Comunicati stampa
Rimini, 8 novembre 2019 – Si è tenuto oggi, nell’ambito di Ecomondo a Rimini, il seminario “La Bioeconomia circolare nella filiera della carta” organizzato dal comitato scientifico di Ecomondo, Comieco, Assocarta, Assografici e Unirima.
Giuseppe Scarascia Mugnozza dell'Università di Viterbo ha introdotto il tema della bioeconomia circolare nella filiera cartaria e dell’importanza della qualità della raccolta differenziata della carta e del cartone, temi sui quali sono intervenuti i direttori delle associazioni coinvolte nella filiera.
La filiera della carta produce un biomateriale che viene poi riciclato dallo stesso comparto con un tasso di circolarità del 55%*, con eccellenze nel settore imballaggi che innalzano il tasso di riciclo all’80% (nuovo obiettivo della Direttiva Comunitaria da recepire) portando il nostro Paese al terzo posto, a livello europeo, per utilizzo di carta da riciclare.
“A fronte degli oltre 5,5 milioni di tonnellate di carta realizzate con carta da riciclare, ogni anno vengono anche prodotte 300 mila tonnellate di scarti di riciclo (in un rapporto di 1:17) che andrebbero recuperate mediante termovalorizzazione. Tuttavia, esiste un solo impianto dedicato in Umbria, mentre un secondo impianto sito in Lombardia non viene utilizzato in maniera costante” spiega Massimo Medugno DG Assocarta “mentre recuperare energia da tutti gli scarti significherebbe chiudere il ciclo del riciclo e ridurre l’impiego di fonti fossili” (Fonte: Rapporto Ambientale Assocarta).
Mercoledì 6 novembre 2019, presso la X Commissione Attività produttive della Camera dei deputati, sono stati auditi, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul PNIEC, i rappresentanti di Assocarta, l’Associazione imprenditoriale di categoria che aggrega, rappresenta e tutela le aziende che producono in Italia carta, cartoni e paste per carta.
A margine dell’Audizione, il Presidente Marchi ha segnalato che gli obiettivi europei e nazionali sul PNIEC sono sfidanti e prevedono quindi l’impiego di enormi risorse economiche per sostenere il percorso verso la decarbonizzazione e profonde trasformazioni dei processi industriali e di tutta l’economia ma che questo percorso deve essere attuato mantenendo competitiva l’industria nazionale in modo che la stessa possa fare da volano alla transizione energetica senza dislocare produzioni che sarebbero una perdita per l’ambiente e per il Paese.
Nel ricordare che il settore cartario è tra i settori industriali che hanno già raggiunto un più elevato grado di sostenibilità e che, al contempo, il settore cartario nazionale è più sostenibile rispetto agli altri paesi europei, Marchi ha aggiunto che “i piani di riduzione della CO2 devono permettere di raggiungere gli obiettivi con sufficiente flessibilità e lasciare aperta la possibilità di incorporare il progresso tecnologico che si registrerà nei prossimi anni e che porterà ad un riduzione dei costi delle tecnologie”.
Secondo il Consigliere di Assocarta Carlo De Iuliis “la sostituzione dell’energia termica prodotta tramite il gas naturale con energia elettrica proveniente dalla rete non è una soluzione percorribile per il settore cartario a meno dell’identificazione di innovative e attualmente non disponibili tecnologie. Già oggi infatti in molti casi la produzione di energia elettrica in sito con la cogenerazione ad alto rendimento sopperisce all’impossibilità della rete a coprire il fabbisogno elettrico della cartiera”. Tuttavia, seppure si possa intravvedere un ruolo crescente dell’energia elettrica, “il gas naturale svolge e dovrà continuare a svolgere un ruolo chiave nella transizione essendo il combustibile fossile e minore emissione di CO2 e quindi l’ultimo che deve essere sostituto rispetto alle altre fonti fossili e il suo uso destinato a chi meglio lo sa utilizzare, ovvero sfruttando la cogenerazione. Accanto all’utilizzo in maniera efficiente del gas naturale occorre anche valorizzare energeticamente gli scarti del processo industriale non più reintegrabili nel processo per chiudere il ciclo dell’economia circolare, come fanno già ampiamente i nostri concorrenti europei”.
Roma, 31 ottobre 2019 - Si è tenuta oggi a Roma la seconda giornata del Forum Nazionale sulla Gestione Forestale Sostenibile organizzato da Legambiente, con il supporto della Federazione Carta Grafica, e delle componenti che ne fanno parte quali Assocarta, Assografici e Acimga.
