Comunicati stampa
📢 Nell'intervista del direttore di Assocarta Massimo Medugno al TG di RiciclaTV dal tiolo: "Il ciclo del riciclo deve chiudersi in UE" l'anticipazione dei temi che verranno illustrati durante la prossima Assemblea Pubblica di Assocarta, a Roma, il 20 giugno presso Civita in Piazza Venezia 11.
28 maggio 2024 – Con riferimento alle recenti notizie di stampa e TV riguardanti il rialzo (del 44%) dei prezzi delle carte-igienico sanitarie, Assocarta spiega l’incidenza del costo delle materie prime e dell’energia sui costi dell’industria cartaria.
Il prezzo medio annuo del gas naturale, passato dai 10,4 €/MWh del 2020 ai 45,8 €/MWh del 2021, nel 2023 ha visto un calo di prezzo (43 €/Mwh) ma l’incidenza del costo del gas sul fatturato, passata dal 4,2% del 2020 al 30,2% nel 2022, nel 2023 si è collocata sul 12,1%, oltre il doppio del periodo pre-pandemia (6% nel 2019).
A fine 2023 le quotazioni della fibra corta (eucalipto) in dollari risultavano superiori a quelle pre-rincari di fine 2020 del 56% (+74% la variazione in euro). La nuova fase di rincari è proseguita in gennaio (1.140 $/ton), febbraio (1.220 $/ton) e marzo 2024 (1.300 ton), tornando in prossimità dei massimi registrati nel 2022. Per la fibra lunga (NBSK), la situazione e’ analoga con quotazioni di fine 2023 in dollari che risultavano superiori a quelle pre-rincari del 55% (in euro del +68%). Tendenza al rialzo proseguita nei primi mesi 2024: 1.350 $/ton in gennaio, 1.380-1.400 $/ton in febbraio, 1.450-1.470 $/ton in marzo, livelli prossimi alle quotazioni massime registrate nell’estate 2022.
“Come settore italiano produciamo carte igienico-sanitarie in una cornice di pesanti costi energetici frutto della messa al bando del gas russo e di una domanda mondiale di fibre molto sostenuta e legata ai mercati asiatici che fa lievitare i costi delle cellulose. E’ bene ricordare che questo settore merceologico, oltre a rappresentare un presidio fondamentale per l’igiene, la prevenzione e il benessere vedono l’Italia come primo produttore europeo” afferma Lorenzo Poli, Presidente di Assocarta.
18 aprile 2024 – Assocarta apprezza l’approccio della proposta PNIEC 2023 che mira a bilanciare le politiche di decarbonizzazione con la protezione della competitività e dell’occupazione, assicurando la sicurezza energetica del Paese, l’accessibilità all’energia e la sostenibilità economica e sociale della transizione energetica.
“Tuttavia gli obiettivi restano molto ambiziosi” afferma il Direttore di Assocarta Massimo Medugno “come dimostra il fatto che gli obiettivi nei settori non-ETS (Emissions Trading Scheme) non saranno probabilmente raggiunti mentre la pressione sui settori ETS, tra cui quello cartario, è sempre maggiore. Nonostante le proiezioni di sviluppo delle fonti rinnovabili, le imprese industriali stentano a trovare soluzioni per la decarbonizzazione poiché non ci sono misure dedicate ai settori “hard to abate”, ovvero che vincolino il rilascio di incentivi e finanziamenti alla destinazione di utilizzo in tali settori o perlomeno siano previsti contingenti specifici senza creare concorrenza sull’approvvigionamento delle energie green che porta solamente ad un rialzo dei prezzi”.
11 marzo 2024 - A fine anno la produzione di carta e cartone in Italia si è attestata intorno a 7,5 milioni di tonnellate (-14% sui volumi 2022) a fronte di un calo del fatturato 27% ma le prospettive del settore sul primo trimestre 2024 indicano un generale lieve miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti.
La persistente debolezza della domanda di carta e cartone resta alla base della riduzione dei volumi prodotti nel 2023 che si è chiuso con una produzione di circa 7,5 milioni di tonnellate inferiore ai volumi 2022 del 14%.
A livello di singoli comparti da segnalare, per i volumi coinvolti, la minor produzione di carte e cartoni per packaging (-10,2%), che si è però confermata poco al di sotto dei livelli del biennio pre-pandemia. Più contenuta la riduzione dei volumi di carte per usi igienicosanitari (-2,3%) rispetto a quelli sostanzialmente stabili del 2022 (+0,3% sul 2021). Sensibili le riduzioni presentate dalle carte per usi grafici (-34,3%) ed altre specialità (-19.6%), comparti produttivi i cui volumi si collocano molto al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Tuttavia, il tasso di utilizzo medio di questa materia prima si è collocato sul 67% (62% nel 2022), nonostante la dinamica negativa delle carte e cartoni per packaging e il minore consumo di carta da riciclare (-7%). Resta all’85% il riciclo della carta nello specifico settore del packaging.
