Milano, 29 ottobre 2024 - Dal 5 all’8 novembre Assocarta con Federazione Carta Grafica torna al Paper District alla fiera Ecomondo a Rimini con un palinsesto dedicato alle sfide tecnologiche e di mercato che la filiera della carta e della stampa Made in Italy si trova ad affrontare nell’attuale congiuntura economico-ambientale dove normative e obiettivi europei, ma anche occasioni di crescita come quella offerta dal PNRR, accrescono l’importanza dei sistemi industriali come quello della carta.
La produzione nazionale di cartone e cartone mostra una ripresa del 7% nei primi 7 mesi del 2024 sul 2023, a fronte di un parziale recupero della domanda interna (5,4% 6 mesi 2024/2023). Ma crescono del 10,3% anche le importazioni mentre il fatturato si riduce dell’1,8% (6 mesi 2024/2023). La raccolta della carta da riciclare segna un record storico con un tasso di raccolta che, nel 2023, giunge al 75,4%. Aumenta però del 48,3% anche il suo export.
Energy release, con la previsione di meccanismi che facilino gli investimenti in decarbonizzazione in maniera strutturale. Biometano release per la cogenerazione industriale, il modo più efficiente di usare i gas verdi. Tutelare competitività con gas release e riducendo oneri impropri nelle bollette.
Roma, 17 ottobre 2024 - Si è tenuto oggi, presso la sede del GSE a Roma, l’evento di presentazione - in anteprima - dello studio Assocarta sulla “DECARBONIZZAZIONE COMPETITIVA DEL SETTORE CARTARIO ITALIANO: una possibile strategia fra fonti green ed elettrificazione” moderato dalla giornalista Valentina Bisti TG1.
“L’industria cartaria italiana ha già affrontato con successo una transizione energetica basata su gas e cogenerazione ad alta efficienza che ha permesso di sviluppare un tessuto industriale importante e, al contempo, abbattere i consumi energetici (per unità di prodotto) del 25% negli ultimi 25 anni. Investimenti e risultati già messi a segno dal settore sulla base di direttive europee. L’obiettivo attuale è coniugare decarbonizzazione e competitività e per questo è essenziale che le misure di decarbonizzazione siano strettamente collegate ai consumi industriali” afferma Lorenzo Poli, Presidente Assocarta nel suo intervento. “Se decarbonizzare una fonte può essere più o meno rapido, decarbonizzare i consumi è un obiettivo di più lungo termine” aggiunge Poli.
“Il settore cartario come energy-intensive, ad oggi, consuma 2,5 miliardi di m3 di gas (2023) producendo l’80% del fabbisogno energetico in cogenerazione (calore ed energia elettrica) ad un livello di costo che pesa per oltre il 12% sul fatturato del settore (2023), al quale va aggiunto il costo Ets che, in prospettiva nel prossimo decennio, aumenterà a un ritmo tre volte superiore al costo di produzione della carta” spiega Riccardo Siliprandi Senior Principal di Afry Management Consulting introducendo lo studio.
Come raggiungerla? Lo studio a cura di Asssocarta ed Afry Consulting, con il supporto delle cartiere aderenti al progetto, traccia i possibili percorsi della manifattura cartaria per raggiungere gli obiettivi UE di riduzione delle emissioni di CO2.
L'evento di presentazione dello studio si terrà il prossimo 17 ottobre 2024 presso la sala auditorium del GSE (Via Maresciallo Pilsudski, 92) a Roma alle ore 11.00. Interverranno Lorenzo Poli, Presidente Assocarta, Paolo Arrigoni Presidente GSE ed Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. La discussione sarà moderata dalla giornalista Valentina Bisti TG1. Concluderà i lavori il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Richieste al Governo la gas release e l’attuazione dell’electricity release. Il biometano risorsa essenziale da sviluppare con l’industria: siglato Memorandum of Understanding tra Consorzio Italiano Biogas e Assocarta.
Lucca, 9 ottobre 2024 - Oggi, a Lucca, alla conferenza di apertura della 30° edizione della Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria, MIAC, organizzata da Edipap Srl si è discusso di decarbonizzazione competitiva nel settore cartario italiano, un tema all’ordine del giorno dell’agenda politica nazionale.
Al centro del dibattito – moderato dal giornalista Marco Frittella – la competitività dell’industria cartaria tra costi energetici e decarbonizzazione, e il ruolo dei territori e delle comunità, vicini a siti produttivi, nel raggiungimento degli obiettivi climatici UE.
“La produzione nazionale di cartone e cartone mostra una ripresa del 7% nei primi 7 mesi del 2024 sul 2023, a fronte di un parziale recupero della domanda interna (5,4% 6 mesi 2024/2023). Ma crescono del 10,3% anche le importazioni mentre il fatturato si riduce dell’1,8% (6 mesi 2024/2023). La carta da riciclare vede un tasso di raccolta che, nel 2023, giunge al massimo storico del 75,4% ma aumenta del 48,3% anche il suo export” afferma il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli all’apertura della conferenza.