Durante l’evento, incentrato quest’anno sul tema della bio-economica delle foreste, è intervenuto - per la Federazione Carta Grafica - il Direttore di Assocarta Massimo Medugno, illustrando come i comparti industriali rappresentati dalla Federazione si inseriscano, a pieno titolo, in quella che viene definita bio-economia circolare con una attenzione particolare all’utilizzo del capitale naturale che nasce da un impegno costante delle aziende in termini di Responsabilità Sociale d’Impresa.
“La sinergia tra la comunità urbana e l’industria cartaria concorre alla buona gestione delle risorse: dalla raccolta differenziata della carta proviene la prima materia prima del settore facendo della città una vera e propria foresta urbana. Più della metà della carta prodotta in Italia proviene dal riciclo e nell’imballaggio la percentuale di riciclo è all’80%” * afferma Medugno intervenuto al panel dal titolo “Le foreste urbane per rigenerare le città“.
Roma, 22 ottobre 2019 - Unitamente alle organizzazioni di imprese italiane sotto riportate firmatarie dell’appello a Governo e Parlamento per lo sblocco delle attività di riciclo e recupero dei rifiuti (end of waste) dello scorso 25 luglio, Assocarta e Federazione Carta Grafica esprimono apprezzamento per l’emendamento approvato in Commissione al Senato che consente l’operatività delle autorizzazioni regionali caso per caso sulla base dei nuovi criteri europei e che fa salve le autorizzazioni esistenti.
Come è noto, dopo una sentenza del Consiglio di Stato e la norma introdotta con la legge “sblocca cantieri”, molte autorizzazioni in scadenza o per nuove attività di riciclo erano bloccate, con evidenti pregiudizi per il raggiungimento degli obiettivi dell’economia circolare.
Ora, appena la nuova norma entrerà in vigore, il blocco creato dalla precedente norma sarà abrogato e molte autorizzazioni regionali al riciclo dei rifiuti potranno essere di nuovo rilasciate.
Il meccanismo introdotto di controllo a campione, centralizzato a livello ministeriale per le decisioni, della conformità delle modalità operative e gestionali degli impianti di riciclo - numerosi e in genere di piccole e medie dimensioni - autorizzati dalle Regioni, rischia di essere di difficile attuazione e di scarsa efficacia, di generare incertezza sull’efficacia dell’autorizzazione rilasciate e di aggiungere complicazioni alle attività di riciclo.
Auspicando che su tale tema vi sia in futuro una più attenta valutazione, ribadiamo la nostra soddisfazione perché è stata accolta anche la nostra proposta di provvedere con urgenza intervenendo nel disegno di legge di conversione del decreto sulle crisi aziendali.
ASSOCARTA, FEDERAZIONE CARTA E GRAFICA, CONFINDUSTRIA, CIRCULAR ECONOMY NETWORK, CNA, FISEUNICIRCULAR, FISE ASSOAMBIENTE, CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI, CONFARTIGIANATO IMPRESE, CONFCOOPERATIVE, LEGACOOP PRODUZIONE E SERVIZI, CISAMBIENTE, CONAI, CONOU, ECOPNEUS, CONFEDERAZIONE LIBERE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE ITALIANE, GREEN ECONOMY NETWORK DI ASSOLOMBARDA, UTILITALIA, CASARTIGIANI, CONFAPI, ASSOVETRO, CONFAGRICOLTURA, CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI, ECOTYRE, COBAT, CONSORZIO RICREA, ANCO, AIRA, GREENTIRE, ASSOBIOPLASTICHE, ASCOMAC COGENA, ECODOM, AMIS, COMIECO, CENTRO DI COORDINAMENTO RAEE, SITEB, ASSOREM, FIRI, FEDERBETON, AITEC, CONOE, COREPLA, FEDERESCO, ANGAM.
Ahlstrom Munksjo Italia Spa, Bartoli Spa, Cartiere di Trevi Spa, DS Smith Paper Italia Srl, Essity Italy Spa, Reno De Medici Spa, Lucart Spa, Sicem Saga Spa, Sofidel Spa, Smurfitt Kappa Italia Spa sono le cartiere finaliste che si sono distinte per aver dedicato risorse e investimenti a progetti innovativi in termini di processo, prodotto ed efficienza energetica, in una prospettiva di economia circolare.
Lucca, 11 ottobre 2019 – Nell’ambito del MIAC Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria, si è svolta oggi, a Lucca, la premiazione della 1° edizione del bando di concorso MIAC INNOVATION AWARD organizzato da Assocarta e da Edipap, ente organizzatore della fiera MIAC.
