Comunicati stampa
Roma 3 maggio - Nel corso dell’incontro svoltosi oggi a Roma, in occasione dell’apertura della trattativa per il rinnovo del CCNL per le aziende cartarie e cartotecniche, tra le delegazioni di Assocarta, Assografici, SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL Carta e Stampa è emersa la volontà di incontrare congiuntamente il Ministro per lo Sviluppo Economico al fine di ottenere con urgenza provvedimenti che possano restituire competitività all’ industria nazionale della carta, la quale è penalizzata in particolare da un costo dell’ energia nettamente superiore alla concorrenza europea.
Il settore cartario è il primo anello di un’importante filiera produttiva, che ha un’occupazione complessiva diretta di 222 mila addetti, e una indotta di circa 550 mila. La filiera ha prodotto nel 2011 un fatturato di oltre 36 miliardi di euro.
Le Organizzazioni Sindacali, Assocarta e Assografici ritengono fondamentale che il Governo, al fine di permettere un rapido recupero di competitività per realizzare la continuità produttiva e la salvaguardia dell’occupazione, adotti urgentemente alcune misure riguardo al costo dell’ energia (le aziende italiane pagano gas ed energia elettrica circa il 40% in più rispetto ai concorrenti europei), ma anche riguardo alla valorizzazione di una materia prima di produzione nazionale come la carta da macero.
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Roma, 24 aprile 2012 – Assocarta ha presentato oggi a Roma presso Palazzo Ruspoli il nuovo kit ludico-informativo per la scuola “Viva la Carta” alla presenza del Consigliere del Ministro dell’Ambiente Paolo Messa.
La scatola da gioco “Viva la Carta”, che per la sua valenza didattica ha già ricevuto il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata realizzata da Vannini Editrice per Assocarta con il contributo di Comieco e Two Sides (www.twosides.info/it) ed è rivolta ai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado, che possono farne richiesta gratuitamente, con l’obiettivo di promuovere un’informazione “trasparente” e responsabile sull’importanza e sulla sostenibilità ambientale della carta e del suo processo di produzione e di riciclo.
“La carta possiede delle caratteristiche esclusive di rinnovabilità e riciclabilità che le conferiscono il merito di prodotto veramente sostenibile” spiega Paolo Culicchi, Presidente di Assocarta “le cartiere italiane nel 2011 hanno prodotto 9,1 milioni di tonnellate di carta e cartone ottenute per il 55,2% da fibre di recupero, ovvero carta da macero proveniente dalla raccolta differenziata, mentre la restante percentuale è stata realizzata a partire da cellulosa e legno – materia prima rinnovabile per eccellenza - provenienti per l’88% da foreste europee gestite in modo sostenibile” conclude Culicchi sottolineando che la carta non distrugge le foreste anzi ne favorisce la gestione sostenibile tanto che quelle europee crescono di un’area pari a 1,5 milioni di campi da calcio ogni anno (850.000 ha / anno – Fonte: FAO Global Forest Resources 2010).
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Assocarta ha sottoscritto la “Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale” di Confindustria che rappresenta, per le imprese e le associazioni confederate, uno strumento volontario di indirizzo nel cammino per uno sviluppo sostenibile.
Assocarta e le cartiere italiane che volontariamente aderiscono alla “Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale” assumono i valori e gli impegni previsti nei dieci principi in essa contenuti come parte integrante della loro attività e del loro processo di crescita produttiva.
“Più del 60% della carta e del cartone prodotti in Italia proviene da impianti certificati ISO 14001 e/o EMAS mentre negli ultimi 14 anni si è ridotto l’impiego d’acqua per unità di prodotto del 40% e il fabbisogno energetico del 20%” afferma Massimo Medugno Direttore Generale di Assocarta intervenuto oggi alla Tavola Rotonda nell’ambito dell’evento organizzato da Assolombarda e Confindustria “L’impegno dell’industria italiana per lo sviluppo sostenibile”.
“Tuttavia” spiega Medugno “il nostro Paese è ancora in ritardo sul fronte del recupero di energia dai residui del processo di produzione ricchi di biomassa e idonei al recupero energetico. Soltanto il 28,3% dei rifiuti di cartiera vengono avviati a tale recupero contro una media europea del 50% a causa della mancanza di infrastrutture”.
