Lodi (LO), 10 febbraio 2022 - Il biometano rappresenta una delle leve più efficaci per decarbonizzare il settore cartario e raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici del nostro Paese. Inoltre, può rappresentare per le industrie energivore una risposta ai rincari quotidiani dell’energia.
Per questo, oggi il CIB - Consorzio Italiano Biogas e Assocarta hanno siglato un accordo di collaborazione per supportare la riconversione a biometano degli impianti biogas esistenti e lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biometano dalla filiera agroindustriale, quale spinta per la decarbonizzazione dei cicli produttivi energivori, in linea con quanto previsto dalla direttiva RED 2 e dalle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
AIE, ANES E FEDERAZIONE CARTA GRAFICA CHIEDONO AL GOVERNO UN CREDITO DI IMPOSTA SULL’ACQUISTO DELLA CARTA
8 febbraio 2022 – La forte impennata dei costi delle materie prime e dell’energia mette a dura prova la tenuta della filiera editoriale: si rischiano una minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori, gravi problemi per l’editoria scolastica.
L’allarme è lanciato congiuntamente dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dall’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e dalla Federazione Carta Grafica che, di fronte alla grave emergenza, chiedono al Governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali. Una misura urgente a favore della sostenibilità dell’industria editoriale e necessaria per contribuire alla resilienza della filiera, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato.
“I rincari energetici stanno già mettendo a rischio di stop alcuni segmenti produttivi come quello delle riviste stampate in rotocalco. Ma per tutti i settori della stampa editoriale e commerciale l’incremento del costo della carta ha assunto dimensioni tali da erodere ogni marginalità, date le ovvie difficoltà a trasferire a valle tali rincari. A questo scenario si aggiungono le problematiche legate a una scarsa reperibilità della materia prima, anche a causa del processo in atto di riconversione della produzione verso le carte per imballaggi” afferma Emanuele Bona, Presidente di Federazione Carta Grafica.
Tassonomia, gas e nucleare per la transizione.
28 gennaio 2022 - Assocarta accoglie favorevolmente la proposta legislativa della Commissione di modifica dell'attuale regolamento sulle spedizioni di rifiuti sulla falsariga di quanto già espresso dalla Confederazione europea delle industrie cartaie (CEPI).
“Sosteniamo l’obiettivo di promuovere il riciclaggio all’interno dell’Unione Europea e di porre fine all'esportazione dei nostri rifiuti al di fuori della UE in linea standard ambientali europei. La carta da riciclare è una preziosa materia prima secondaria e fondamentale per garantire la nostra transizione verso un'economia circolare” commenta Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta.
Per l’industria cartaria europea è una priorità massimizzare l'utilizzo della carta da riciclare (PfR) in Europa e assicurarsi che il PfR venga usato dalle cartiere per produrre nuovi prodotti in carta e cartone.
Nel 2020, in Europa (UE27, Regno Unito, Norvegia e Svizzera) la quantità totale di carta e cartone raccolta e riciclata nel settore della carta è stata di 56 milioni di tons, raggiungendo un tasso di riciclo del 73,9%.Per la realizzazione di nuovi prodotti di carta e cartone sono stati utilizzati 49,6 milioni di tons di PfR che costituiscono il 56,3% della quantità totale di carta e cartone prodotto, 10,3 milioni di tons sono stati scambiati all'interno del mercato interno e un volume netto di 6,2 milioni di tons (11% del totale 56 milioni di tons) è stato acquistato da paesi terzi, fuori dall'Europa (EU27, UK, Norvegia e Svizzera). La Cina non è più tra i principali destinazioni di esportazione del PfR europeo ma è stata superata da altri paesi come India, Turchia e Indonesia.
SKY TG 24 del 3 gennaio 2022 - https://tg24.sky.it/economia/sky-tg24-business (dal minuto 17)
"Le cartiere italiane che già pagavano il 20% in più l'energia rispetto ai competitor europei si trovano ora a pagare il 20% di un costo aumentato di 6/7 volte" afferma Poli. "In questo momento le cartiere sono ferme per gli interventi programmati di manutenzione ma molte aziende hanno allungato questi tempi di fermo in attesa che la situazione sul fronte prezzi gas migliori. Il rischio che alcune cartiere non riescano a riaprire è forte". "Una delle misure che chiediamo al Governo riguarda la CO2 legata al sistema #ETS ovvero la restituzione del 50% dei costi alle aziende stesse come accade negli altri stati europei" conclude Poli.
10 gennaio 2022 - L’#appello delle #cartiere, #schiacciate dai #costienergia: «Intervenga il governo» su #nordesteconomia.
«Non credo che ci sia un imprenditore, nel mondo delle #cartiere, che in questi ultimi mesi non abbia pensato di #chiudere tutto in attesa di tempi migliori. Un pensiero comprensibile quando il costo dell’energia diventa anche 4 volte quello della materia prima». A dirlo il #Presidente di ProGest Group Spa #BrunoZago.
«La domanda gas è altissima in tutto il mondo - afferma #LucaSassoli AD di #BurgoEnergia Burgo Group – basti pensare che nei prossimi 20 anni la Cina sostituirà il 58% di energia elettrica fornita dal carbone, con energia prodotta dal gas, incrementando il fabbisogno di un quantitativo pari al triplo del consumo di gas dell’Europa e mettendo quindi in crisi l’equilibrio domanda-offerta con conseguente impatto sui prezzi. A ciò si aggiunge la continua riduzione di estrazione del gas in Europa, in particolare dalla Norvegia e dall’Olanda, che renderanno questa commodity sempre più preziosa. Anche l’energia elettrica subirà lo stesso trend dal momento che la formazione del prezzo sarà legata al prezzo del gas».