21 febbraio 2024 – Ieri, nel cuore pulsante dell’Europa presso la sede di BASF ad Anversa, 73 titolari di imprese europee appartenenti a 20 settori industriali di base hanno presentato la “Dichiarazione di Anversa per un accordo industriale europeo” al primo ministro belga Alexander De Croo e alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Durante il vertice, i leader industriali - tra cui il presidente e vicepresidente di Cepi, Marco Eikelenboom e Ilkka Hämälä, in rappresentanza del settore cartario europeo - che rappresentano complessivamente 7,8 milioni di lavoratori in Europa, hanno unito le loro forze con i sindacati e i titolari delle imprese di tutta Europa per affrontare le urgenti preoccupazioni riguardanti il panorama industriale europeo. Milano, 7 febbraio 2024 - "I prossimi passi devono includere una valutazione approfondita, non solo degli impatti rispettivi dei diversi scenari verso la neutralità climatica, ma anche della loro fattibilità. Va considerato il contributo dell’industria cartaria che sistematicamente contribuisce alla gestione sostenibile delle foreste, alla decarbonizzazione energetica, alla circolarità e al consumo sostenibile" afferma il DG Assocarta Massimo Medugno a margine della pubblicazione della nuova comunicazione della Commissione Europea, avvenuta ieri 6 febbraio, sugli obiettivi climatici al 2040. Si tratta di un testo non vincolante che avvia un processo per fissare un nuovo traguardo per i livelli di emissione di CO2 della UE. L'obiettivo proposto ieri dalla Commissione è ambizioso, come chiede la comunità scientifica, ma deve basarsi su realtà economiche complesse che nessuno degli scenari unici proposti dalla Commissione valuta in modo appropriato.
29 gennaio 2024 - Le imprese italiane non possono seguitare a reggere il confronto impari con il sistema industriale europeo, in cui è presente da diversi anni uno schema di compensazione del 75% del costo della CO2 trasferito nel prezzo dell’energia elettrica, mentre i fondi oggi disponibili in Italia permettono una copertura di poco superiore al 20%. Considerando che tale divario pesa per oltre 15 €/MWh, lo squilibrio che si viene a formare rischia di essere determinante nel delicato equilibrio del libero mercato europeo, e costringe la manifattura italiana a cedere irreversibilmente importanti quote di mercato. L’approvazione dell’emendamento che raddoppia il Fondo per la Compensazione dei Costi indiretti della CO2 solo a partire dal 2025 è quindi un passo insufficiente e deve essere parte di un percorso di allineamento rispetto allo standard previsto dalla Direttiva e già applicato in tutta Europa. 25
Gen, 2024
Assocarta sulla proposta di regolamento PPWRCEPI Confederazione europea dell’industria cartaria con Federalimentare e le associazioni europee* che rappresentano la filiera degli imballaggi in carta chiedono di confermare la soglia del 10% nella definizione di imballaggio composito nel regolamento sugli imballaggi (PPWR) e sui rifiuti di imballaggio. Bruxelles, 24 gennaio 2024 - Alla luce dei triloghi in corso sul regolamento sugli imballaggi (PPWR) e sui rifiuti di imballaggio, come associazioni che rappresentano l'intero ciclo di vita degli imballaggi a base carta, dalla produzione e trasformazione, al riempimento, nonché agli utilizzatori di imballaggi e riciclatori a base carta auspicano che la soglia del 10% sia confermata nella definizione di imballaggio composito in linea con l’emendamento del Parlamento Europeo (art.3.1.19 – riga 188). Infatti, la definizione di imballaggio composito è divergente tra gli Stati membri e in alcuni casi è specifica per ogni materiale. 20
Gen, 2024
Assocarta sulla Direttiva Green Claims“La Direttiva Green Claims garantisca requisiti realistici, coerenti con gli standard internazionali, economicamente e tecnicamente fattibili per l’industria ed applicati anche all’import”. 18 gennaio 2024 – Assocarta diffonde oggi, in linea con CEPI e le associazioni europee della filiera cartaria europea, il suo Position Paper sulla direttiva Green Claims alla vigilia della riunione del Gruppo di Lavoro sull’Ambiente (Working Party for Environment) della Commissione europea che si terrà domani a Bruxelles. “Riguardo alla direttiva UE sui Green Claims Assocarta ritiene fondamentale: - coinvolgere le parti interessate e gli esperti. Ciò garantisce che i requisiti siano realistici, coerenti con gli standard internazionali e allo stesso tempo economicamente e tecnicamente fattibili per l’industria. Sotto questo profilo è essenziale che la Commissione istituisca un Forum di consultazione, o gruppo di esperti, composto dalle parti interessate del settore privato, comprese le organizzazioni rappresentative delle PMI, e dai partner della società civile per contribuire all'ulteriore sviluppo degli atti delegati come previsto nella proposta. 19 dicembre 2023 - “L’accordo raggiunto sulla proposta di Regolamento sugli Imballaggi perde di vista l’economia circolare europea - un asset di livello mondiale – e mette in discussione gli investimenti fatti e quelli futuri, nonostante gli sforzi e la posizione assunta in sede di Consiglio dal Governo italiano, che riprende la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 22 novembre - Così commenta Michele Bianchi, Presidente della Federazione Carta e Grafica, che con i suoi 30 miliardi di fatturato, 1,6% del PIL italiano rappresenta una filiera che ha raggiunto l’85% di riciclo ed è il secondo riciclatore europeo. “Imporre quote di riuso a tutti i materiali significa trattare materiali diversi (rinnovabili o fossili) alla stessa maniera applicando la “neutralità tecnologica” al contrario” spiega Bianchi “Inoltre, introdurre sistemi di riutilizzo (che possono essere innalzati a discrezione dei singoli Stati) significa andare nel senso opposto a quello dell’armonizzazione del mercato interno, utilizzando - paradossalmente - lo strumento del regolamento che è direttamente applicabile”. |