14 marzo 2012 – Cartiere italiane a forte rischio competitività se il Parlamento Europeo passerà domani l’ipotesi di set aside (ovvero di vero e proprio taglio delle quote oggi legittimamente disponibili nel mercato delle emissioni) che porterà le quote di CO2 entro il 2013 ad un costo insostenibile per le imprese. Oggi il costo di una quota di CO2 è di circa 9€/ton contro i 30€/ton ipotizzati dalla Commissione Europea in caso di approvazione dello strumento di set aside da parte del Parlamento Europeo.
“Nello specifico del settore cartario” spiega Paolo Culicchi, Presidente Assocarta “il sistema ETS costerebbe al settore cartario italiano 30 milioni di euro l’anno per come è oggi a 9 €/ton. Nell’ipotesi di set aside a 30 €/ton si potrebbe arrivare sino a 100 milioni di Euro. Una differenza di 70 milioni di Euro pari all’1% del fatturato delle nostre imprese”.
La recessione economica ha reso gli obiettivi di Kyoto più raggiungibili per effetto delle minori emissioni di CO2 derivanti dalle attività industriali, ma la riduzione dell’onerosità del sistema è controbilanciata da una minore profittabilità delle imprese, dovuta alla minore utilizzazione degli impianti. A ciò vanno aggiunti la tragicità dell’attuale difficoltà di accesso al credito delle imprese proprio nei confronti delle banche e la mancanza di liquidità che colpisce le aziende . “L’approvazione di tale strumento” afferma Paolo Culicchi “risulterebbe una tassa iniqua (a vantaggio solo degli operatori finanziari) e senza benefici in termini di emissioni per il settore cartario che ha già investito molto per il raggiungimento di livelli sempre più alti di efficienza energetica. Le nostre imprese si collocano infatti al primo posto tra i settori manifatturieri per la produzione di energia in cogenerazione”.
Milano 12 marzo 2012 -“In quest’ultimo anno abbiamo apprezzato i cambiamenti avvenuti nel mondo della distribuzione, oltre a quelli più significativi dei cittadini e dei consumatori, ma ora é indispensabile avere regole certe e chiare” dichiara Pierluigi Gava, Presidente del Gruppo Shopping Bags di Assografici, a margine dell’approvazione in Commissione Ambiente della Camera del nuovo testo dell’art. 2 dell’AC 4999 (di conversione del DL n. 2/2012) che contiene “disposizioni applicative in materia di commercializzazione di sacchi per asporto merci nel rispetto dell’ambiente”. “Introdurre delle ulteriori casistiche con spessori minori per i sacchetti per asporto e rinviare a fine anno l’entrata in vigore delle disposizioni ci sembra una scelta non coerente con lo scopo iniziale della legge che è quello della tutela dell’ambiente” aggiunge Lorenzo Poli, Presidente del Gruppo Carte da Involgere e Imballo Assocarta.
A questo proposito Assocarta ed Assografici, nei giorni scorsi, avevano scritto al Relatore del provvedimento per chiedere un miglioramento del testo almeno sotto due aspetti:
- aggiungere al termine “sacchi” l’indicazione “in plastica”. Infatti, gli emendamenti presentati e approvati al Senato vanno, ormai, a introdurre diverse casistiche e tipologie di sacchetti fabbricati con “polimeri”, termine che evidentemente non può che essere riferito alle materie plastiche;
- porre fine alla rincorsa di casi speciali e relative tipologie da disciplinare in deroga per quanto concerne gli spessori.
Tale posizione é motivata dal fatto che ammettere spessori più bassi rispetto a 200 e 100 micron già previsti dal testo del Decreto Legge, riporterebbe una situazione analoga alla precedente, cioè alla borsa usa e getta, ma con spessori leggermente aumentati e quindi addirittura peggiorativa per l'ambiente. Assocarta e Assografici si dichiarano, quindi, a favore di un ulteriore innalzamento degli ulteriori spessori minimi di 100 e 60 micron ammessi da ultimo dal Parlamento in modo da riportare la situazione normata alla situazione de facto creatasi sul mercato, con l'utilizzo di sporte spesse, robuste ed effettivamente riutilizzabili. Ovvero con sacchetti conformi alla norma UNI EN 13432 (Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione).
