Verso le 5 di sera do sempre un'occhiata a Greenreport. E, stasera (ieri), preso da irrefrenabile vena, provo a fare qualche commento partendo dall'affermazione "L'energia non può essere l'unico campo sul quale investire quando si parla di green economy e dunque al risparmio e alla rinnovabilità di essa, va affiancata anche il risparmio e la rinnovabilità della materia".
Milano, 24 settembre 2012 – Una scatola da gioco didattica per guidare insegnanti e alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado alla scoperta del mondo della carta, degli imballaggi in carta, del riciclo e del recupero dei prodotti cartari, con l’obiettivo di promuovere un’informazione “trasparente” e responsabile sull’importanza e sulla sostenibilità ambientale della carta e del suo processo di produzione. Perché dai banchi di scuola il sapere venga trasferito nella vita di tutti i giorni.
CEPI, Federazione Europea dell’Industria Cartaria e IndustriAll, Sindacato dell’Unione Europea hanno recentemente presentato un Manuale delle buone pratiche sulla salute e sulla sicurezza nell’industria cartaria europea. Si tratta di un lavoro congiunto che comprende ben 22 best practises raccolte tra le aziende aderenti a CEPI e al Sindacato Europeo con il supporto della Commissione Europea, Direzione Generale del Lavoro e Affari Sociali.
“Come CEPI e IndustriAll crediamo che questo Report possa divenire uno strumento di lavoro per i responsabili della salute e della sicurezza nelle cartiere europee. Esso dovrebbe contribuire allo sforzo di ridurre in modo significativo i rischi legati al lavoro in cartiera sulla strada verso un obiettivo 0 infortuni” ha affermato Teresa Presas, Direttore Generale di CEPI.
Il Manuale “No Paper Without Skilled, Healthy and Safe People” con le specifiche delle 22 best practises illustrate indirizza tutte le tipologie di cartiera e le problematiche di salute e sicurezza legate ad esse e le differenti attività come le operazioni giornaliere, trasporto, manutenzione etc.
“Produrre carta in Europa richiede l’utilizzo di molte risorse tra le quali il personale che risulta essere la più importante” ha sottolineato Jorma Rusanen di IndustriALL “come CEPI e IndustriAll invitiamo tutti i nostri membri a discutere ed utilizzare le pratiche proposte nel Manuale. Invitiamo inoltre altri settori industriali a leggere il Manuale adattando le best pratises alle loro esigenze aziendali”.
Il Manuale, che è parte della campagna EU-OSHA per ambienti di lavoro più sani e più sicuri, verrà distribuito a tutti gli impianti cartari in Europa e in particolare Assocarta provvederà successivamente alla sua diffusione presso tutte le cartiere presenti sul territorio nazionale.
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6 settembre 2012 - “Siamo un settore che utilizza materie prime rinnovabili e che ricicla gran parte della carta immessa nell’ecosistema Italia” afferma Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta. Questo quanto emerge dalla fotografia scattata dalla 13° edizione del Rapporto Ambientale dell’industria cartaria italiana che misura le performance ambientali del settore per il biennio 2009/2010.
Nel 2013 extra costi fino a 50 milioni di Euro per le cartiere italiane a causa del mancato riconoscimento di quote di emissione di CO2 che copriranno meno del 70% del reale fabbisogno del settore: nel rispondere alla consultazione pubblica indetta dal Comitato Nazionale Emissions Trading, il settore cartario chiede con urgenza misure di compensazione già in via di predisposizione in Germania e Gran Bretagna
''Brusca la frenata della produzione nel primo quadrimestre 2012: - 6,2% . Solo grazie alla positiva dinamica dell'export con il nuovo record di oltre 3,6 milioni di tonnellate, il 2011 è stato archiviato con una produzione di 9,13 milioni di tonnellate di carta e cartone''. Lo ha detto il Presidente di Assocarta, Paolo Culicchi, nella sua relazione all'assemblea annuale di Assocarta, tenutasi oggi a Roma.