Ahlstrom Munksjo Italia Spa, Bartoli Spa, Cartiere di Trevi Spa, DS Smith Paper Italia Srl, Essity Italy Spa, Reno De Medici Spa, Lucart Spa, Sicem Saga Spa, Sofidel Spa, Smurfitt Kappa Italia Spa sono le dieci cartiere finaliste che si sono distinte per aver dedicato risorse e investimenti a progetti innovativi in termini di processo, prodotto ed efficienza energetica, in una prospettiva di economia circolare.
“Obiettivo del MIAC INNOVATION AWARD è la promozione di iniziative di innovazione tecnologica nel settore cartario volte a favorire investimenti e competitività nelle imprese, e la raccolta delle migliore pratiche” spiega Massimo Ramunni Vice Direttore di Assocarta e Segretario di Aticelca, l’associazione italiana dei tecnici cartari, alla quale è stato affidato l’esame e la selezione dei progetti in gara con una commissione esaminatrice qualificata, coadiuvata dal voto on line.
“Innovazione tecnologica, creatività e flessibilità sono le carte vincenti delle cartiere italiane che producono carta, biomateriale high-tech, innovativo e tecnologico, che coniuga tradizione ed innovazione di processo e di prodotto con un’attenzione sempre tesa all’efficienza energetica, in una prospettiva di economia circolare” sottolinea Ramunni.
Presentato in Regione "PAPER 19", primo corso superiore di alta formazione per il comparto della carta
Firenze, 25 luglio 2019 - Una grande occasione di alta formazione per i diplomati ed un'ottima opportunità di occupazione in uno dei più importanti settori produttivi toscani. Si chiama Paper 19 il primo corso biennale di Tecnico Superiore (in pratica i “supertecnici” tanto richiesti dalle imprese) promosso, con specifico riguardo al comparto delle aziende della carta e del cartone e della relativa produzione di macchine, dall' ITS* Prime in co-progettazione con Federazione Carta Grafica, Confindustria Toscana Nord e le principali realtà industriali nel territorio. Presente al tavolo anche Confindustria Toscana e Sofidel, una delle imprese che hanno contribuito alla redazione del progetto e ne sosterranno il percorso.
Massimo Medugno DG Assocarta sull'End of Waste
Milano, 29 luglio 2019 - “Assurdo che il DM 5.2.1998, nato per incentivare il recupero, sia diventato uno standard nazionale che blocca il sistema EoW e il riciclo. La soluzione è davanti agli occhi di tutti e senza grande sforzo: il recepimento anticipato dell’art. 6 della Direttiva Rifiuti n. 851 che prevede il caso per caso e un registro nazionale. Bloccare il riciclo significa bloccare l’industria e l’Economia Circolare in Italia” ha affermato Massimo Medugno DG Assocarta a margine dell’evento organizzato dal Circular Economy Network lo scorso 25 luglio durante il quale il mondo imprenditoriale e associativo ha fatto un appello a Governo e Parlamento per trovare una soluzione al blocco delle operazioni di riciclo dei rifiuti nel nostro Paese. (CS diffuso dal CEN del 25 luglio segue)
Con un alto tasso di circolarità e di investimenti sul territorio, l’industria cartaria italiana chiude il 2018 con un fatturato di 7,72 miliardi di Euro e una produzione superiore a 9 milioni di tonnellate. Nel primo trimestre produzione e fatturato rispettivamente a - 2% e - 2.2%. Urgente l’azzeramento del gap di prezzo del gas tra Italia e Europa e la chiusura del ciclo degli scarti.
Roma, 18 giugno 2019 - L’Italia nel 2018 si conferma 4° produttore di carta in Europa, con più di 9 milioni di tonnellate generate per il 57% (tasso di circolarità)* con carta da riciclare, ma nel comparto imballaggio tale tasso già raggiunge l’80% centrando il nuovo obiettivo di riciclo della Direttiva Comunitaria, ancora da recepire. La carta è, inoltre, la frazione più raccolta tra i rifiuti urbani, dopo l’organico e dà un contributo fondamentale alla gestione dei rifiuti e all’Economia Circolare del Paese.