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Il valore della carta nella comunicazione pubblicitaria? Lo dirà un nuovo e innovativo studio sul valore della carta nell'ambito della comunicazione multicanale in cui sono coinvolte anche Assocarta, Assografici, ANES e FIEG.
La ricerca si pone finalmente dal punto di vista dei decisori in campo pubblicitario, raccogliendo l’opinione dei principali responsabili di comunicazione e pubblicità italiani, e confrontandosi con i comportamenti del consumatore, in modo da ottenere un quadro il più reale possibile da esporre e discutere con tutti gli stakeholders. Le principali evidenze che emergeranno dai dati raccolti e analizzati in maniera anonima saranno condivise con il mondo della comunicazione mentre i partecipanti al sondaggio beneficeranno di report approfondito e personalizzato sul mercato, sia attuale che in termini prospettici e una misurazione di efficacia delle loro campagne.
L’iniziativa si colloca nel contesto del progetto europeo Print Power, che coinvolge l’intera filiera della comunicazione su carta stampata, rappresentata nell’estensione italiana da Print Power Italy che raggruppa 14 associazioni della filiera: Assocarta, Assocomunicazione, Assografici, FIEG, Aie, Anes, Argi, Aiac-cellulosa, Adica, Acimga, Asig, Asso.it, Comieco, Xplor, e vede il coinvolgimento diretto di alcune delle più importanti aziende italiane del settore, quali Burgo Group, Seat Pagine Gialle, Mondadori e Poste Italiane.
Il parere degli opinion leader verrà raccolto dall’istituto di ricerca Lorien Consulting tramite un questionario on-line, inviato via e-mail, riguardante le scelte in materia di tipologie e strumenti di comunicazione/pubblicitari nelle aziende italiane, toccando tutti i diversi settori merceologici.
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Il trasporto di carta da macero dalla Spagna e dagli altri Paesi europei alla Cina ha un impatto ambientale troppo alto: lo dimostra una ricerca realizzata dalla società spagnola ITENE
Milano, 17 febbraio 2012 – Dopo la best practise parigina – già resa nota alla stampa - realizzata da Syctom, l’Agenzia Municipale per i Rifiuti Domestici, che include nel contratto di vendita di carta e cartone recuperati una clausola di prossimità, ITENE una società di ricerca spagnola realizza uno studio che quantifica l’impatto ambientale del trasposto di carta da macero dalla Spagna alla Cina considerando sia il trasporto via terra che via mare. Il trasporto di un container di 25 tonnellate di macero dalla Spagna alla Cina comporterebbe tra le 5 e le 7 tonnellate di emissioni di CO2. Basti pensare che la distanza minima tra una località spagnola di carico del macero, ad esempio Barcellona, e la città più vicina della Cina (Shenzhen) è di ben 14.893 Km.
Lo studio è stato accolto con favore dai produttori di carta spagnoli riuniti in Aspapel in quanto la legislazione spagnola in materia di rifiuti dallo scorso luglio prevede il così detto “riciclo di prossimità” o “recycling made in Europe” (paragrafo 16.3 della direttiva spagnola sui rifiuti). Sono infatti previste misure temporanee da parte dell’autorità pubblica per dare priorità al riciclo del macero entro i confini europei per motivi di impatto ambientale.
“Analogamente anche in Italia” spiega Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta“ il recepimento della Direttiva Rifiuti, avvenuto con il Decreto Legislativo n. 205/2010, prevede “…per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio ed al recupero … di favorire il più possibile il loro recupero privilegiando il principio di prossimità agli impianti di recupero” e i produttori di carta supportano la prossimità dell’export come occasione territoriale sotto il profilo industriale e sociale.
Per il settore cartario europeo, nel 2010 si è raggiunto il tasso di riciclo del 68.9% e il tonnellaggio complessivo di carta raccolta destinata alla produzione è stato di 58 milioni di cui 8.4 milioni esportato verso destinazioni extra UE. L’export è ancora facilitato da una forte domanda di materiali provenienti dai Paesi emergenti, costi di trasporto relativamente bassi, normative ambientali deboli, mancanza di qualità dei materiali raccolti e controlli insufficienti presso le dogane mentre L’Europa da anni sta facendo il possibile per incrementare i livelli di riciclo dei materiali diminuendo il conferimento degli stessi in discarica. Questo al fine di ottimizzare il Ciclo del Riciclo, possibilmente su territorio europeo.
