Comunicati stampa
11 luglio 2022 - “Nei prossimi giorni, saranno inevitabili fermate produttive delle cartiere italiane – così commenta il rialzo dei prezzi del gas il Presidente di Assocarta Lorenzo Poli – la situazione è ancor più grave del mese di marzo, se è possibile, in cui ai picchi sono seguiti momenti di ribasso del prezzo. Ora invece, da qualche settimana, i costi crescono costantemente, senza sosta, su un livello di 180 Euro/Mwh, 9 volte di più rispetto al giugno 2021”.
Come se ciò non bastasse, la recente vicenda dell’introduzione del “de minimis” sui crediti d’imposta per gli acquisti di gas e energia, aumenta l’incertezza. “Su questo punto, chiediamo immediata chiarezza circa l’uso dei crediti di imposta del secondo trimestre ed auspichiamo l’estensione urgente degli stessi per la restante parte dell’anno, che si prospetta molto più complicata del secondo trimestre stesso, oltre ogni immaginazione e aspettativa imprenditoriale” aggiunge Poli.
“In questo scenario, si inserisce anche la difficoltà delle aziende industriali nel definire i contratti di fornitura gas per il prossimo anno termico dato che i principali fornitori - non sapendo quanto gas arriverà dalla Russia - non si impegnano a garantire contrattualmente la consegna del gas. Purtroppo, noi industriali stiamo invece già prendendo impegni commerciali con i nostri clienti, anche nel prossimo trimestre, assumendoci di conseguenza un rischio elevato. In questi giorni, il maggior fornitore elettrico sta inviando lettere di preavviso per la rescissione dei contratti in essere in quanto non sarebbe in grado di garantire le condizioni precedentemente negoziate e sottoscritte. Vorremmo che su questo tema l’ARERA, il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero della Transizione Ecologica si esprimessero a garanzia degli obblighi di priorità di fornitura alle aziende industriali per evitare il rischio di fermata di tutta la catena produttiva del Paese e, in particolare di una filiera essenziale come quella della Carta e dell’Economia Circolare, che ogni anno ricicla 6 milioni di carta da riciclare” prosegue Poli.
Il settore cartario italiano chiude il 2021 con +12,5% di produzione e un fatturato di 8 miliardi di Euro che fanno del nostro Paese il 2° produttore di carta e il 2° riciclatore in Europa. Ma i primi quattro mesi del 2022, a seguito del conflitto russo-ucraino, sono segnati dall’incertezza a causa di costi energetici, inflazione, crescita dei tassi d’interesse e inversione nei consumi.
Si è tenuta lo scorso 24 giugno, presso Associazione Civita a Roma, l’Assemblea Annuale di Assocarta dal titolo “ENERGIE PER LA TRANSIZIONE”. Lorenzo Poli Presidente Assocarta ha illustrato l’andamento del settore cartario italiano nel 2021-2022 con un focus sulle richieste del comparto al Governo per poter allineare l’industria cartaria italiana a quella europea sui temi della transizione ecologica ed energetica. Con la partecipazione di Laura D’Aprile - Capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del MITE Alessia Rotta - Presidente Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Giorgio Zampetti - Direttore di Legambiente, Chicco Testa - Presidente di Assoambiente e Giovanni Baroni - Vice Presidente Confindustria e Vice Presidente Piccola Industria.
“Nel 2021 la produzione italiana di carte e cartoni si attesta a oltre 9,6 milioni di tonnellate (+12,5% dopo il -4,1 % del 2020) che, per la prima volta, pone l’Italia al 2° posto in Europa, dopo la Germania” afferma oggi Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta, all’Assemblea di Assocarta. “Se, poi, guardiamo i risultati ambientali ci rendiamo conto del “doppio dividendo”: gli obiettivi economici sono stati conseguiti insieme a quelli ambientali. Il settore utilizza il 90% di fibre vergini certificate PEFC e FSC ed è il 2° secondo riciclatore in Europa, dopo la Germania, oltre ad aver ridotto le emissioni di CO2 del 30% dagli anni ’90 ad oggi” spiega Poli.
