionale, pari a circa 600 mila tonnellate di sostituzione di materia non rinnovabile o non riciclabile” spiega Medugno.
Presidente Assocarta Lorenzo Poli: “il settore cartario modello nella transizione all’economia circolare con un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79”
“Il settore cartario ha saputo ritagliarsi un ruolo di leadership nel panorama dell’economia circolare in Italia. Un primato che deve confrontarsi con nuove sfide, dall’innovazione alla produzione e utilizzo di energie rinnovabili, come il biometano”, ha affermato il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani
Roma (Confindustria), 24 novembre 2020 – E’ stato presentato oggi, dai Presidenti Lorenzo Poli di Assocarta e Stefano Ciafani di Legambiente - presso la sala Pininfarina di Confindustria - la 21ª edizione del Rapporto Ambientale dell’Industria Cartaria Italiana, con la partecipazione dell’On. Roberto Morassut Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Vice-Presidente Confindustria con delega all’Ambiente Maria Cristina Piovesana.
L’industria cartaria, in Italia, è stato tra i primi settori industriali ad aver pubblicato (dal 1999) un Rapporto Ambientale, invitando stakeholders e interlocutori ambientali a un dialogo trasparente e lontano da luoghi comuni e #fakenews. Giunto alla sua 21ª edizione il rapporto, scritto a quattro mani con il supporto di Ambiente Italia, è una ulteriore evoluzione della partnership con Legambiente per una base di confronto da poter condividere già in fase di stesura.
“L’impegno profuso sul fronte ambientale dai nostri imprenditori” afferma Poli “viene quest’anno ulteriormente riconosciuto da un Indicatore di Circolarità di Materia pari a 0.79 in una scala da 0 a 1 (https://www.ellenmacarthurfoundation.org/). Un valore elevato, ottenuto grazie alla capacità del settore di investire in materie prime rinnovabili (fibre vergini da foreste certificate e amidi), e di prendersi cura dei suoi prodotti reimmettendo nel ciclo produttivo carta e imballaggio da riciclare. Il 57% della nostra produzione proviene da fibre riciclate (negli imballaggi siamo oltre l’80%)”. “La carta potrebbe sostituire il 25% degli imballaggi a base di materiali fossili e, grazie alle nuove capacità in corso di avvio, il riciclo potrebbe crescere ancora, passando dalle attuali 10 tonnellate al minuto ad oltre 12. Siamo un settore industriale che di ambiente ci vive: foreste per la materia prima, aria e acqua per lavorarla e fuoco per asciugarla” spiega il Presidente di Assocarta Poli.