"L'odore della carta stimola il pensiero". Il Presidente della Fieg, Giulio Anselmi, ha chiuso con questa constatazione l'annuale conferenza stampa che ha riunito, presso la Sala Capitolare del Senato, la Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione, per fare il punto sullo stato di salute del settore e sul valore della carta sotto il profilo economico, sociale e culturale. Il fatturato della filiera nel 2011 ha registrato una crescita (+2,2% rispetto al 2010) molto ridotta rispetto a quella media dell'industria italiana (+5,8%), evidenziando il momento di particolare difficoltà attraversato. Le dinamiche dei principali aggregati del comparto, in recupero nel corso del 2010, dopo i forti cali del biennio 2008-2009, hanno subito - secondo i dati raccolti da Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg - una preoccupante battuta d'arresto dall'estate scorsa. La filiera ha visto attenuarsi gli aspetti di continuità e stabilità nella crescita che ne avevano caratterizzato lo sviluppo fino al 2008. Tra le proposte di poltica industriale presentate: la detassazione della spesa per l'acquisto di libri, di abbonamenti a quotidiani, periodici e servizi di agenzia di stampa; il credito d'imposta per gli investimenti delle imprese del settore e per l'acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali; il sostegno alla modernizzazione della rete delle edicole e della distribuzione dei giornali; interventi per l'innovazione e l'industrializzazione dei servizi e l'adeguamento tecnologico delle aziende.Al dibattito sono intervenuti anche il sottosegretario con delega all'editoria, Paolo Peluffo, il Vicepresidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, e il Direttore Scientifico dell'Osservatorio TuttiMedia e di Media Duemila, Derrick De Kerckhove.
Scarica la presentazione di Alessandro Nova dell'Università Bocconi:
Scarica la presentazione del Direttore Scientifico di Media Duemila, Derrick De Kerckhove: http://www.fieg.it/cartadigitale/
Audio Interventi su Radio Radicale: http://www.radioradicale.it/scheda/345814/la-carta-al-tempo-di-internet-ri-conciliare-valori-e-conoscenza
“EFFICIENZA ENERGETICA FIORE ALL’OCCHIELLO DEL SETTORE CARTARIO ITALIANO GRAZIE AGLI INVESTIMENTI IN COGENERAZIONE E AL GRANDE POTENZIALE DI RECUPERO ENERGETICO DEI RESIDUI DEL PROCESSO DI PRODUZIONE”: ASSOCARTA INTERVIENE ALLA TERZA CONFERENZA NAZIONALE SULL'EFFICIENZA ENERGETICA
ROMA, 1/12 – “Con un fabbisogno elettrico annuo, pari a circa 6,4 miliardi di KWh, soddisfatto per oltre il 60% dalla produzione di energia elettrica in cogenerazione ad alto rendimento - tecnologia che consente significativi risparmi in termini di emissioni – il settore cartario italiano costituisce un comparto manifatturiero particolarmente votato all’efficienza energetica. Per questo il settore, con un’incidenza dei costi energetici sino al 35% del costo di produzione, auspica un quadro di regole stabili e armonizzate tra di loro per stimolare ulteriori investimenti in efficienza energetica, che le politiche fiscali siano in linea con gli indirizzi europei per stimolare l’efficienza e non in contrasto, come per esempio le recenti disposizioni dell’Agenzia delle Dogane che penalizzano il recupero energetico negli impianti di cogenerazione.
La promozione delle tecnologie digitali fa spesso riferimento al contributo a vantaggio dell’ambiente prodotto dalla comunicazione online rispetto alla carta. Tuttavia è importante ricordare che tutti i mezzi di comunicazione hanno un impatto ambientale….anche le tecnologie informatiche. Se invii una mail o una lettera per posta consumi risorse ed energia, ma forse nel primo caso ne sei meno consapevole. E’ quindi importante conoscere meglio la carta e i nuovi media sotto il profilo della materia prima, del consumo energetico/emissioni di CO2 e del fine vita prima di scegliere. I fatti potrebbero sorprenderti… Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.