FATTURATO 2021 IN FORTE RIPRESA (+15,7%) E SOPRA I LIVELLI PRE-PANDEMIA, MA I COSTI ENERGIA-MATERIE PRIME FRENANO RIPRESA E RALLENTANO PRODUZIONE.
QUESTIONE ENERGETICA, RILANCIO ECONOMIA CIRCOLARE, SOSTEGNO ALL’EDITORIA LE PRIORITÀ CHE IL GOVERNO DEVE AFFRONTARE.
3 maggio 2022 – Si è svolta oggi, presso la Fiera Milano Rho, in occasione della prima giornata della manifestazione fieristica Print4all, l’Assemblea Pubblica della Federazione Carta Grafica.
L’evento è stato aperto dalla relazione del Presidente della Federazione Carlo Emanuele Bona che ha illustrato i dati di consuntivo della filiera e dei settori coinvolti (si veda la nota congiunturale di Federazione Carta Grafica in allegato): complessivamente il segmento vale 25,3 miliardi di Euro, pesa l’1,4% del PIL italiano, e vanta 4 miliardi di Euro di saldo positivo della bilancia commerciale. Una crescita del 15,7% pari a 3,4 miliardi di Euro rispetto al 2020, che riporta il settore sopra i livelli pre-pandemici. Un risultato trainato dalla crescita record del settore cartario, da un ottimo andamento della trasformazione e della produzione di macchine per la stampa e il converting e anche da una buona ripresa del settore grafico editoriale.
“Tale incremento – ha chiarito subito Bona nella sua relazione - è frutto certamente di una reale crescita produttiva, ma va interpretato anche tenendo conto del forte aumento dei prezzi che ha caratterizzato tutto il 2021, soprattutto nei mesi finali dell’anno. Incrementi che hanno riguardato in particolare il settore cartaio, che ha tentato di recuperare parte degli ingenti rincari delle materie prime fibrose e soprattutto degli importanti aumenti dei costi di gas ed energia”.
18 marzo 2022 - Giornata Mondiale del Riciclo
Il Riciclo della Carta in Italia è Essenziale all'Economia Circolare nell'era della crisi energetica. Nella filiera italiana carta e grafica la fotografia del successo italiano di riciclo: nel 2021 le cartiere italiane riciclano il 16% in più di carta e cartone rispetto al 2020 (5,2 tonnellate nel 2020, oltre 6 nel 2021)
17 marzo 2022 - Alla vigilia della Giornata Mondiale del Riciclo 2022, istituita nel 2018 da Recycling Foundation, la Federazione Carta Grafica con Comieco affermano la centralità del riciclo della carta e del cartone all'economia circolare del Paese, soprattutto in quest'era di crisi energetica dove il riciclo delle risorse diventa imperativo a una sostenibilità dove economia e ambiente risultano sempre più integrate e a sostegno dell'attuale crisi geo-politica. "Gli italiani" spiega Massimo Medugno Direttore Generale Federazione Carta Grafica "possono celebrare questa giornata da “leader”. L’Italia, infatti, essendo un territorio con scarse materie prime ha imparato l’arte del riciclo: dare una seconda vita ai materiali, in particolare a carta e cartone, è infatti una delle eccellenze Made in Italy". "In Italia, nel 2020" prosegue Medugno "è stato raggiunto il tasso di riciclo dell’87,3% negli imballaggi in carta e cartone. Scarti provenienti dalle industrie cartarie o editoriali, uffici, attività commerciali e di trasporto e dei rifiuti domestici sono stati lavorati e riciclati nelle cartiere italiane perché avessero una seconda vita negli imballaggi in carta e cartone. Obiettivo europeo di riciclo di carta e cartone dell'85% al 2030 raggiunto e superato con 10 anni di anticipo mentre la media UE è del 73,9%. La vocazione storica al riciclo di carta e cartone in Italia è dimostrata anche dalla seconda posizione del nostro Paese (dopo la Germania), a livello europeo, per utilizzo di carta da riciclare con l’11% dei volumi complessivi. (Dati Assocarta e Federazione Carta Grafica)
Sempre più numerose le cartiere italiane costrette a sospendere la produzione. Il peso della bolletta del gas sul fatturato è aumentato del 400% solo nel 2021/2020.