Resi noti a Milano i risultati dello studio Lorien Consulting sulla carta nella comunicazione multicanale nell’ambito dell’evento “IO SONO QUI” organizzato da Print Power Italy: il 96,2% delle aziende italiane utilizza la comunicazione su carta nel proprio media mix
Roma 3 maggio - Nel corso dell’incontro svoltosi oggi a Roma, in occasione dell’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL per le aziende cartarie e cartotecniche, tra le delegazioni di Assocarta, Assografici, SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL Carta e Stampa è emersa la volontà di incontrare congiuntamente il Ministro per lo Sviluppo Economico al fine di ottenere con urgenza provvedimenti che possano restituire competitività all’ industria nazionale della carta, la quale è penalizzata in particolare da un costo dell’ energia nettamente superiore alla concorrenza europea.
Il settore cartario è il primo anello di un’importante filiera produttiva, che ha un’occupazione complessiva diretta di 222 mila addetti, e una indotta di circa 550 mila. La filiera ha prodotto nel 2011 un fatturato di oltre 36 miliardi di euro.
Le Organizzazioni Sindacali, Assocarta e Assografici ritengono fondamentale che il Governo, al fine di permettere un rapido recupero di competitività per realizzare la continuità produttiva e la salvaguardia dell’occupazione, adotti urgentemente alcune misure riguardo al costo dell’ energia (le aziende italiane pagano gas ed energia elettrica circa il 40% in più rispetto ai concorrenti europei), ma anche riguardo alla valorizzazione di una materia prima di produzione nazionale come la carta da macero.
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Roma, 24 aprile 2012 – Assocarta ha presentato oggi a Roma presso Palazzo Ruspoli il nuovo kit ludico-informativo per la scuola “Viva la Carta” alla presenza del Consigliere del Ministro dell’Ambiente Paolo Messa.
La scatola da gioco “Viva la Carta”, che per la sua valenza didattica ha già ricevuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata realizzata da Vannini Editrice per Assocarta con il contributo di Comieco e Two Sides (www.twosides.info/it) ed è rivolta ai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, che possono farne richiesta gratuitamente, con l’obiettivo di promuovere un’informazione “trasparente” e responsabile sull’importanza e sulla sostenibilità ambientale della carta e del suo processo di produzione e di riciclo.
“La carta possiede delle caratteristiche esclusive di rinnovabilità e riciclabilità che le conferiscono il merito di prodotto veramente sostenibile” spiega Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta “le cartiere italiane nel 2011 hanno prodotto 9,1 milioni di tonnellate di carta e cartone ottenute per il 55,2% da fibre di recupero, ovvero carta da macero proveniente dalla raccolta differenziata, mentre la restante percentuale è stata realizzata a partire da cellulosa e legno – materia prima rinnovabile per eccellenza - provenienti per l’88% da foreste europee gestite in modo sostenibile” conclude Culicchi sottolineando che la carta non distrugge le foreste anzi ne favorisce la gestione sostenibile tanto che quelle europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio ogni anno (850.000 ha / anno – Fonte: FAO Global Forest Resources 2010).
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Assocarta ha sottoscritto la “Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale” di Confindustria che rappresenta, per le imprese e le associazioni confederate, uno strumento volontario di indirizzo nel cammino per uno sviluppo sostenibile.
Assocarta e le cartiere italiane che volontariamente aderiscono alla “Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale” assumono i valori e gli impegni previsti nei dieci principi in essa contenuti come parte integrante della loro attività e del loro processo di crescita produttiva.
“Più del 60% della carta e del cartone prodotti in Italia proviene da impianti certificati ISO 14001 e/o EMAS mentre negli ultimi 14 anni si è ridotto l’impiego d’acqua per unità di prodotto del 40% e il fabbisogno energetico del 20%” afferma Massimo Medugno Direttore Generale di Assocarta intervenuto oggi alla Tavola Rotonda nell’ambito dell’evento organizzato da Assolombarda e Confindustria “L’impegno dell’industria italiana per lo sviluppo sostenibile”.
“Tuttavia” spiega Medugno “il nostro Paese è ancora in ritardo sul fronte del recupero di energia dai residui del processo di produzione ricchi di biomassa e idonei al recupero energetico. Soltanto il 28,3% dei rifiuti di cartiera vengono avviati a tale recupero contro una media europea del 50% a causa della mancanza di infrastrutture”.