“La carta è un esempio di bio-economia circolare in quanto rinnovabile e riciclabile ma è anche espressione di una cultura che porta i nostri imprenditori a investire il 5,9% del fatturato sul territorio, incidendo sullo sviluppo ambientale e sociale del nostro Paese” afferma il Presidente di Assocarta Girolamo Marchi in apertura dell’Assemblea Annuale di Assocarta, svoltasi oggi a Roma presso Civita. Con la partecipazione di Francesco Vetrò Presidente GSE, Stefano Laporta Presidente ISPRA, Stefano Saglia Componente Collegio ARERA e Stefano Ciafani Presidente Legambiente, che si sono confrontati in una tavola rotonda sul tema “Carta cultura circolare”, moderata da Silvia Pieraccini de Il Sole24Ore. “E’ inconcepibile” prosegue Marchi “raccontare che l’Italia è pur sempre il secondo Paese manifatturiero in Europa e poi, di fatto, bloccare gli investimenti. Progetti concreti di Economia Circolare diventano ostaggi di una Burocrazia senza un Fine. Non solo non si riescono a recuperare gli scarti del riciclo, ma neanche ad aumentare il riciclo della carta. Non siamo nelle sabbie mobili…ma nelle sabbie immobili”.
LA CARTA: UN ESEMPIO DI BIOECONOMIA CIRCOLARE
LA CARTA: UN ESEMPIO DI BIOECONOMIA CIRCOLARE
Torino, 30 maggio 2019 – “La carta è un esempio di bioeconomia circolare in quanto è una tecnologia che ha saputo coniugare la sostenibilità con l’impiego di materie prime rinnovabili e il riciclo dei prodotti a fine vita” esordisce il Presidente Marchi in occasione della conferenza stampa, presso l’Unione Industriali di Torino, di presentazione dei dati dell’edizione n. 20 del Rapporto Ambientale del settore cartario “Infatti, la carta è rinnovabile, riciclabile, biodegradabile e compostabile”.
Secondo i dati disponibili il settore cartario ha fatturato nel 2018 circa 7,7 miliardi (+4,2%, aumento in parte spiegabile con la crescita esponenziale del costo delle cellulose) per più di 9 milioni di produzione (+0,1%). Buon trend per gli imballaggi e le speciali, stabili le carte igienico sanitarie, ancora in riduzione le carte grafiche.
Nei primi 3 mesi del 2019 calano la produzione (-2%) e il fatturato (-2,2%) rispetto ai buoni livelli dello stesso periodo 2018. Tale risultato risente dei ridimensionamenti presentati dai primi due mesi (-4,5% per gennaio e -1,6% per febbraio), a fronte della conferma in marzo dei volumi realizzati un anno prima. Scendono ancora le carte grafiche, stabili le carte igienico sanitarie, cresce ancora l’imballaggio ma su livelli inferiori rispetto all’anno passato.
ASSOCARTA RICEVUTA OGGI IN AUDIZIONE DA ARERA
Serve pianificare l’uso delle infrastrutture di recupero energetico e discariche e autorizzarne di nuove, facendo in modo che privilegino il recupero dei rifiuti rimossi nelle operazioni di recupero e riciclaggio.
Roma, 9 maggio 2019 - Assocarta è stata ricevuta oggi in audizione da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), a Roma presso il Centro Congressi “Roma Eventi – Fontana di Trevi” Piazza della Pilotta.
Nel corso dell’audizione, durante la quale sono intervenuti Massimo Ramunni e Alessandro Bertoglio, rispettivamente Vice Direttore e Responsabile Energia di Assocarta, si è illustrato l’importanza del gas naturale quale materia prima fondamentale per il settore cartario in quanto alimenta principalmente gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Un utilizzo quindi efficiente rispetto alle produzioni separate, con vantaggi per la collettività in termini di riduzione di fabbisogno di energia primaria e di emissioni di CO2 evitate.
Il gas naturale riveste anche un ruolo chiave nell’economia circolare. L’industria cartaria italiana è una delle prime industrie europee del riciclo. Tale sviluppo è stato possibile grazie al gas e il mantenimento della disponibilità di tale combustibile a prezzi competitivi permette di salvaguardare l’importante fetta di economia circolare rappresentata dal settore cartario.
“Serve quindi pianificare l’uso delle infrastrutture (di recupero energetico e discariche) e autorizzarne di nuove, facendo in modo che privilegino il recupero dei rifiuti rimossi nelle operazioni di recupero e riciclaggio” evidenzia Ramunni “Questi rifiuti hanno di fatto origine e caratteristiche di un rifiuto urbano e dovrebbero quindi rientrare nelle attività di regolazione e controllo dell’Autorità e obbligatoriamente nella pianificazione regionale”.