8 marzo 2022 – Nell’attuale shock energetico, nel quale le imprese italiane energivore si trovano ad operare, sempre più cartiere italiane si stanno fermando perché i costi del gas per produrre una tonnellate di carta sono nettamente superiori al costo di vendita.
“Se lo scorso dicembre le cartiere italiane pagavano il gas naturale, col quale producono energia elettrica per il funzionamento degli impianti, cinque volte in più, in questi giorni il costo è mediamente decuplicato, con punte di quindici volte di più” spiega Lorenzo Poli. “Abbiamo resistito, anche producendo in perdita, ma in questi giorni sempre più stabilimenti cartari si stanno fermando e stanno riducendo l’attività. Non ci ha fermato la pandemia, ci sta riuscendo uno shock energetico, a seguito dell’attuale situazione di crisi tra Ucraina e Russia” aggiunge Poli.
23 febbraio 2022 - Si è recentemente concluso il progetto europeo “Turn the Page. Il tuo futuro nell’industria della carta” lanciato nel marzo 2020 dalla Confederation of European Paper Industries (Cepi) in collaborazione con IndustriAll European Trade Union. Con il supporto di Assocarta e delle associazioni nazionali della carta di Belgio, Finlandia, Germania e Polonia oltre che da Spin360 come partner tecnico.
Il progetto UE “Turn the Page” (TTP) è stato ideato al fine di sviluppare una strategia per il settore della carta, dei cartoni e delle paste per carta, in modo da attrarre in modo permanente i giovani, e migliorare e sviluppare la percezione che questi hanno del settore.
L’industria europea della carta è una realtà sostenibile, altamente innovativa e sempre più digitale, in grado di fornire soluzioni e tecnologie di ultima generazione alla nostra società. Questi dati, così come le svariate opportunità lavorative offerte dal settore, sono sconosciuti ai più.
Il progetto Turn the Page punta a colmare questo divario fornendo strumenti di comunicazione e informazioni facilmente accessibili circa il settore in quanto tale, nonché sulle diverse opportunità lavorative e formative. Si rivolge ai giovani di tutti i livelli d’istruzione e offre la possibilità di entrare in contatto diretto e pratico con il settore. Dal punto di vista delle parti interessate, il progetto agevola la raccolta e lo scambio di esempi di buone pratiche sia nell’assunzione che nell’impiego di giovani lavoratori.
Roma, 16 febbraio 2022 - Massimo Medugno DG Assocarta è intervenuto oggi alla tavola rotonda “Buone pratiche territoriali e gestione materiali da riciclo” nell’ambito dell’EcoForum di Legambiente della Regione Lazio.
La regione svolge un ruolo importante nel sistema cartario italiano con il distretto cartario di Frosinone e la presenza di otto impianti e una capacità di riciclo che assorbe quasi l’8% del consumo nazionale di carte da riciclare. La raccolta pro-capite in Lazio pari a 62.5 Kg è superiore a quella nazionale di 57.5 Kg.
“L’industria cartaria nazionale durante la pandemia, dopo essere stata riconosciuta essenziale, ha dimostrato di poter soddisfare le esigenze dei cittadini producendo beni essenziali come le carte igieniche e sanitarie e l’imballaggio, di molto cresciuto a seguito della forte impennate degli acquisti on line. Tuttavia il settore in quel periodo ha risentito del rallentamento della raccolta differenziata con difficoltà negli approvvigionamenti di materia prima. E mentre la raccolta della carta da riciclare è tornata progressivamente stabile (sia pure con prezzi elevati) ci confrontiamo ora con il caro energia e cellulosa” spiega Medugno.