2 ottobre 2024 - “L’EUDR è troppo importante per non farlo bene. Certamente non ignoriamo la crisi ambientale e l’emergenza climatica, che l’EUDR intende contribuire a risolvere“ commenta Massimo Medugno DG Assocarta sulla posticipazione di 12 mesi annunciata, oggi, dalla Commissione Europea per l’applicazione del Regolamento EUDR, che aggiunge “ Va ricordato però che l’industria cartaria non è una fonte di deforestazione e che, già oggi, in quest’ambito, per il legno e derivati, tra cui la cellulosa, la carta e i prodotti in carta, ad esclusione dei prodotti stampati, è in vigore il Regolamento (UE) 995/2013 (EUTR), che continuerà ad applicarsi, per tre anni, per i beni prodotti prima del 29 giugno 2023 o immessi sul mercato entro il 30 dicembre di quest’anno“. A ciò va aggiunto che, inoltre, il 90% della cellulosa è certificata da sistemi di gestione forestale. “Ringraziamo il Governo, il MASAF e le nostre amministrazioni che subito hanno compreso le difficoltà applicative e hanno sostenuto la posticipazione. Il nostro auspicio è che il tempo concesso consenta una solida, ma semplice applicazione, che migliori gli scambi commerciali. E che, intanto, si applichino le norme in vigore anche per l’import di prodotti finiti in Europa”.
27 settembre 2024 - “La carta da riciclare è un miniera strategica per l’industria cartaria come il rottame per la siderurgia” così commenta Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta le parole del Ministro Urso e di tanti esponenti politici che hanno sottolineato l’importanza dei rottami per l’industria siderurgica in occasione dell’Assemblea di ieri di Federacciai, che aggiunge “La produzione nazionale di carta riciclata non riesce a “trasformare” tutta la raccolta nazionale per la mancata competitività conseguenza dei più alti costi energetici, ma anche per l’export extra UE che “sconta” destinazioni con costi non allineati a livello di sostenibilità ambientale e sociale. Per questo, coerentemente con le indicazioni del Rapporto Draghi sull’Economia Circolare europea nel meccanismo delle Materie Prime Critiche va inserita anche la carta da riciclare e cioè i flussi di rifiuti e di materie prime secondarie derivanti dai rifiuti, ai sensi dell’art. 198 bis del DLgs 152/2006 (TUA) che disciplina il Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti e dell’Economia Circolare”.
Roma, 18 settembre 2024 - “Federazione Carta e Grafica sottoscrive le tre priorità della competitività, produttività e comunità indicate dal Presidente Orsini. Mentre sul versante extra europeo affrontiamo produzioni che non possiedono vincoli ambientali e sociali come i nostri, a livello europeo il costo dell’energia continua a rappresentare un gap incolmabile. E i costi di ETS ad esso collegato, come dichiarato dal Presidente Orsini, rischiano di regalare ai competitor internazionali filiere industriali, come quella della carta, che innervano profondamente il tessuto economico e sociale dell’Italia ” ha affermato il Presidente di Federazione Carta e Grafica, Michele Bianchi, oggi a margine dell’Assemblea Annuale di Confindustria a Roma, che ha aggiunto “E la contrazione dell'industria italiana richiede uno scatto della responsabilità collettiva, di tutti i soggetti sociali e politici del nostro Paese, perché l’industria è parte essenziale della comunità".
29 luglio 2024 - Il Piano Mattei sia l’occasione per impostare un nuovo modello di partenariato pubblico privato che permetta alle imprese della manifattura italiana di partecipare alla costruzione di un nuovo mercato energetico, basato sulla cooperazione con il Nord Africa, almeno nello stesso modo in cui la Germania sta, con chirurgica concretezza, stipulando contratti di accesso alle rinnovabili e idrogeno verde con un’ampia molteplicità di interlocutori.
Il Tavolo della Domanda dei consumatori di Confindustria invita il Governo ad attuare il PNIEC come un percorso concreto di avvicinamento agli obiettivi di decarbonizzazione per tutto il Paese, ed evitare che esso confermi la definizione di un modello di mercato delle rinnovabili basato sullo sviluppo interno degli impianti, destinato, come dimostrano i fatti, a restare un obiettivo irrealizzabile.
Basta infatti confrontare l’obiettivo di realizzare oltre 70 GW di nuove FER al 2023 con il trend degli ultimi anni per rendersi conto che l’unico obiettivo effettivamente raggiunto sarà quello di aver garantito incentivi pubblici agli operatori delle rinnovabili.
Le pubblicazioni di questi giorni delle semestrali dei grandi operatori “green” (solo Terna+Enel+Eni hanno messo a segno un utile semestrale totale di 7,6 mld €!!) confermano che il mercato è governato dai produttori di energia e che il progetto di costruzione di un mercato interno delle energie rinnovabili sia fallito. Confermano soprattutto che il problema non è nel prezzo, ma esclusivamente legato ai problemi del permitting, che non potrà essere certo superato da un decreto Ferx generoso, come invece hanno chiesto a gran voce gli operatori nelle ultime settimane.
DL Materie Prime Critiche: nel Registro delle catene del valore strategiche vanno inseriti anche rifiuti e materie prime secondarie
Roma, 3 luglio 2024 - “In tempi di economia circolare, anche i rifiuti e le materie prime secondarie sono importanti come le materie prime “tradizionali” e quindi i relativi flussi di export devono essere monitorati al pari delle Materie Prime Critiche e dei Rottami” così si esprime Massimo Medugno DG Assocarta con riferimento alla nota che il settore oggi invierà alla Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati con riferimento alla conversione del DL Materie Prime Critiche (AC 1930) in corso di conversione, a margine dell’XI Ecoforum di Legambiente in corso a Roma.
“Nella nota inviata alla Commissione - prosegue Medugno - il settore propone che presso il Registro delle catene di valore strategiche vengano monitorate non solo le materie prime strategiche e i rottami, ma anche i rifiuti e i materiali da essi derivanti, funzionali e strategici all’economia circolare e, quindi, ad un sistema economico – quello italiano – che ha il più importante tasso di utilizzo delle materie prime secondarie.”