Lodi (LO), 10 febbraio 2022 - Il biometano rappresenta una delle leve più efficaci per decarbonizzare il settore cartario e raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici del nostro Paese. Inoltre, può rappresentare per le industrie energivore una risposta ai rincari quotidiani dell’energia.
Per questo, oggi il CIB - Consorzio Italiano Biogas e Assocarta hanno siglato un accordo di collaborazione per supportare la riconversione a biometano degli impianti biogas esistenti e lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biometano dalla filiera agroindustriale, quale spinta per la decarbonizzazione dei cicli produttivi energivori, in linea con quanto previsto dalla direttiva RED 2 e dalle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
AIE, ANES E FEDERAZIONE CARTA GRAFICA CHIEDONO AL GOVERNO UN CREDITO DI IMPOSTA SULL’ACQUISTO DELLA CARTA
8 febbraio 2022 – La forte impennata dei costi delle materie prime e dell’energia mette a dura prova la tenuta della filiera editoriale: si rischiano una minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori, gravi problemi per l’editoria scolastica.
L’allarme è lanciato congiuntamente dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dall’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) e dalla Federazione Carta Grafica che, di fronte alla grave emergenza, chiedono al Governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali. Una misura urgente a favore della sostenibilità dell’industria editoriale e necessaria per contribuire alla resilienza della filiera, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato.
“I rincari energetici stanno già mettendo a rischio di stop alcuni segmenti produttivi come quello delle riviste stampate in rotocalco. Ma per tutti i settori della stampa editoriale e commerciale l’incremento del costo della carta ha assunto dimensioni tali da erodere ogni marginalità, date le ovvie difficoltà a trasferire a valle tali rincari. A questo scenario si aggiungono le problematiche legate a una scarsa reperibilità della materia prima, anche a causa del processo in atto di riconversione della produzione verso le carte per imballaggi” afferma Emanuele Bona, Presidente di Federazione Carta Grafica.
28 gennaio 2022 - Assocarta accoglie favorevolmente la proposta legislativa della Commissione di modifica dell'attuale regolamento sulle spedizioni di rifiuti sulla falsariga di quanto già espresso dalla Confederazione europea delle industrie cartaie (CEPI).
“Sosteniamo l’obiettivo di promuovere il riciclaggio all’interno dell’Unione Europea e di porre fine all'esportazione dei nostri rifiuti al di fuori della UE in linea standard ambientali europei. La carta da riciclare è una preziosa materia prima secondaria e fondamentale per garantire la nostra transizione verso un'economia circolare” commenta Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta.
Per l’industria cartaria europea è una priorità massimizzare l'utilizzo della carta da riciclare (PfR) in Europa e assicurarsi che il PfR venga usato dalle cartiere per produrre nuovi prodotti in carta e cartone.
Nel 2020, in Europa (UE27, Regno Unito, Norvegia e Svizzera) la quantità totale di carta e cartone raccolta e riciclata nel settore della carta è stata di 56 milioni di tons, raggiungendo un tasso di riciclo del 73,9%.Per la realizzazione di nuovi prodotti di carta e cartone sono stati utilizzati 49,6 milioni di tons di PfR che costituiscono il 56,3% della quantità totale di carta e cartone prodotto, 10,3 milioni di tons sono stati scambiati all'interno del mercato interno e un volume netto di 6,2 milioni di tons (11% del totale 56 milioni di tons) è stato acquistato da paesi terzi, fuori dall'Europa (EU27, UK, Norvegia e Svizzera). La Cina non è più tra i principali destinazioni di esportazione del PfR europeo ma è stata superata da altri paesi come India, Turchia e Indonesia.